giuseppe conte matteo salvini camillo ruini papa francesco

L'INTERVISTA DI RUINI ERA UN PROIETTILE CONTRO BERGOGLIO, PARTITO DALLA CURIA ROMANA, CHE VUOLE FARLO DIMETTERERE. MA IL PAPA NON CI PENSA PER NIENTE A MOLLARE: DALLA SUA HA RATZINGER E IL FAVORE DEL FEDELI – FRANCESCO SCOMMETTE SU GIUSEPPE CONTE A CAPO DI UN SOGGETTO POLITICO CENTRISTA DI ISPIRAZIONE CATTOLICA, DA RENDERE EFFETTIVO IN VISTA DELLE ELEZIONI POLITICHE – GLI ESPERTI VATICANI PUNTANO PURE SUL MATTARELLA-BIS

 

CAMILLO RUINI DÀ LA SVEGLIA A BERGOGLIO E RENDE LAMPANTI LE SPACCATURE POLITICHE IN VATICANO: “IL DIALOGO CON SALVINI È DOVEROSO. NON CONDIVIDO L’IMMAGINE TUTTA NEGATIVA CHE VIENE PROPOSTA DI LUI IN ALCUNI AMBIENTI”

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/francesco-ci-cei-ci-fai-ndash-camillo-ruini-nbsp-sveglia-218020.htm

 

L’APOSTOLO SALVINI: “CERCO IL DIALOGO CON LA CEI, CON I VESCOVI, CON IL MONDO CATTOLICO - IL CARDINALE RUINI MI HA COMMOSSO

aldo cazzullo col cardinale camillo ruini

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/rsquo-apostolo-salvini-ldquo-cerco-dialogo-cei-vescovi-218160.htm

 

CACCIA AL VOTO CATTOLICO

Marco Antonellis per Dagospia

 

Sotto il Cupolone de settimane svolazzano corvi e affacciandosi Papa Francesco vede solo nuvole cariche di pioggia, per le note questioni squadernate da libri e giornali relative ai conti in sofferenza del Vaticano. A versare sale sulle ferite arriva una questione che irrita moltissimo Bergoglio fin dall'inizio del suo pontificato: la politica interna italiana.

PAPA FRANCESCO INCONTRA GIUSEPPE CONTE

 

Argomento che appassiona la Curia Romana da secoli, assai poco un Papa che viene "dalla fine del mondo" e ha passato la sua vita lontano dai bizantinismi degli equilibri nostrani. Abituato a dividere il mondo in amici e nemici, Francesco ha chiaro che per la sua visione pastorale aperturista e misericordiosa l'avversario numero uno si chiama Matteo Salvini.

 

E quando domenica gli è arrivata sulla pontificia scrivania l'intervista di Aldo Cazzullo al cardinale Camillo Ruini, il presidente della Cei più rimpianto dai tradizionalisti antibergogliani, che invitava la Chiesa ad aprire il dialogo con il leader della Lega elogiandone anche lo sbracciarsi con rosari e simboli religiosi, raccontano che il Papa non l'abbia presa per niente bene (eufemismo).

 

matteo salvini bacia il rosario mentre parla giuseppe conte

L'eco della vicenda ha travalicato il Tevere e il sempre pronto Salvini ha rilasciato un'intervista pubblicata oggi sempre dal Corriere della Sera in cui l'ex ministro dell'Interno ottiene un altro titolo che non avrà mandato in estasi Bergoglio: "Io cerco il dialogo con i cattolici. Vedrò Ruini e non solo lui".

CARDINALE CAMILLO RUINI

 

Nel frattempo Avvenire ha controbattuto con una paginata intitolata: "Cattolici e politica, lavori in corso". Il quotidiano della Conferenza episcopale italiana disegna una mappa dei soggetti pronti a rispondere al richiamo del Papa per formare un soggetto politico autonomo, certo non emanazione diretta della Chiesa ma comunque ad essa collegato, per fronteggiare l'avanzata di Salvini nella raccolta di consenso tra chi va la domenica a messa.

renzi papa bergoglio 1

 

In più conversazioni private, stando ai soliti bene informati d'oltretevere, Papa Francesco avrebbe indicato in Giuseppe Conte la personalità politica "da salvaguardare" e mettere a capo di un soggetto politico di centro da rendere effettivo in vista delle elezioni politiche, collocate dagli esperti vaticani subito dopo l'auspicata (dal Vaticano) riconferma di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica.

 

CARDINALE CAMILLO RUINIrenzi papa bergoglio 3

In questo lasso di tempo si proverà ad armonizzare lo spezzatino di sigle indicate dall'articolo di oggi di Avvenire: Politica Insieme di Stefano Zamagni, Rete Bianca di Giorgio Merlo, Popolari per l'Italia di Mario Mauro, Rivoluzione Cristiana di Gianfranco Rotondi, Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, Italia Popolare di Giuseppe De Mita, Demos di Francesco Giro, Movimento Cristiano Lavoratori di Carlo Costalli, Federazione di Centro di Lorenzo Cesa. Ilvo Diamanti ha indicato ieri su Repubblica in un 10% lo spazio di elettorato per un raggruppamento centrista post-democristiano e senza dubbio la sommatoria di questi soggetti indicati nell'articolo di oggi del quotidiano dei vescovi potrebbe ambire ad occuparlo.

 

conte papa francescoConte mostra Padre Pio a Vespa

Ma c'è nell'episcopato chi, come il presidente della Pontificia Accademia per la Vita mons. Vincenzo Paglia, fa il tifo per un soggetto politico che già c'è e già si candida a prendere i voti di quello spazio: Italia Viva di Matteo Renzi. E di certo Renzi è incompatibile con Conte.

 

VINCENZO PAGLIA

Salvini come intende rispondere a questa offensiva? Lo ha spiegato al Corriere della Sera. Intanto incontrandosi con il cardinale Ruini e dunque ottenendo dall'ancora carismatico ex presidente della Cei quella "photo opportunity" che il Papa in sei anni di pontificato gli ha ostinatamente negato, rifiutando qualsiasi possibilità di incontro con il leader leghista anche per mere ragioni istituzionali. Salvini facendosi ricevere da Ruini certificherà l'esistenza di una copertura cardinalizia italiana ai massimi livelli per la sua caccia al voto cattolico.

 

cardinale camillo ruini

Nel mirino di Salvini anche il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, l'unico soggetto politico dell'area cattolica presente sia alle politiche che alle europee, che con duecentoventimila voti effettivamente presi nelle urne è il boccone pregiato della lista di sigle fatta da Avvenire. Intervistato da Nicola Porro alla vigilia della manifestazione di San Giovanni, Salvini aveva dato per presente in piazza anche il PdF adinolfiano, fermato da una telefonata proveniente dai Sacri Palazzi. Il Popolo della Famiglia è stato ricevuto, infatti, da Papa Francesco sul sagrato di San Pietro con simboli e bandiere e ribadisce la sua ferrea obbedienza al Papa. E a obbedienza è stato richiamato.

 

salvini rosario

La road map salviniana è dichiarata nel titolo del Corriere della Sera: "Incontrare Ruini e non solo lui". Dunque aprire il fronte interno alla Chiesa esplicitamente, puntando dritto su elementi che Bergoglio considera proprie divisioni in campo, e il leader leghista può avere argomenti convincenti.

 

DON MATTEO ZUPPI

Primo banco di prova è l'Emilia Romagna dove Francesco conta sul lavoro di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna da lui non a caso appena fatto cardinale, per fronteggiare quella che in Vaticano verrebbe considerata una catastrofe: la vittoria di Salvini nella regione che rischierebbe di azzoppare definitivamente quel Giuseppe Conte che il Papa  vorrebbe "preservare".

lucia borgonzoni con il vescovo di bologna matteo zuppi 1DON MATTEO ZUPPI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…