ERRANI (E BERSANI) TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO - DOPO UN FULMINEO RITO ABBREVIATO, ASSOLTO IL GOVERNATORE DELL’EMILIA ROMAGNA PER IL FINANZIAMENTO DI 1 MILIONE € ALL’AZIENDA DEL FRATELLO - NON CI FU FALSO IDEOLOGICO - GENIALE IL “BEL GESTO” EX POST: “SE FOSSE STATO CONDANNATO, ERRANI SI SAREBBE DIMESSO”, DICE L’AVVOCATO. MA LO DICE DOPO L’ASSOLUZIONE, MICA PRIMA...

1 - TERREMERSE: ASSOLTO VASCO ERRANI
(ANSA) - Vasco Errani è stato assolto perché il fatto non sussiste dall'accusa di falsità ideologica in atti pubblici. La decisione del Gup di Bologna Bruno Giangiacomo a conclusione del giudizio abbreviato. La vicenda è quella di Terremerse.

2 - LEGALE ERRANI, HA TIRATO SOSPIRO DI SOLLIEVO
(ANSA) - - Il presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani, quando ha saputo di essere stato assolto, ha tirato un sospiro di sollievo. Lo ha raccontato il suo legale, Alessandro Gamberini, che gli ha telefonato, visto che Errani non era in aula ma a casa. "Ho sentito un sospiro di sollievo", ha spiegato ai cronisti l'avvocato.

3 - ASSOLTI ANCHE DUE FUNZIONARI REGIONE E-R
(ANSA) - Il Gup di Bologna Bruno Giangiacomo ha assolto per non aver commesso il fatto i due funzionari della Regione Emilia-Romagna che, come Vasco Errani, avevano optato per il rito abbreviato nella vicenda Terremerse. I due, Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, erano accusati oltre che di falso anche di favoreggiamento, accusa di cui non rispondeva il presidente poiché fratello di uno degli altri indagati, Giovanni Errani.

4 - LEGALE, SE CONDANNATO ERRANI SI SAREBBE DIMESSO
(ANSA) - "Il presidente Errani è una persona molto lineare: un'eventuale condanna avrebbe provocato inevitabilmente le sue dimissioni". Lo ha detto il suo difensore, avv.Alessandro Gamberini, commentando la sua assoluzione.

5 - IERI: TERREMERSE: 'ABBREVIATO' PER ERRANI,PROCURA CHIEDE 10 MESI
Giampaolo Balestrini per l'ANSA - "Attendo con rispetto e serenità la sentenza del giudice". Queste le uniche parole dette ai giornalisti da Vasco Errani, al momento di lasciare il Tribunale, nella lunga giornata passata davanti al Gup Bruno Giangiacomo come imputato di falsità ideologica in atti pubblici per la vicenda Terremerse, coop agricola di Bagnacavallo, e del finanziamento di un milione di euro ricevuto quando il fratello Giovanni Errani la presiedeva.

Domattina il governatore dell'Emilia-Romagna, nonché presidente della Conferenza Stato-Regioni e commissario straordinario per la ricostruzione dopo il sisma del maggio scorso, saprà quale sarà il suo destino giudiziario: alle 10 il giudice leggerà la sentenza del rito abbreviato, accolto questa mattina. La Procura ha chiesto per il governatore una pena di 10 mesi e 20 giorni. Il difensore, avv. Alessandro Gamberini, il proscioglimento perché il fatto non sussiste, o, in subordine, per non aver commesso il fatto. Nell'abbreviato imputati con il governatore ci sono anche due funzionari della regione: Filomena Terzini, direttore generale degli affari istituzionali e legislativi, e Valtiero Mazzotti, direttore generale dell'agricoltura.

Oltre che di falso devono rispondere pure di favoreggiamento, accusa di cui non risponde il governatore, in quanto fratello. Per i due dirigenti la richiesta del Pm Antonella Scandellari e del Procuratore Roberto Alfonso, intervenuto personalmente all'udienza, è stata di un anno. L'inchiesta era nata dopo un articolo dell'ottobre 2009 de 'Il Giornale', che aveva ipotizzato abusi e irregolarità nella concessione del finanziamento regionale da un milione per la costruzione di una cantina vinicola a Imola.

Dopo l'articolo Vasco Errani mandò in Procura una relazione per dimostrare la regolarità delle pratica del finanziamento alla Coop del fratello. Alla fine, sulla base di quella relazione la Procura lo ha indagato, con i due dirigenti della Regione, e poi la scorsa estate ha richiesto il rinvio a giudizio. In pratica l'accusa è di aver occultato informazioni, a proposito delle modalità con cui il fratello aveva ricevuto il finanziamento. Per gli investigatori lo scopo era occultare che l'intervento per il quale Terremerse aveva richiesto il contributo non era stato completato entro il termine previsto.

"Era doveroso svolgere indagini - è stato il senso dell'intervento del Procuratore Alfonso - Le abbiamo svolte e ci siamo convinti che dovevamo chiedere il rinvio a giudizio. Se la procura si fosse limitata a 'timbrare' la ricezione della lettera (vale a dire a chiedere l' archiviazione) con ogni probabilità il gip l'avrebbe restituita alla Procura per ulteriori accertamenti".

Il procuratore ha detto di ritenere opportuna la scelta della difesa del rito abbreviato, ma fare un processo a porte aperte sarebbe stato un gesto di trasparenza. Errani, arrivato ben prima delle 9 in Tribunale, ha assistito a tutta l'udienza - tenuta come previsto dal codice a porte chiuse, cominciata dopo le 9.30 e conclusa verso le 17.30 con qualche piccola pausa nel mezzo - seduto immobile accanto al suo difensore nel banco della prima fila.

La parte iniziale dell'udienza è stata dedicata alle richieste dei difensori, quelle del rito abbreviato per Errani e i due funzionari, e quella di rinvio al 2013 per il filone principale, in cui ci sono sei imputati, tra cui il fratello. Le ipotesi sono di falsità ideologica e di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Il rinvio è stato chiesto, e concesso, perché l'avvocato Gaetano Forte, difensore di Giovanni Errani, è del foro di Ferrara, e una norma prevede che i legali delle zone colpite dal sisma di maggio (come Ferrara appunto) possano chiedere il rinvio delle udienze. L'udienza preliminare per loro è stata fissata all'1 e 8 febbraio 2013, quando si deciderà il rinvio a giudizio o il proscioglimento.

 

PIERLUIGI BERSANI E VASCO ERRANI VASCO ERRANI ALLE NOZZE DI ANNA MARIA ARTONI FOTO ANTONIO LECCI jpegVASCO ERRANIVINCENZO VISCO E VASCO ERRANI Vasco Errani ai funerali di Edmondo Berselli da repubblica alf pecoraro scanio vasco errani linguaPierluigi Bersani

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…