È ARRIVATA LA FINE DELLO IOR? IL PAPA NOMINA IL SUO “MINISTRO DELL’ECONOMIA”: IL CARDINALE AUSTRALIANO GEORGE PELL SARÀ “AMMINISTRATORE FEDELE E PRUDENTE” DELLE FINANZE VATICANE

Iacopo Scaramuzzi per http://vaticaninsider.lastampa.it/

Nasce il nuovo superdicastero economico di Papa Francesco. Dopo mesi di consultazioni, nuovi scandali come l'arresto di monsignor Nunzio Scarano, e dopo l'ultima riunione del consiglio degli otto cardinali consiglieri (il cosiddetto "C8"), Jorge Mario Bergoglio ha creato una "nuova struttura di coordinamento per gli affari economici e amministrativi della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano": il motu proprio firmato oggi dal Pontefice argentino, e pubblicato nel pomeriggio dall'Osservatore Romano, prevede una nuova "segreteria per l'Economia" guidata dal cardinale australiano George Pell, un nuovo "consiglio per l'economia" formato da otto tra cardinali e vescovi e sette laici, un nuovo "revisore generale".

Viene formalizzato il ruolo dell'Apsa (Amministrazione per il Patrimonio della Sede apostolica) come "banca centrale del Vaticano", l'authority finanziaria (Aif) continua a svolgere il suo ruolo, nessuna menzione dello Ior (Istituto per le Opere di Religione). Esaurisce le sue funzioni il consiglio dei 15 cardinali creato da Papa Giovanni Paolo II per esaminare i bilanci vaticani.

"Fidelis dispensator et prudens...", sono le parole del Vangelo di Luca con cui inizia il provvedimento papale: "Come l'amministratore fedele e prudente ha il compito di curare attentamente quanto gli è stato affidato, così la Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni, alla luce della sua missione di evangelizzazione e con particolare premura verso i bisognosi. In special modo, la gestione dei settori economico e finanziario della Santa Sede è intimamente legata alla sua specifica missione, non solo al servizio del ministero universale del Santo Padre, ma anche in relazione al bene comune, nella prospettiva dello sviluppo integrale della persona umana".

Le modifiche "consentiranno il coinvolgimento più esplicito di esperti di alto livello di esperienza in amministrazione finanziaria, pianificazione e reporting", recita un comunicato della sala stampa della Santa Sede illustrato dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Queste le novità contenute nel motu proprio del Papa: innanzitutto, "l'istituzione di una nuova Segreteria per l'Economia, che avrà autorità su tutte le attività economiche e amministrative all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".

Se ne deduce, anche se non vengono citate espressamente, che la potestà di questo nuovo organismo si estenderà anche su strutture come il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano o dicasteri dotati di budget significativi come la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide).

Si tratta di un vero e proprio "dicastero della Curia romana", recita il motu proprio, che "risponde direttamente al Santo Padre". La Segreteria "sarà responsabile, tra le altre cose, per la preparazione di un budget annuale per la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano, nonché la pianificazione finanziaria e le varie funzioni di supporto quali le risorse umane e l'approvvigionamento. La Segreteria sarà inoltre tenuta a redigere il bilancio dettagliato della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano".

La Segreteria per l'Economia, a sua volta, "metterà in opera le direttive formulate da un nuovo Consiglio per l'Economia: un Consiglio di 15 membri, composto da otto Cardinali o Vescovi, che riflette l'universalità della Chiesa, e sette esperti laici di varie nazionalità con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità. Il Consiglio si riunirà periodicamente per valutare direttive e pratiche concrete, e preparare e analizzare i rapporti sulle attività economiche amministrative della Santa Sede".

La Segreteria per l'Economia sarà presieduta da un Cardinale Prefetto, "il quale collabora con il Segretario di Stato", e avrà un Segretario Generale che "collaborerà con il Cardinale Prefetto nella gestione delle attività quotidiane". Il Papa ha già nominato il cardinale George Pell, "attuale Arcivescovo di Sydney", Australia, quale Prefetto della Segreteria per l'Economia. Anche il Consiglio per l'Economia sarà presieduto da un "cardinale coordinatore".

Le nuove disposizioni comprendono poi "la nomina di un Revisore Generale, nominato dal Santo Padre, che sarà dotato del potere di svolgere revisioni di qualsiasi agenzia o istituzione della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". La Prefettura per gli Affari economici, guidata dal cardinale Giuseppe Versaldi, "viene ad essere in rapporto con il revisore", ha spiegato Lombardi rispondendo alle domande dei giornalisti.

Le modifiche, ancora, "confermano il ruolo dell'Apsa come Banca Centrale del Vaticano, con tutti gli obblighi e le responsabilità delle istituzioni analoghe in tutto il mondo". E' la prima volta che l'Amministrazione per il Patrimonio della Sede apostolica - il dicastero guidato attualmente dal cardinale Domenico Calcagno, dove peraltro lavorava mons. Nunzio Scarano e dove il Papa ha nominato a settembre mons. Mauro Rivella come delegato della sezione ordinaria - viene definita ufficialmente "banca centrale" del Vaticano.

L'authority finanziaria, Aif (Autorità di informazione finanziaria), guidata sino a poco tempo fa dal cardinale Attilio Nicora andato in pensione, e dal direttore, l'esperto di anti-riciclaggio René Bruelhart, "continuerà a svolgere il suo ruolo attuale e fondamentale di vigilanza prudenziale e disciplina delle attività all'interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". Non viene citato l'Istituto per le Opere di Religione. "È stato chiesto al Prefetto della nuova Segreteria per l'Economia - conclude la nota - di iniziare il suo compito il più presto possibile" al fine di permettere al Papa la approvazione degli "statuti finali". Non è ancora chiaro se il cardinale Pell, uno degli otto cardinali del "C8", rimarrà arcivescovo di Sidney.

L'annuncio odierno "giunge in seguito alle raccomandazioni della rigorosa revisione condotta dalla Commissione Referente di Studio e di Indirizzo sull'Organizzazione della Struttura Economico - Amministrativa della Santa Sede (Cosea)", una delle due commissioni create nei mesi scorsi dal Papa sulle questioni economiche (l'altra esamina la situazione dello Ior) il cui segretario è monsignor Lucio Angel Vallejo Balda.

Tali raccomandazioni "sono state esaminate e approvate sia dal Consiglio di Cardinali istituito per consigliare il Santo Padre sulla riforma della Curia Romana", il cosiddetto "C8" che si è riunito da lunedì a mercoledì scorso, "sia dal Consiglio di 15 Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede", riunito oggi. Con la decisione odierna, la funzione di questo organismo (ne fanno parte i cardinali Meisner, Rouco Varela, Pengo, Rivera Carera, George, Fox Napier, Cipriani, Scola, Toppo, Pell, Vallini, Urosa Savino, Ricard, Odilo Scherer, Tong Hon) "ha terminato il suo compito", ha spiegato Lombardi.

 

george pell george pell Papa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo PAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIMEIL PAPA CON LA MISERICORDINA

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…