TEMPO PESSIMO PER LA METEORINA MARIANNA FERRERA - AL PROCESSO RUBY ATTACCA: “SONO UNA BRAVA RAGAZZA E MI HANNO CONSIDERATO UNA ESCORT. QUESTO È UN PROCESSO ASSURDO. FACCIO FATICA AD ANDARE IN GIRO PERCHÉ TUTTI MI DICONO BUNGA-BUNGA” - E LA BOCCASSINI S’INCAZZA: ‘’NON PUÒ PERMETTERSI DI DIRE QUESTE COSE” - LA PSICOLOGA SU RUBY “VIVEVA IN UN SUO MONDO IMMAGINARIO, PERCHÉ LA REALTÀ LE PROCURAVA DOLORE” - IL 3 DICEMBRE TOCCA A FEDE E MINETTI...
Da "Corriere.it"
«Io sono una brava ragazza e mi hanno considerato una escort, quindi se lei mi permette io dico che questo è un processo assurdo». Così Marianna Ferrera, showgirl ed ex «meteorina», si è rivolta al pm Ilda Boccassini, testimoniando al processo milanese sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi. Rispondendo alle domande dell'avvocato Niccolò Ghedini, che l'ha citata come teste della difesa, la ragazza bresciana, che anni fa conduceva le previsioni meteo per il Tg4 allora diretto da Emilio Fede, ha esordito dicendo che «secondo me, questo è un processo assurdo». A quel punto è intervenuto il pm Boccassini, rivolgendosi ai giudici e spiegando che «il teste non può permettersi di dire queste cose». E Ghedini: «à solo un commento che evidentemente le è sgorgato dal cuore».
«BRAVA RAGAZZA» - Poi ancora Ferrera: «Io sono una brava ragazza e mi hanno trattata come una escort, quindi se lei mi permette (rivolta a Boccassini, ndr) io dico che è un processo assurdo». Sia Marianna Ferrera sia la sorella Manuela, anche lei «ex meteorina» e sentita oggi come teste, hanno spiegato che ricevono da alcuni mesi, «da meno di un anno», 2500 euro al mese da Berlusconi, come molte altre ragazze che hanno preso parte alle serate ad Arcore.
Serate che entrambe hanno definito «né sconvenienti né volgari, ma normalissime. I miei genitori sapevano che andavamo lì, come i miei amici, non c'era nessuna segretezza», nulla di «scabroso», le ballerine «facevano spettacoli come in tv». A causa di questo «scandalo», ha raccontato Manuela Ferrera, «la mia reputazione e la mia vita sono state rovinate». Al pm Boccassini che le ha chiesto quale sia la «ratio dei pagamenti mensili da Berlusconi», la sorella Marianna ha risposto: «Basta cliccare su internet e il mio nome è associato a quello di una escort, faccio fatica ad andare in giro perché tutti mi dicono bunga-bunga».
LA PSICOLOGA - «Ruby viveva in suo mondo immaginario, perché la realtà le procurava dolore, era una forma autistica di difesa»: così ha testimoniato Maria Teresa Napoli, la psicologa che in sei mesi ebbe una quindicina di colloqui con Ruby. La dottoressa ha raccontato i comportamenti e gli atteggiamenti della ragazza marocchina: «Spesso diceva cose che non avevano riscontro nella realtà , poi faceva un'affermazione sul padre che la picchiava e in seguito la negava dicendo che il padre era buono. In realtà la ragazza voleva sganciarsi dalla cultura di origine, mentre il padre faceva di tutto per trattenerla».
TESTIMONI - In aula anche un amico di Ruby, Giuseppe Pennuto, che ha raccontato che la ragazza marocchina spesso diceva cose senza senso: «Una volta mi ha detto che doveva ricevere dal presidente Berlusconi settemila euro, un'altra volta 5 milioni e un'altra ancora 20 mila euro». Pennuto, amico catanese che accompagnò Ruby al Cosmoprof a Bologna nell'aprile 2010 - quando voleva acquistare le attrezzature per aprire un centro estetico -, oltre ad affermare che Ruby gli aveva parlato di «svariate somme» che doveva avere dall'allora premier, ha aggiunto, «di bugie ne ha dette così tante, ha creato castelli su castelli, non le ho dato credito. Forse voleva attirare l'attenzione su di sé».
Cinzia Morena, altra testimone, ex «inquilina» del Grande Fratello, frequentatrice delle feste di Arcore, ha spiegato che Berlusconi le regalò un'automobile. «Ne avevo bisogno per spostarmi» ha detto la ragazza. E poi? «Poi l'ho rivenduta l'anno scorso per vivere, perché in seguito allo scandalo io non ho più lavorato». E i soldi li ha versati sul suo conto corrente? - ha chiesto il pm Ilda Boccassini. «Non ricordo». Ancora il magistrato: «Lei la sera del 25 settembre 2010 dormì ad Arcore?». «No». «Ne è proprio sicura?». «Sì, mai dormito ad Arcore».
RITMI LENTI - Il pm Boccassini si è di nuovo lamentata con la difesa per «ritmi lenti» del processo e per il fatto che l'udienza di lunedì, come altre, è stata troppo breve e si è conclusa prima di pranzo. «Sinceramente - ha detto il pm - non ho ancora capito la strategia della difesa Berlusconi, che prima ci consegna un elenco per l'udienza di oggi con 16 testi e poi con due fax ci fa sapere che ha rinunciato a quasi tutti i testimoni, con la conseguenza che l'udienza finisce a quest'ora».
Il presidente del collegio, Giulia Turri, a quel punto è intervenuta per tranquillizzare il pm: «La difesa ci ha già assicurato la scorsa udienza che l'istruttoria dibattimentale dovrebbe finire il 17 dicembre». E Ghedini: «Non si può imputare a noi alcuna strategia dilatoria, noi ci stiamo adeguando a tempi processuali che sono comunque serrati». Per la prossima udienza del 26 novembre saranno convocati i 21 testimoni rimanenti, tra cui alcune ragazze. «A quelli che non verranno - ha chiarito Ghedini - rinunceremo».
Per il 3 dicembre previsti Fede e Minetti, mentre a Ruby saranno dedicate le udienze del 10 e del 17. Dopo l'esame di Ruby la difesa farà sapere se ha intenzione di rinunciare ai testi George Clooney e Cristiano Ronaldo e probabilmente poi chiederà ai giudici di convocare altri testimoni prima della chiusura del dibattimento.






