elly schlein giuseppe conte dario franceschini

ELLY NELLA MORSA – LA SCHLEIN È STRETTA TRA I GIOCHI DI POTERE INTERNE DEL PD (A FINE MESE NASCE IL CORRENTONE FRANCESCHINI-SPERANZA-OLRANDO) E IL DOPPIO GIOCO DI CONTE. PEPPINIELO È TORNATO IN MODALITÀ AVVOCATO DEL POPOLO: SOTTOLINEA DI NON ESSERE “DI SINISTRA” E PARLA DA CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE – I NODI VERRANNO AL PETTINE CON IL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA - SORGI: “SCHLEIN È CONSAPEVOLE CHE DIFFICILMENTE LA SUA SEGRETERIA SOPRAVVIVEREBBE A UNA SCONFITTA, MA BATTERE PER LA PRIMA VOLTA MELONI ALLA VIGILIA DELLE POLITICHE DELL'ANNO DOPO SCOMPAGINEREBBE UNA VOLTA E PER TUTTE I PIANI DI CHI VUOL FARLA FUORI…”

 

 

1 - SE A SINISTRA RITORNANO I GIOCHI INTERNI

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE MEME BY OSHO

[…] Da qualche tempo i grandi nomi del Pd, […] che hanno sempre deciso il destino dei leader, sono in subbuglio.

 

Da Prodi in giù, passando per Franceschini, Orlando, Gentiloni, Delrio, con la sola eccezione di Bonaccini, […] pensano che la parabola di Schlein abbia ormai iniziato la sua fase discendente.

 

E la linea "testardamente unitaria" con il Movimento 5 Stelle, fondata sul continuo aggiramento - e non sul necessario chiarimento - delle questioni che dividono i due potenziali alleati, alla fine convenga soprattutto a Conte, che al momento opportuno metterà sul tavolo la richiesta di essere candidato premier del campo largo alle elezioni politiche del 2027.

 

elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

Tra tutte le iniziative, la nascita del correntone Franceschini-Speranza-Orlando, formalmente a sostegno della leader, ma in realtà fondato per condizionarla, è senz'altro la più insidiosa, perché anche un minimo spostamento da una sponda all'altra del partito metterebbe la segreteria in minoranza.

 

Schlein di questioni interne non parla, prosegue il suo scontro personale con Meloni, convinta che la visione dei suoi avversari non regga: e aver messo in piedi in pochi mesi una coalizione che dove si presenta unita o vince o pareggia è un risultato che un partito uscito con le ossa rotte dalle elezioni del 2022 non dovrebbe sottovalutare.

 

dario franceschini roberto speranza foto lapresse

Con questa convinzione si prepara ad affrontare il referendum sulla giustizia: consapevole che difficilmente la sua segreteria sopravviverebbe a una sconfitta nelle urne referendarie, ma che battere per la prima volta Meloni alla vigilia delle politiche dell'anno dopo scompaginerebbe una volta e per tutte i piani di chi vuol farla fuori.

 

2 - CONTE, LA SVOLTA AGITA IL PD SCHLEIN APRE AL CONFRONTO “SI PARTA DAI TEMI COMUNI”

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “la Stampa”

 

FALCE E MART-ELLY MEME

La premessa è che siamo in piena campagna elettorale, tra dieci giorni si vota in Campania, Puglia e Veneto e le polemiche con gli alleati sono vietate. Questo non significa che al Nazareno non stiano osservando le mosse di Giuseppe Conte, che ha iniziato il suo secondo mandato da presidente del Movimento 5 stelle con una serie di smarcamenti politici.

 

Non solo da Elly Schlein, ma anche da Maurizio Landini, con il quale in passato ha cercato un rapporto privilegiato. Ora, invece, lo tiene a distanza: diversamente dagli anni passati (e dagli alleati di Pd e Avs), il leader M5s non ha nemmeno organizzato incontri con sindacati, imprese e associazioni per confrontarsi sulla manovra.

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI DECRETO SICUREZZA

Le sue proposte economiche le ha già avanzate, per primo, settimane fa, auspicando una convergenza delle altre forze di opposizione. Quanto al sindacato, in questa fase sembra guardare più verso la Cisl che verso la Cgil.

 

La lettura, tra i dem ( e non solo), è univoca o quasi: «Ha deciso di riposizionarsi, di costruirsi un profilo più moderato – dice un deputato vicino alla segretaria – per proporsi come candidato premier al posto di Elly».

 

Conte, anche nell'intervista di ieri a La Stampa, giura che non sarà mai «un ostacolo nella scelta del candidato migliore per vincere».

 

elly schlein pride milano 2024. 6

D'altra parte, pensa di essere lui quel candidato. Lui che a Palazzo Chigi c'è già stato, sostenuto anche dal Pd, e sa bene che molti, nel centrosinistra, non sono affatto convinti di mandare avanti Schlein, a prescindere da quella che sarà la legge elettorale.

 

Se si dovessero fare le primarie di coalizione, Conte punterebbe a giocarsela nei gazebo, sperando di incassare i voti di quanti vedono Schlein troppo a sinistra.

 

Non a caso, l'ex premier non perde occasione per sottolineare che il Movimento «non è di sinistra, ma progressista». Il resto è nella strategia delle ultime settimane, nella scelta dei temi e delle parole d'ordine.

 

schlein landini

No alla patrimoniale, con buona pace di Landini e Schlein, appelli per un maggior impegno sulla sicurezza, «da padre allarmato per le baby gang», e poi la «terza via» sull'immigrazione, perché non si può «accoglierli tutti e poi non integrarli».

 

Schlein ascolta, ma evita qualsiasi nota polemica. Il confronto sui temi partirà dopo le Regionali, quando si dovrebbe aprire il tavolo sul programma di governo del centrosinistra. Per riuscire finalmente a dare una struttura all'agognata alternativa. E, allo stesso tempo, imbrigliare l'alleato più riluttante.

 

[…] La segretaria […], più che dalle manovre di Conte, ora è preoccupata dai movimenti interni al Pd, con le correnti che si rimescolano e puntano a condizionarla.

 

elly schlein alessandro zan (2)

Molto attivi gli organizzatori dell'appuntamento di fine mese a Montepulciano, quando si riuniranno le tre aree politiche che hanno sostenuto Schlein al congresso: Areadem, che fa riferimento a Dario Franceschini, la sinistra Pd di Andrea Orlando e Peppe Provenzano e gli ex Articolo Uno di Roberto Speranza e Nico Stumpo.

 

Un evento che la segretaria non ha particolarmente gradito, per il timore di ritrovarsi commissariata, ma ha dovuto benedire con il suo classico sorriso di circostanza: parteciperà, facendo l'intervento di chiusura domenica 30 novembre.

 

Spera di arrivarci più forte, con le vittorie in Puglia e in Campania e con i numeri dalla sua.

 

Anche quelli della raccolta del 2xmille, che sono in crescita, come non mancano di sottolineare dal Nazareno, per evidenziare quanto ancora tiri il "brand" Schlein.

ELLY SCHLEIN CON YOLANDA DIAZ ALLA FESTA DELL UNITA DI RAVENNA

 

Nel 2025 632 mila destinazioni, per un totale di 10 milioni e 570 mila euro incassati: il Pd resta saldamente in testa alla classifica, percependo quasi il doppio rispetto a Fratelli d'Italia, che è al secondo posto. […]

elly schlein si tinge di rosso una ciocca di capellielly schlein con la chitarra in mano genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti elly schlein foto di bacco (1)maccio capatonda elly schlein foto di jessica guidiELLY SCHLEIN E ROBERTO FICOmatteo renzi riccardo magi elly schlein emma bonino

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...