mario draghi

DRAGHI NASCONDE L'INCAZZATURA E TIRA DRITTO - IL PREMIER IN VERSIONE IRONICA DURANTE LA CONFERENZA STAMPA SUL DECRETO BOLLETTE: "AVETE VISTO CHE BRAVI MINISTRI CHE HO? È UN BELLISSIMO GOVERNO" - POI ANNUNCIA AIUTI PER IMPRESE E FAMIGLIE ALLE PRESE COL CARO ENERGIA: PRONTI 8 MILIARDI - "L’OBIETTIVO DEL VIAGGIO IN RUSSIA? IL DIALOGO TRA PUTIN E ZELENSKY"

Alessandro Sala per www.corriere.it

 

mario draghi in conferenza stampa 2

Il presidente del Consiglio Mario Draghi parla in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri convocato per varare interventi contro il caro bollette. Insieme a lui i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

 

Ore 19.05 - Chiesta la fiducia sul «Milleproroghe»

Proprio mentre il premier concludeva la conferenza stampa, nell’aula di Montecitorio il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha posto alla Camera la questione di fiducia sul testo del decreto Milleproroghe «così come licenziato dalle commissioni competenti».

 

MARIO DRAGHI

Ore 18.55 - Una road map per uscire dall’emergenza

«Voglio uscire dallo stato di emergenza al più presto possibile. Quindi anche limitare le restrizioni al più presto possibile. È importante per le famiglie e le imprese». Replica così Draghi a chi gli chiede cosa succederà dopo il 31 marzo, data fino a cui resta (al momento) in vigore lo stato di emergenza.

 

L’uscita dalla fase emergenziale, tiene però a sottolineare il capo del governo, è possibile grazie al buon risultato ottenuto con la campagna vaccinale spinta (e a inizio conferenza stampa non aveva mancato di ringraziare per questo il generale Figliuolo).

 

MARIO DRAGHI MEME

«Le misure che sono state adottate — dice — sono state prese sulla base delle opinioni degli scienziati, non sono dei politici che si sono inventati esperti. Se noi usciamo dalla pandemia è perché ci siamo vaccinati, le cifre sono impressionanti, l’Italia ha preso dei provvedimenti necessari per contenere il contagio e in effetti ci è riuscita». Al momento la road map per il ritorno alla normalità non è ancora stata stabilita, ma — assicura il premier — «è questione di giorni».

 

MARIO DRAGHI

Ore 18.45 - Il nodo delle sanzioni

Resta aperta l’opzione di eventuali sanzioni contro Mosca che dovranno essere su un numero il più contenuto possibile di settori — «che non comprendano però l’energia» — e che siano «di entità proporzionata all’attacco e non siano preventive».

 

Draghi ammette che l’Italia è più esposta rispetto ad altri Paesi europei a contraccolpi economici dovuti applicazione delle sanzioni, essendo quasi interamente dipendente dal gas. Per questo dovranno essere applicate in caso di violazioni del diritto internazionale ma in maniera proporzionata.

 

Putin, ricordano i cronisti russi presenti in sala, si era impegnato ad un incremento delle forniture di gas all'Italia. «Un impegno che io apprezzo», dice Draghi, ma che dovrà essere valutato alla luce di quello accadrà nei prossimi giorni e anche alle posizioni che saranno adottate assieme agli alleati.

 

mario draghi conferenza stampa

Ore 18.40 - «L’obiettivo del viaggio in Russia? Il dialogo tra Putin e Zelensky»

Cosa si aspetta — viene chiesto a Draghi — dal prossimo incontro con il presidente russo Vladimir Putin? «Il colloquio è stato chiesto da Putin — spiega —. In questo periodo c’è grande unità tra gli Stati europei, l’Ue e la Nato.

 

Occorre mantenere una posizione ferma rispetto ad eventuali attacchi all'Ucraina. L’obiettivo è tenere aperte tutte le possibilità di dialogo in qualunque forma possibile e Putin e Zelensky attorno ad uno stesso tavolo». Non c’è ancora una data fissata per questo incontro, «ma dovrà essere a breve».

 

mario draghi

Ore 18.35 - «Teniamo la barra dritta»

Draghi passa alle domande dei giornalisti e la prima è inevitabilmente sulle fibrillazioni nella maggioranza, le stesse che hanno portato a voti contro l’esecutivo su alcuni emendamenti in commissione e che hanno costretto il premier a richiamare all’ordine le forze della maggioranza.

 

«Vedrò ancora i leader — spiega il capo del governo ai giornalisti —, ma non devo fare un sforzo particolare, il colloquio con loro è continuo». E ancora: «Se serve rivediamo il metodo del confronto, ma teniamo la barra dritta». «Confrontarsi e rispettarsi è molto importante - dice ancora Draghi -. Tutto quello che è necessario per arrivare all’approvazione dei provvedimenti necessari io e il governo lo faremo». Un’altra declinazione, insomma, del suo noto «Whatever it takes».

 

Ore 18.30 - «Siamo un governo bellissimo»

mario draghi

«Avete visto che bravi ministri che ho? È un bellissimo governo». Con una battuta Mario Draghi riprende la parola dopo averla data ai ministri dell’Economia, Daniele Franco, della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti affinché entrassero nel dettaglio della distribuzione degli stanziamenti e degli investimenti programmati.

 

Ore 18.20 - «Obiettivo crescita e lotta al precariato»

Sulle stime della crescita — attualmente in Europa si registra un rallentamento «ma secondo le previsioni dovrebbe riprendere spedita a partire dal secondo trimestre» — il premier invita a «essere cauti» perché «ci sono chiaramente dei rischi geopolitici che non potranno non influenzare la crescita in Europa e in Italia».

 

la conferenza stampa di mario draghi 4

L’obiettivo del governo, in ogni caso, «è una crescita sostenuta, equa e sostenibile e poi bisogna affrontare il problema del mercato del lavoro soprattutto per i giovani e della precarietà». Il premier ricorda infatti che in questa fase solo un nuovo rapporto di lavoro su quattro è a tempo indeterminato.

 

Ore 18.15 - Provvedimenti per l’energia e settore auto

Draghi annuncia un impegno di spesa di 8 miliardi per il contenimento degli effetti dei rincari energetici e per il settore auto. Per il comparto «bollette» lo stanziamento è di 6 miliardi «senza ricorrere a nuovi scostamenti di bilancio» per effetto di «margini che derivano dagli ottimi risultati sul fronte».

 

la conferenza stampa di mario draghi 3

«Il governo — sottolinea Draghi — vuole aiutare i cittadini in questo momento di difficoltà e vuole evitare che il caro dell’energia si trasformi in un minor potere di acquisto per le famiglie e competitività per le imprese». A questo si aggiungono altri provvedimenti tra cui un fondo da un miliardo l’anno a sostegno dell’industria dell’automobile e della sua filiera «che sono al centro della transizione energetica in corso».

 

Ore 18.10 - «Migliora la situazione sanitaria»

Il premier inizia la conferenza stampa presentando i dati sull’andamento della pandemia e sottolineando che la situazione sanitaria continua a migliorare: «Abbiamo avuto 54mila contagi a fronte dei 67mila della scorsa settimana, anche i numeri delle terapie intensive continua a migliorare: siamo sotto i mille».

 

Buoni i riscontri sulla campagna vaccinale: «Quasi l’89% degli italiani sopra i 12 anni hanno avuto due dosi». Il Consiglio dei ministri ha anche previsto un fondo di 15 milioni di euro per le famiglie dei sanitari deceduti durante l’emergenza pandemica.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

DAGOREPORT: PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), ATTUATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI, HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DEI CONSEGUENTI INTROITI PUBBLICITARI) - IN COMPENSO LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI -PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO, ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’