giorgia meloni mario draghi sondaggio gradimento febbraio 2023 demos

ALLA DRAGHETTA GLI ITALIANI PREFERISCONO L’ORIGINALE – IN ATTESA CHE SI MANIFESTI UNA QUALCHE FORMA DI OPPOSIZIONE IN PARLAMENTO, L’UNICO CHE RIESCE A RUBARE LA SCENA A GIORGIA MELONI È MARIO DRAGHI (PUR RIMANENDO NELL’OMBRA) – SECONDO DEMOS, FRATELLI D’ITALIA SUPERA IL 30% E ALLARGA IL DISTACCO DAL PD, CHE SI ATTESTA AL 17,5% E, DOPO ALCUNI MESI, SORPASSA IL M5S – IL 51% DEGLI INTERVISTATI SCOMMETTE SULLA DURATA DEL GOVERNO FINO ALLA FINE DELLA LEGISLATURA – MA IL LEADER PIÙ APPREZZATO RIMANE SUPERMARIO, CON UN’INDICE DI GRADIMENTO DEL 61%, CONTRO IL 56% DELLA PREMIER

Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

LA DRAGHETTA - MEME MELONI DRAGHI

I Fratelli d’Italia proseguono la loro marcia e confermano il primato, nelle preferenze “politiche” degli italiani. Trainati dal “capo”. Giorgia Meloni. Mentre il Centro-Destra si conferma maggioranza nel Paese. Rafforzato dal successo alle recenti elezioni Regionali, in Lazio e Lombardia. Sono le principali indicazioni che emergono dal sondaggio appena svolto da Demos per l’Atlante Politico di Repubblica.

 

[…] I Fd’I vanno oltre il 30%. E allargano il distacco dal PD, che, dopo alcuni mesi, torna, comunque, ad essere il principale partito di un’opposizione “divisa”. Infatti, con il 17,5%, supera il M5S. Anche se di poco. Sospinto, sicuramente, dal buon esito alle amministrative.

 

MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONI

Gli altri partiti mantengono le posizioni e le “misure” del recente passato. Tutti sotto il 10%. Solo la Lega risale, un poco, all’8,5%, mentre FI e il Terzo Polo - che, con fatica, “associa” Azione (di Calenda) e Italia Viva (di Matteo Renzi) - scivolano ancora. Appena sopra al 7%. Le altre formazioni politiche si attestano intorno al 3%. Poco sopra Europa Verde-Sinistra Italiana (3,3%). Appena sotto (2,9), invece, +Europa.

 

Sulla spinta del “partito del Capo”, la maggioranza assoluta degli elettori (51%) scommette sulla lunga durata del governo. “Fino alla fine” della legislatura. Questi orientamenti spiegano il giudizio positivo nei confronti della coalizione che sostiene Giorgia Meloni. Il 53% degli intervistati, infatti, dà una valutazione favorevole nei confronti del governo. Una misura, comunque, lontana rispetto a quella ottenuta dalla compagine guidata da Mario Draghi.

 

sondaggio demos febbraio 2023

Giorgia Meloni è anche il (la) leader di partito più apprezzato(a). Nei suoi confronti esprime fiducia il 58% degli intervistati. Quasi 20 punti sopra ad Antonio Tajani. E ancora di più rispetto agli altri. Per primo, Stefano Bonaccini e, quindi, Giuseppe Conte. Conte, in particolare, è il leader che perde consensi in misura maggiore: 10 punti percentuali. Insieme ad Emma Bonino, alla guida di +Europa. Un soggetto politico con un peso elettorale ben più ridotto rispetto al M5S. Giuseppe Conte è affiancato da Matteo Salvini. E supera, di poco, Silvio Berlusconi. Più indietro, incontriamo Carlo Calenda, Elly Schlein ed Enrico Letta. In fondo: Matteo Renzi, davanti ai leader delle formazioni di Sinistra: Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli. E a Beppe Grillo.

 

MARIO DRAGHI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI EMILIO GIANNELLI

[…] vi sono due aspetti parti che vale la pena di segnalare.

Il primo riguarda il calo generalizzato della fiducia verso “tutti” i leader. Compreso Mario Draghi. Che, tuttavia, si conferma il più apprezzato di tutti. Come se l’assenza dalla scena politica si traducesse in un vantaggio. In tempi nei quali i problemi, per i cittadini, si riproducono. E crescono. Sul piano interno e internazionale. Sotto il profilo economico e sociale. […]

 

gradimento dei leader - febbraio 2023 - sondaggio demos

In altri termini, oggi la “partita politica” si gioca fra leader e partiti che riflettono la “divisione” fra politica e antipolitica. Da un lato, Giorgia Meloni, leaderdei Fd’I. Unico “partito escluso” dal precedente governo. Dall’altro, il Pd, oggi in ripresa. “Unico partito” ancora presente sul territorio. Tanto più nel tempo delle primarie. Anche per questo, come ha osservato Romano Prodi, dovrebbe promuovere “vere e credibili offerte di riforma”.

 

Così, si assiste a un confronto precario e squilibrato. Fra una maggioranza “personalizzata” e una minoranza “divisa”. Senza progetti “con-divisi”. Anche per questo motivo incombe ancora la figura di Mario Draghi. Un leader “non-politico”. E, dunque, apprezzato. In attesa della “politica”.

LE SOPRACCIGLIA TATUATE DI STEFANO BONACCINI

MARIO DRAGHI GIORGIA MELONI - BY EDOARDO BARALDI

il giudizio sugli ultimi governi - sondaggio demos

EMILIO GIANNELLI E MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI E GIORGIA MELONIMARIO DRAGHI COME MARCELLO MASTROIANNI MEME GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?