esercito europeo

EFFETTO PUTIN: L’EUROPA SI RIARMA - BRUXELLES STANZIA I PRIMI 500 MILIONI PER LA DIFESA COMUNE, DIROTTANDO SUGLI ARMAMENTI I FONDI DESTINATI A RICERCA E SVILUPPO - LA COMMISSIONE VUOLE ANCHE RAZIONALIZZARE GLI INVESTIMENTI CON APPALTI COMUNI COSÌ DA TRASFERIRE AGLI EQUIPAGGIAMENTI PER LA DIFESA IL METODO GIA’ UTILIZZATO PER I VACCINI - DOVRANNO ESSERE SOSTITUITE LE ARMI D'EPOCA SOVIETICA ANCORA PRESENTI FRA GLI EQUIPAGGIAMENTI DI MOLTI STATI DELL'EUROPA ORIENTALE. CI SARÀ DA RAFFORZARE I SISTEMI DI DIFESA AEREA E MISSILISTICA…

Gabriele Rosana per “il Messaggero”

 

esercito europeo

Un altro tassello, stavolta industriale, per la costruzione della difesa europea. E anche un tabù che si infrange nelle stanze Ue: quello di una spesa comune per finanziare l'acquisto congiunto di armamenti. Bruxelles stavolta vuole fare sul serio e comincia dai 500 milioni di euro messi subito sul tavolo: una prima assoluta per i fondi del bilancio europeo che vengono mobilitati a sostegno della spesa militare, dopo esser stati sottratti ai capitoli destinati alla ricerca e allo sviluppo.

 

Nelle stesse ore in cui Svezia e Finlandia formalizzavano la richiesta di adesione alla Nato, la Commissione ha presentato il piano con cui punta non solo ad aumentare la spesa militare del blocco, ma al tempo stesso a razionalizzarla attraverso appalti comuni. Così da trasferire agli equipaggiamenti per la difesa la lezione appresa con la piattaforma comune di acquisti dei vaccini.

un soldato tedesco abbraccia ursula von der leyen

 

«Anni e anni di tagli ci hanno fatto perdere un decennio in termini di investimenti», ha detto la presidente dell'esecutivo Ursula von der Leyen, illustrando il piano. I ventisette hanno già stanziato circa 200 miliardi di euro in più per il comparto militare nei prossimi anni, ma l'obiettivo di Bruxelles è coordinare lo sforzo finanziario e passare dalla dimensione nazionale della domanda a quella aggregata. Al momento, infatti, solo l'11% degli investimenti militari in Europa è su progetti congiunti. «Dal 1999 al 2021 la spesa combinata per la difesa dell'Ue è aumentata del 20%, contro il 66% degli Stati Uniti, il 292% della Russia e il 592% della Cina.

 

Senza un approccio coordinato, rischiamo un'ulteriore frammentazione e di vanificare i progressi fatti fino ad ora», spiega la Commissione in una nota. «Gli Stati Ue devono svegliarsi e aumentare le loro capacità difensive», ha fatto eco l'Alto rappresentante Josep Borrell.

 

ursula von der leyen sogna l esercito europeo

I PUNTI CRITICI

Di fronte alla minaccia per la sicurezza del continente rappresentata dall'aggressione russa in Ucraina, la Commissione ha mappato tutte le lacune evidenziate negli investimenti militari dell'Unione e indicato la via da seguire, insieme a una dettagliata lista della spesa per ripopolare gli arsenali. «Gli acquisti congiunti rafforzano l'interoperabilità delle Forze armate e la base industriale del nostro continente, contribuendo a sostenere le nostre imprese innovative. Subito una task force con gli Stati membri per coordinare le esigenze immediate di rifornimento e approvvigionamento», ha aggiunto Von der Leyen, convinta che il piano Ue «rafforzerà anche l'Alleanza Atlantica».

 

Nell'immediato, cioè tra il 2022 e il 2024, Bruxelles stanzierà 500 milioni per fornire alle capitali incentivi per imboccare la strada degli appalti in comune - ed evitare che gli Stati si facciano concorrenza tra loro - così da colmare le lacune «più urgenti e critiche», in particolare di quei Paesi che hanno prestato maggiore assistenza all'Ucraina impegnando le proprie scorte.

ursula von der leyen tra i soldati

 

ARSENALI DA AMMODERNARE

Oltre a rifornire i magazzini, si tratterà anche di sostituire le armi d'epoca sovietica diventate obsolete e ancora presenti fra gli equipaggiamenti di molti Stati dell'Europa orientale. Allo stesso tempo ci sarà da rafforzare i sistemi di difesa aerea e missilistica. In prospettiva, la strategia Ue vuole invece istituire - e per questo presenterà una proposta di regolamento - un programma di investimenti per dar vita in maniera stabile a centrali comuni di acquisto «di capacità di difesa sviluppate in modo collaborativo nell'Ue»: si tratta in particolare di acquisire più carri armati, fregate, sistemi di difesa cibernetica e spaziale e anche droni (a partire, in questo caso, dal programma Euromale a cui partecipa pure l'Italia).

charles michel volodymyr zelensky 2

 

I consorzi beneficerebbero dell'esenzione dell'Iva, mentre la Banca europea degli investimenti potrebbe rivedere i suoi criteri per l'accesso ai prestiti, che adesso tagliano fuori l'industria militare.

 

Con l'Ue che vuole recuperare rapidamente il terreno perso e ribadire il suo ruolo di attore della sicurezza regionale, ieri il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha fatto un passo avanti, illustrando il suo piano per creare un'ampia Comunità geopolitica europea, con dentro tutti, dal Caucaso ai Balcani, dall'Ucraina al Regno Unito: «L'obiettivo è forgiare una convergenza e approfondire la cooperazione operativa per affrontare le sfide comuni, la pace, la stabilità e la sicurezza nel nostro continente».

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...