ESPLODE LA GUERRA TOTALE TRA DE MAGISTRIS E IL SUO ASSESSORE PIU’ FAMOSO PINO NARDUCCI - IL NARCISINDACO ATTACCA: “MI CHIESE DI ENTRARE IN GIUNTA CON UN SMS PERCHE’ VIVEVA UN MOMENTO DIFFICILE IN MAGISTRATURA” - L’EX PM DI CALCIOPOLI LEGGE E VA SU TUTTE LE FURIE “I PROBLEMI CON LA MAGISTRATURA LI HA AVUTI QUALCUN ALTRO…” - POLILLO FA PIANGERE CALDORO: “DALLE CERTIFICAZIONI RESTERANNO FUORI I CREDITORI DELLA SANITA’” - IL RITORNO DI BASSOLINO…

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Con che fa rima Giggino? Con "Il Mattino!". Intervista fluviale del sindaco di Napoli Luigi De Magistris oggi sul giornale di Virman Cusenza, in occasione del primo "compleanno" da narcisindaco, e scoppia la più brutta "grana" dell'esperienza di Giggino ‘a Manetta a Palazzo San Giacomo. Un passaggio è infatti dedicato al rapporto con Pino Narducci, ex Pm di calciopoli e del processo a Nicola Cosentino, chiamato da De Magistris in giunta come assessore alla Sicurezza.

Chiamato? "Con Pino - smanetta Giggino - c'è un rapporto antico e stretto. Quando mi scrisse con un sms di volere partecipare all'attività di giunta, perchè viveva probabilmente un momento di difficoltà in magistratura, lo ho accolto con entusiasmo. Però non deve cadere nell'errore di dire che è il riferimento della legalità all'interno della Giunta". Ma come? Narducci chiese a De Magistris di entrare in giunta e non viceversa? E quali erano le "difficoltà" che attraversava l'ex Pm in magistratura, tanto gravi da chiedere al suo amico neoeletto sindaco di portarlo con sé al Comune?

Immediati scattano i livori più disparati: "Narducci voleva una promozione e non era stato accontentato!"; "Narducci temeva che i suoi processi più importanti finissero male"; "Narducci era in polemica con i colleghi della Procura ed è scappato, chiedendo aiuto a De Magistris!": ecco alcuni tra le ipotesi più maligne circolate in questa mattinata torrida sotto ‘o Vesuvio dopo l'outing-choc di De Magistris.

E lui? Giuseppe Narducci, spiffera a Dagospia chi ha avuto modo di incontrarlo questa mattina, ha letto le parole di De Magistris ed è andato fuori di senno. Nessuna replica ufficiale, nessuna dichiarazione, ma l'assessore si sarebbe lasciato andare a uno sfogo al vetriolo con gli amici più fidati: "Non ho mai avuto problemi con la magistratura! Mai - avrebbe detto un Narducci letteralmente fuori dai gangheri - ho avuto la minima difficoltà nel mio lavoro da Pm. I problemi con la magistratura li ha avuti qualcun altro!".

Ammazza che rispostaccia! Quel "qualcun altro", stando a chi ha ascoltato lo sfogo di Pino, sarebbe proprio il narcisindaco di "Why Not"! Il clima è pesante nel forino arancione. Pesantissimo. Il braccio di ferro tra De Magistris e Narducci potrebbe addirittura convincere quest'ultimo a lasciare la Giunta, spiattellando ai quattro venti i motivi delle eventuali dimissioni.

Motivi che, stando a indiscrezioni attendibilissime, riguarderebbero non solo la guerra che gli viene portata ogni giorno dall'ala della sinistra estrema della maggioranza arancione (il vicesindaco Tommaso Sodano, l'assessore alle Polemiche Sociali Sergio D'Angelo, i centri sociali) ma anche alle perplessità di Narducci in relazione, ad esempio, al rinnovato feeling tra l'Amministrazione Comunale e l'imprenditore Alfredo Romeo, condannato a due anni in primo grado per un episodio di corruzione insieme all'ex Provveditore alle Opere Pubbliche della Campania e del Molise Mario Mautone e attualmente sotto processo (la Procura di Napoli in appello ha chiesto quattro anni per l'imprenditore dopo l'assoluzione in primo grado) per l'inchiesta Global Service, su presunti appalti "confezionati su misura" da parte della precedente amministrazione comunale.

Non solo: Narducci si sarebbe anche schierato apertamente a sostegno del collega assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo, dell'idea di tenere nella dovuta considerazione i rilievi della Corte dei Conti sulla effettiva esigibilità di crediti appostati in bilancio. In sostanza, una megatarantella che, se dovesse esplodere, metterebbe seriamente a repentaglio non solo la tenuta della maggioranza arancione, ma anche le prospettive politiche nazionali di De Magistris...

2- Tarantella-compensazioni: l'emendamento salva-Campania, quello che estende anche alle Regioni sottoposte a piani di rientro dal deficit sanitario i benefici dei provvedimenti del Governo sulla possibilità di certificare i crediti verso la Pubblica Amministrazione e di compensarli con i debiti verso l'Erario, ha avuto il via libera del Governo.

Ma c'è un ma: tra le novità dell'emendamento (e dei subemendamenti esaminati) ha spiegato stamattina in Commissione Bilancio il sottosegretario Gianfranco Polillo, c'è "l'estensione ai debiti delle Regioni sottoposte a piani di rientro dal deficit sanitario della possibilità di certificazione, sebbene per crediti non attinenti alla sanità". Se così sarà, resteranno dunque fuori i creditori del settore sanitario, che sono la stragrande maggioranza in termini di somme non incassate. Sarà soddisfatto il Governatore Stefano Caldoro, che su questa battaglia si gioca moltissimo? Ah saperlo..

3- E' tornato Bassolino! Oggi alle 18 all'Hotel Santa Lucia l'ex Governatore della Campania, insieme al commissario regionale Pdl Nitto Palma e a Gianni Lettieri, presenta il libro "Demagogistris" di Antonio Iovino. Proprio stamattina il narcisindaco è tornato ad attaccare pesantemente Onn'Antonio. C'è risposta? Ci sarà...

 

DE MAGISTRIS SU UNA STRANA BICICLETTAIl PM napoletano NarducciCALDORO E NITTO PALMAMonti - ForneroANTONIO BASSOLINO - Copyright PizziLUIGI D AMBROSIO LETTIERI

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