DRAMMI D’AGOSTO – RENZIE CHE LAVORA E IL BANANA AD ARCORE CON LA CONDANNA: L’ESTATE DEI POLITICI NON HA PIÙ UNA PATRIA – ADDIO SARDEGNA, CAPALBIO ED ENGADINA

Paolo Bracalini per "il Giornale"

 

BERLUSCONI A VILLA CERTOSABERLUSCONI A VILLA CERTOSA

«Tutti a Telese per la festa Udeur, da Scajola a Rutelli sfilano i big». Persino Telese, 7mila anime in provincia di Benevento, poteva diventare - nel 2007, governo Prodi, ere geologiche fa - il centro della politica, il posto da non mancare quando le estati dei partiti erano fatte di luoghi simbolo, di appuntamenti cult, di appostamenti fissi.

 

Il litorale laziale lottizzato per coalizioni, addirittura per correnti. A Capalbio la sinistra radical chic («piccola Atene» secondo Asor Rosa, uno di loro), ad Ansedonia quella più istituzionale alla Giuliano Amato, più giù verso Sabaudia l'ala di Walter Veltroni, il centrodestra invece tra Fregene o Orbetello (tendenza Matteoli) e l'Argentario delle immersioni di Fini.

 

renzi mare renzi mare

Tutta una geografia spazzata via dalla prima estate del Nazareno, la prima non-estate dei politici, con i due leader forzati delle non-vacanze. Uno, Matteo Renzi, troppo impegnato («C'è un sacco di lavoro da fare, ma voi italiani andate in vacanza sereni») a non farsi dettare l'agenda dalla Troika per prendersi ferie (al limite, una visita lampo in elicottero alla villa umbra di Mario Draghi...), l'altro, Berlusconi, bloccato tra Arcore e Cesano Boscone per la condanna. Il resto dell'agosto renziano si divide tra telefonate ai capi di Stato, Palazzo Chigi, scalette di aereo e tanto Twitter.

 

Un'estate politica senza politici, e neppure il gossip minimo da premier paparazzato, la biciclettata di Prodi, la passeggiata di Monti e famiglia in Engadina. Un'estate, soprattutto, senza Villa Certosa, capitale della politica agostana regnante Berlusconi, quartier generale del centrodestra di governo estivo. Celebri i summit con i fedelissimi e i suoi ministri, altrettanto quelli con altri ospiti illustri delle sue 26 stanze, dall'amico Vladimir Putin (più volte a Villa Certosa) al povero premier ceco Topolanek (immortalato nudo dal paparazzo sardo Zappadu), ai coniugi Blair.

 

veltroni sabaudiaveltroni sabaudia

Quella col premier britannico, nel 2004, fu la famosa estate della «bandana». «Quella sera in Sardegna Tony mi ha detto “qualsiasi cosa succeda non far sì che mi facciano delle foto vicino a Silvio con la bandana. Stai tu in mezzo, perché sennò la stampa britannica ci uccide”» spiegò poi Cherie Blair ricordando la passeggiata a Porto Rotondo con Berlusconi in bandana. Materiale d'oro per i giornali nelle settimane di scarsità agostana.

 

prestigiacomo panareaprestigiacomo panarea

Sparita Villa Certosa dall'orizzonte politico (resta qualche blitz della fidanzata Pascale, ma da sola), con un premier nomade e partiti liquefatti (e chi ci va più alle feste di partito?), è un'estate senza politici, tranne qualche bikini di ministra o qualche bacio rubato in spiaggia. Niente che somigli alle zone d'influenza balneare delle estati passate, una mappa scientifica che andava dal Salento territorio di D'Alema (quando timonava sul suo Ikarus, ormai venduto), alla Sicilia colonizzata dal centrodestra in quota ex An, al profondo Nord dell'asse Lega-Tremonti che a Ferragosto si ritrovava a Ponte di Legno, altro summit estivo rituale.

 

napolitano al marenapolitano al mare

Finito tutto, e nel peggiore dei modi (con i proprietari-ospiti di Bossi, la famiglia Caparini, e la querela al «Trota» per diffamazione). Enrico Letta aveva smobilitato già da sé, chiudendo il suo happening estivo Vedrò, a Dro in Trentino, appena diventato premier. Ritornato deputato semplice, l'ha tenuto chiuso, tanto ormai pensa ad altro (l'Europa?). Con Berlusconi chiuso ad Arcore senza deroghe all'obbligo di dimorare, il premier-boy scout accampato a Palazzo Chigi e i suoi ministri-comprimari di governo ridotti a collaboratori tanto «decide tutto lui», le vacanze dei politici hanno peso politico pari a zero. Difficile che i cronisti inseguano il camper del ministro Poletti, in campeggio prima in Romagna e poi in Sardegna.

mara carfagna porto cervomara carfagna porto cervo

 

O che le Marche, buen retiro della presidente della Camera, diventino qualcosa più che il posto dove la Boldrini passa la pausa estiva. O che si farà sentire l'assenza di Anna Finocchiaro, trasmigrata in Perù per una vacanza intrepida. Era rimasta Cortina, con il salotto agostano dove andavano tutti, altro capoluogo della politica estiva, ma è finita dopo i blitz della Finanza e la gogna da scontrino. Resta Rimini, col suo Meeting, ma con assenze pesanti: quella del premier, appunto. E la chiamano estate.

 

2."PALLIDI E MORIGERATI: SEGUONO LA MODA DEL PREMIER"

Tiziana Paolocci per "il Giornale"

 

D'inverno ci tormentano con tasse e riforme, d'estate diventano il nostro tormentone. Puntuale come ogni anno è partita la «caccia al politico» sulle spiagge italiane. Un compito non facile per le riviste di gossip, abituate a sfidarsi a colpi di scoop, perché quest'anno le vacanze di senatori e deputati sono all'insegna della sobrietà.

 

gelmini positanogelmini positano

«Possiamo dire che il potere è pallido - sintetizza Roberto Alessi, direttore di Visto e di Novella 2000 - Le vacanze sono cambiate, Matteo Renzi ha distrutto la vita di tutti, compreso Casini, che eravamo abituati a vedere con una tintarella da invidia. Anche lui, ormai, segue la moda lanciata dal premier: solo un filino abbronzati. La nuova generazione di politici ha perso il piacere della vacanza. Sono tutti cristallizzati nell'idea di portare avanti un impegno, spesso non reale. Questa è l'immagine che vogliono dare alla gente». Così il premier resterà nei dintorni della capitale, salvo qualche puntata in Sicilia, Milano e Napoli per lavoro.

fini porto ercolefini porto ercole

 

«Pallidona anche la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini, che abbiamo sorpreso in bikini all'Isola d'Elba (le foto oggi su Novella 2000) - racconta il direttore - Bianchine anche la deputata Daniela Santanchè, avvistata a Forte dei Marmi e il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che a Marina di Massa sfoggiava un castigato costume nero. Entrambe non amano abbronzarsi, stanno in spiaggia al massimo un paio d'ore, il tempo di far mangiare i figli, e si rituffano su quotidiani e proposte di legge».

 

Beppe Grillo, invece, si gode Porto Cervo, Giorgio Napolitano le Dolomiti, il ministro Marianna Madia, mamma da poco, sceglie Fregene e Francesca Pascale Villa Certosa in Sardegna, mentre Silvio Berlusconi resta ancorato ad Arcore per disposizione dei giudici.

fassino capalbiofassino capalbio

Il presidente della Camera, Laura Boldrini, invece, passa le vacanze nelle sue amate Marche e il collega del Senato, Pietro Grasso, punta sulla casa siciliana di Mondello. «Per fortuna i politici della vecchia guardia sono in controtendenza con questi della Terza Repubblica.

d'alema ikarusd'alema ikarus

 

Amano il sole, l'estate e sono sempre nerissimi - sottolinea Roberto Alessi - Abbiamo immortalato Angelino Alfano, un negro bianco in Sicilia, e un nerissimo Francesco Rutelli: peccato che quest'ultimo sia monotono nello scegliere Capalbio e nell'indossare costumi sopravvissuti agli anni Cinquanta che fanno sfigurare una Palombelli in perfetta forma».

 

casini fregenecasini fregene

Ma quale sarebbe il colpaccio? Quale è il politico che tutti vorrebbero paparazzare? «Mi piacerebbe scovare la Boschi in compagnia di un fidanzato, invece che con fratello, cognata e parenti - conclude il direttore - e più di ogni cosa vorrei le foto di Agnese Landini che si diverte e si gode l'estate, lontana da impegni sociali, marito e figli. Un'inedita signora Renzi, insomma.

prodi politici vacanza prodi politici vacanza

 

Comunque noi uno scoop interessante l'abbiamo fatto proprio in questi giorni: il ministro dell'Ecologia francese, Ségolène Royal, che aveva detto di non fidarsi dell'Italia in occasione del rigalleggiamento della Concordia, è in vacanza proprio da noi. L'abbiamo immortalata a Castagneto Carducci con due bottiglie di vino italiano davanti».

larussa politici in vacanza per loro suolo patrio sol L mgEnqz jpeglarussa politici in vacanza per loro suolo patrio sol L mgEnqz jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...