umberto bossi

COSA FA BOSSI, SI RICANDIDA? LA LEGA, CHE IN VENETO SCONTA LE DIVISIONI ZAIA-SALVINI E RISCHIA DI ESSERE SUPERATA DA FRATELLI D’ITALIA, FA SAPERE: “SE VOLESSE, UN POSTO IN LISTA PER BOSSI CI SARÀ SEMPRE” – IL ROMPICAPO DI BERLUSCONI: TROVARE UN SEGGIO SICURO PER LA PRESIDENTE USCENTE DEL SENATO ALBERTI CASELLATI. IN FORZA ITALIA SPAZIO ANCHE ALL’EX ASSESSORE GAFFEUR GALLERA – NEL PD CORRONO MADIA, PRESTIPINO E LADY FRANCESCHINI, MICHELA DI BIASE…

umberto bossi

Da ansa.it

 

 "Non si sta ancora parlando di nomi e candidature.Se Umberto Bossi volesse, un posto in lista per lui ci sarà sempre. È grazie a Umberto se la Lega è nata e tutti gli dobbiamo riconoscenza". Così fonti della Lega. (ANSA).

 

 

LE CANDIDATURE

Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

Dovrebbe essere il Pd toscano ad assorbire la candidatura in quota nazionale di Susanna Camusso, probabile capolista al Senato. La stessa regione in cui, oltre a Luca Lotti, ora è a rischio anche un'altra uscente, Rosa Maria Di Giorgi.

 

In generale tra gli uscenti dem le preoccupazioni sono due: gli innesti da Roma di candidati «in quota nazionale», decisi direttamente dal segretario Enrico Letta, e i candidati degli alleati che finiranno nelle loro liste.

 

bossi

Tra questi ultimi, Luigi Di Maio agita la Campania e Nico Stumpo (di Articolo 1) la Calabria. La presenza femminile, punto fermo della strategia di Letta, fa salire le quotazioni, nel Lazio, della ex ministra Marianna Madia e delle uscenti Patrizia Prestipino e Michela Di Biase.

 

Carlo Calenda è al lavoro per portare in Parlamento uomini suoi e per confermare il seggio di chi ha abbracciato Azione negli ultimi mesi. Barbara Masini, che ha abbandonato Forza Italia subito dopo l'affossamento del ddl Zan facendo coming out in aula, dovrebbe essere in lista.

 

Dalle parti di FdI filtra una strategia precisa: fatti salvi gli uscenti, nei territori in cui il partito conta meno parlamentari, candidare gli eletti più forti in Regioni e Comuni per contrastare l'astensionismo. È il caso del capogruppo regionale veneto, fedelissimo di Meloni dai tempi dei Gabbiani, Raffaele Speranzon, e dell'assessora di Zaia, Elena Donazzan, a più riprese accusata di nostalgie fasciste.

maria elisabetta alberti casellati foto di bacco (3)

 

Qui la sfida per FdI è superare la Lega. Che a sua volta è alle prese con l'eterna contesa tra zaiani e salviniani. Il segretario sarebbe orientato a giocarsela anche con Alberto Stefani, deputato uscente, inviato come commissario a mettere ordine nel partito regionale.

 

FI, infine, potrebbe ripescare l'ex assessore lombardo alla Sanità, sostituito dopo la prima ondata di Covid, Giulio Gallera: nel 2018 era stato il primo degli eletti in Consiglio regionale.

 

AVVOCATI, NO VAX, MEDICI. LA CORSA AL COLLEGIO SICURO

Estratto dell’articolo di Fernando M. Magliaro per “il Messaggero”

 

[…] Partendo da Fratelli d'Italia, i 50 uscenti dovrebbero essere tutti ricandidati. Cui si dovranno per forza aggiungere altri nomi: come Guido Crosetto o Nello Musumeci. Crosetto potrebbe avere un collegio all'uninominale oppure cinque posti da capolista nei proporzionali oppure direttamente un ruolo da Ministro se il centrodestra conquistasse Palazzo Chigi.

 

Più complessa la partita per Musumeci, governatore uscente della Sicilia. Nell'isola è in corso un braccio di ferro fra Musumeci e la Meloni da una parte e Lega e Forza Italia dall'altra. Musumeci vorrebbe essere ricandidato. Gli altri non lo vogliono. Si deciderà in queste ore, dopo le dimissioni annunciate ieri.

 

giulio gallera fa jogging e viola la zona arancione

Nel centrodestra, tra Fratelli d'Italia e Forza Italia circola con insistenza anche il nome dell'avvocato Giuseppe Consolo […]. Sarà anche una sfida tra vax e no vax. In Puglia potrebbe correre Lopalco nel centrosinistra, dentro Azione circola il nome di Walter Ricciardi mentre è sicura la candidatura dei due pasdaran negazionisti Stefano Puzzer e Nunzia Schilirò, con Italexit.

 

[…] Per Forza Italia uno dei nodi sarà trovare un seggio sicuro per la presidente uscente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Complice anche l'ospitalità che Berlusconi dovrà offrire ai centristi […] i seggi per gli azzurri saranno molti meno del passato e Berlusconi non può permettersi di perdere i suoi fedelissimi, vista l'emorragia di uscenti che ha colpito il partito.

 

michela di biase

[…] Dalla Lega, a parte le smentite di prammatica, sembra certo che Umberto Bossi decida di non ricandidarsi mentre più o meno tutti gli uscenti dovrebbero trovare posto in lista.  Che, però, visti i sondaggi, potrebbe non tradursi automaticamente in un seggio. Dentro tutti i fedelissimi di Salvini: Molinari e Romeo in testa, più naturalmente Giorgetti.

 

Lato Pd, annunciata la decisione di non ricandidarsi per i due eletti di Area Dem, Luigi Zanda e Fabio Melilli. La componente, quindi, vedrebbe in pole position per la candidatura la consigliera regionale Michela De Biase.

 

marianna madia foto di bacco

I big andranno nel proporzionale: Zingaretti, Boccia, Orlando, Franceschini. Il Pd, a parte la grana della coperta corta fra Azione e le componenti dimaiana, verde e di sinistra, ha ugualmente necessità di trovare collegi sicuri per riuscire a confermare almeno gli uscenti. Se Azione sembra per ora sorridere - visto l'accordo Calenda/Letta con il 30% dei collegi per candidati di Azione - Italia Viva è alle prese con la necessità di riconfermare i fedelissimi di Renzi: Ettore Rosato, Maria Elena Boschi, Luciano Nobili. […]

michela di biasemaria elisabetta alberti casellati foto di bacco (2)michela di biase

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)