selfie boschi lotti

E’ TORNATA MARIA ELENA BOSCHI! L’EX REGINETTA DEL “GIGLIO MAGICO” TORNA PER DIFENDERE L’ODIATO LOTTI (“SONO ARRIVATI PIÙ ATTACCHI DALL’INTERNO DEL PD CHE DAGLI AVVERSARI”) MA ANCHE PER CHIUDERE I CONTI TRA I RENZIANI - A LOTTI VIENE IMPUTATA LA COLPA DI AVER FLIRTATO CON ZINGARETTI - E ORA CHE LA BOSCHI NON HA POSSILITÀ DI LEADERSHIP NEL PD POSTA SU INSTAGRAM FOTO CON COLLEGHI DI “FORZA ITALIA”…

Tommaso Labate per il “Corriere della sera”

 

BOSCHI LOTTI

«Sono arrivati più attacchi a Lotti dall'interno del Pd che dagli avversari politici». Tra quelli che la conoscono bene, e codificano alla perfezione stilemi e liturgie della vecchia corazzata renziana, più d'uno è disposto a scommettere che dietro la frase con cui Maria Elena Boschi è tornata ieri a occupare il centro della scena ci sia, in realtà, più di un significato nascosto.

 

Come quei vecchi dischi in cui solisti e rock band si divertivano a inserire una traccia fantasma, anche l'ex ministro delle Riforme ha elaborato il suo messaggio in codice. Diretto non a Nicola Zingaretti, ipsa dixit , «con le cui scelte non c'è alcuna polemica», che ha costruito «una segreteria nominando solo donne e uomini che l' hanno sostenuto», che ha compiuto decisioni «legittime». Bensì al suo rivale interno, Luca Lotti. Col quale, salvo obblighi dettati dalla contingenza o dalla fredda buona educazione, di fatto non si parla da anni.

 

luca lotti maria elena boschi al quirinale

Sia chiaro, anche la Boschi è personalmente colpita dal caos che s'è abbattuto su Lotti.

E la sua solidarietà umana è senz'altro sincera. Ma dietro quell'annotazione all' apparenza diretta alla nuova maggioranza del Pd - «gli sono arrivati più attacchi da dentro che dagli avversari politici» - c' è in realtà il senso della resa dei conti finale in seno al vecchio giglio magico.

 

Negli ultimi mesi, a Lotti, la Boschi ha privatamente imputato il tentativo di chiudere i conti col renzismo «consegnandosi» a Zingaretti. Mentre il primo tesseva la tela col favorito alla vittoria finale del congresso del Pd, la seconda s'è spesa con tutte le sue forze perché «il patto» non venisse sottoscritto. Adesso, come annotano i deputati a lei più vicini, è arrivato il conto salato, salatissimo. «Luca era l'unico che parlava con Zingaretti e questi sono i risultati. Visto come la maggioranza del Pd l'ha scaricato subito?».

BOSCHI LOTTI

 

La disputa che un tempo avrebbe avuto il significato della resa dei conti per chi dovesse essere il braccio destro del «Capo», ora che Renzi non è più il capo, assume i contorni di un romanzo d' appendice. Che la Boschi e Renzi stiano da una parte (entrambi hanno votato al congresso per la coppia Giachetti-Ascani) e Lotti dall' altra (che aveva definito «incomprensibile» la candidatura di Giachetti) è, per ora, quasi un dettaglio. Per ora. Il domani, a dispetto della decisione di fermare gli orologi già sintonizzati sulla scissione dal Pd, riguarderà il ruolo che la Boschi punterà a riavere negli assetti del centrosinistra allargato.

RENZI BOSCHI LOTTI

 

Chi la conosce bene, sa che lei è perfettamente consapevole di non poter ambire a ruoli di primo piano. E in omaggio (forse inconsapevole) al detto che circolava nelle nomenklature dei vecchi partiti comunisti del Patto di Varsavia - «quando non hai una soluzione non hai neanche un problema» - non si pone problemi di leadership. Ma rimane in campo, questo si. Resta da vedere quali saranno i confini del campo. L'altro giorno, su Instagram, ha postato le foto di un aperitivo coi colleghi di Forza Italia Andrea Ruggieri e Alessandro Cattaneo. Non sono ovviamente prove di un percorso comune. Ma indizi, magari, sì.

BOSCHI LOTTIBOSCHI LOTTI

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...