
“NON FINISCE QUI” – DURANTE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI, MACRON FA CAPIRE CHE L’ACCORDO SUI DAZI TRA TRUMP E VON DER LEYEN NON GLI PIACE: “PER ESSERE LIBERI BISOGNA INCUTERE TIMORE. E NOI NON SIAMO STATI ABBASTANZA TEMUTI” – LE DICHIARAZIONI DEL TOYBOY DELL’ELISEO NON ARRIVANO IN FORMA UFFICIALE MA SONO TRAPELATE DAL CDM: “LA FRANCIA HA SEMPRE MANTENUTO UNA LINEA FERMA ED ESIGENTE, E CONTINUERÀ A FARLO” - IL “NON FINISCE QUI” SI RIFERISCE ALL’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO, CHE ANCORA NON È DEFINITO NEI DETTAGLI E LASCIA SPAZIO A NEGOZIATI DELL’ULTIMA ORA, IN PARTICOLARE SU VINI E ALCOLICI, SETTORE NEL QUALE LA FRANCIA È IL PRIMO ESPORTATORE EUROPEO NEGLI USA (12 MILIARDI NEL 2024) - MACRON VUOLE UN “RE-EQUILIBRIO” NEI SERVIZI DIGITALI AMERICANI, RISPARMIATI NELLE PRIME BOZZE DI ACCORDO - DAGOREPORT
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COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL'UMILIAZIONE EUROPEA CON TRUMP ...
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
«Non finisce qui», ha detto ieri Emmanuel Macron durante il Consiglio dei ministri, l’ultimo prima della pausa estiva e il primo dopo l’accordo sui dazi trovato domenica sera da Ursula von der Leyen e Donald Trump. (Sul luogo dell’incontro ha avuto da ridire la portavoce del governo, Sophie Primas: «Avremmo preferito che l’intesa venisse raggiunta in un contesto ufficiale e non in un club privato di golf in Scozia»).
ursula von der leyen emmanuel macron
Al di là della forma, è il contenuto politico che non piace a Macron: «Per essere liberi bisogna incutere timore. E noi non siamo stati abbastanza temuti». Da settimane il presidente francese predica la nascita di una «Europa potenza» che possa imporsi grazie alla fermezza, e da anni invoca un’autonomia strategica della Ue di fronte al disinteresse se non l’ostilità degli Stati Uniti, per non parlare della minaccia militare della Russia e commerciale della Cina. Ma certo la presidente della Commissione von der Leyen non ha comunicato né potenza né fermezza, domenica sera, davanti allo show di Trump nel suo golf club di Turnberry.
DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN
«La Francia ha sempre mantenuto una linea ferma ed esigente, e continuerà a farlo.
Non è la fine della storia», ha aggiunto Macron. Le sue dichiarazioni arrivano dopo tre giorni di eloquente silenzio, e sotto forma non di un intervento pubblico ma di frasi trapelate dalla riunione con i ministri. A esprimersi in via ufficiale era stato il giorno prima il premier François Bayrou, che aveva parlato di «giorno triste» per un’Europa «rassegnata alla sottomissione».
Macron vuole mostrarsi più battagliero del suo primo ministro e esorta la Commissione a ottenere «più esenzioni» e un «re-equilibrio» nei servizi digitali americani, largamente risparmiati nelle prime bozze di accordo. Il «non finisce qui» di Macron riguarda la fase cruciale dell’attuazione dell’accordo, che ancora non è definito nei dettagli e lascia quindi spazio a negoziati dell’ultima ora, in particolare quanto a vini e alcolici, settore nel quale la Francia è il primo esportatore europeo negli Usa (12 miliardi nel 2024, l’Italia è seconda con 6 miliardi).
ursula von der leyen e emmanuel macron all evento choose europe for science.
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IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI