Logo Dagospia

LA FABBRICA DI SANTA VELINA - ECCO LE REGOLE DELL’INQUISIZIONE, PADRON DELLA SANTA SEDE, PER I GIORNALISTI CHE SEGUONO IL PROCESSO A PAOLO GABRIELE: SOLO ANSA, AFP, AP, REUTERS HANNO UN POSTO FISSO, GLI ALTRI SONO SORTEGGIATI - NESSUNO PUÒ SCRIVERE IN PRIMA PERSONA. EMBARGO DI 15 MINUTI DOPO LA FINE DELL’UDIENZA, COSÌ CHE NESSUNO POSSA AVERE LO ‘SCOOP’ PRIMA DEGLI ALTRI - IL TESTO DELLE MAIL SCRITTO IN UN IMPROBABILE ITALIANO DAL CAPO UFFICIO STAMPA, L’AMERICANA WOODEN…

1- DAGOREPORT: LE REGOLE DEL POOL
Mail di Cindy Wooden ai giornalisti accreditati per il processo a Paolo Gabriele


Cari colleghi,

Prima, per ricordare le regole del pool -- per facilitare il nostro
lavoro professionale e per non esaggerare di piu i vantaggi di nessuno:

1. Ogni componente del pool è tenuto a divulgare
tutto e non tenere niente per sé. Non puo pubblicare niente che non è
stato detto durante il briefing del pool.

2. Telecamere e fotografie non sono permesse in
sala stampa per registrare il briefing del pool.

3. Ci sarà un embargo TOTALE -- incluso flash,
Twitter, dettazione, E INCLUSO notizie sulla durata del udienza -- di
15 minuti DOPO la conclusione del briefing del pool per permettere ai
componenti del pool di organizzare il loro lavoro e per escludere che
loro avranno un ‘scoop' o ‘esclusivo.'

4. Siccome i membri del pool sono li in
representanza dei TUTTI, nessun componente del pool può scrivere una
"first person story", cioè scrivere in prima persona (i.e. "Ho
visto l'imputato fare questo ....")


Detto questo, voglio dirvi chi sono i colleghi scelti a sorteggio oggi
per i posti rotanti per le prime due udienze. (Il sorteggio è stato
fatto da una collegha non candidata per un posto e c'erano colleghi
presente che hanno controllato tutto!).

Se uno di voi non potete accettare le regole descritte sopra, fammi
sapere e noi andremmo a sorteggio per un sostituto.

Per ricordare: I posti fissi sono: Thuburn del AFP, Gasparroni del
ANSA,
Winfield del AP e Pullella del Reuters.

Prima udienza (scelte a sorteggio): Juan Lara de Marmol, EFE; Marco
Ansaldo, La Repubblica; Andrea Bachstein, Süddeutsche Zeitung e Angela
Ambrogetti, Korazym.

Seconda udienza (scelte a sorteggio): Andres Beltramo, Notimex; Ignazio
Ingrao, Panorama; Paddy Agnew, the Irish Times; Robert Mickens, The
Tablet.


Thanks. Grazie.

E, andiamo avanti!

Cindy


2- MAIL DEL 24 SETTEMBRE

Cari colleghi,

Vi prego di ricordare che un pool non è un premio, ma un vero lavoro
fatto in rappresentanza principalmente per dei colleghi e soltanto in
secondo luogo in rappresentanza del vostra testata.

Considerando le decisioni prese democraticamente venerdi' in sala
stampa, il Vaticano e molti colleghi non sono d'accordo nell'
accettare un pool con dei posti fissi se l' ANSA non è considerata
fra questi.

Se faremo come deciso venerdi', il Vaticano concedera' solo SETTE
posti e non piu' otto. (Ma loro faranno un invito all' ANSA per
seguire tutto il processo.)

Vi prego di ricordare inoltre che il processo sarà in ITALIANO, ma
anche che siamo un gruppo multilingue e la possibilita' di chiedere
informazione dal pool in varie lingue potrebbe essere molto utile.

La proposta votata venerdi' era:

Per dare continuità nei pool e per raggiungere il piu' grande numero
dei colleghi giornalisti accreditati, facciamo un pool fisso di quattro
testate e un pool in rotazione di quattro testate. TUTTE le
informazioni, -- sia dei colleghi, sia della Radio Vaticana -- sarà
sotto embargo TOTALE (Twitter incluso) fino a 15 minuti dopo il
briefing
del pool.


Posti fissi per tutto il processo:

1. Reuters

2. AP

3. AFP

4. Un' agenzia italiana votata fra i colleghi (le prime due proposte
erano ANSA e TM News)


Poi, per I quattro posti che si cambiano per ogni udienza:

5. Altre Agenzie: EFE, AGI, ASCA, DPA, AdnKronos, ecc., e o TM News o
ANSA (cioè quello non fisso)

6. Giornali Italiani e corrispondenti della radio e TV italiana

7. Giornali non-Italiani e corrispondenti della radio e TV non-Italiana

8. Testate Cattoliche (I.Media, CIC, CNS, La Croix, Avvenire, Famiglia
Cristiana, Korazym, per esempio)

Poiche' non ci saranno otto posti cosi', cosa decidiamo di fare?

Vi prego di votare per UNA delle seguente opzioni e mandarmi la vostra
preferenza per e-mail.

Scelta A: Torniamo ad 8 posti: L'agenzie ANSA, Reuters, AP e AFP
fissi; rotazione fra tutte le altre agenzie; > posti 6-8 come
descritto sopra

Scelta B: Accettiamo 7 posti: Posti fissi per Reuters, AP, AFP e un'
agenzia italiana votata fra i colleghi; 3 posti che si cambieranno per
ogni udienza come descritto sopra, ma eliminando il N. 8 (considereremo
le testate Cattoliche nelle altre categorie, cioè: I.Media, CNS, CIC
fra le agenzie in #5, Famiglia Cristiana e Avvenire con gli Italiani in
#6, La Croix con i non-Italiani in #7, ecc.)

Scelta C: decidiamo per 8 posti . NIENTE POSTI FISSI.

Tre posti a rotazione fra gli agenzie internazionale: ANSA, AFP, AP,
DPA, EFE e Reuters.

Due posti a rotazione fra gli altri agenzie: AdnKronos, AGI, ASCA, CIC,
CNS, I.Media e TM News.

Un posto a rotazione fra i quotidiani italiani.

Un posto a rotazione fra i quotidiani non-Italiani.

Un posto a rotazione fra gli altri colleghi: Radio, TV, Web, riviste --
sia italiani, sia non-italiani.

Questi tre sono le opzioni.

Fammi sapere vostra preferenza entro le 10.00 del 25 Settembre, 2012.

Grazie per la vostra pazienza.

Cindy Wooden


3- MAIL DEL 25 SETTEMBRE

Cari colleghi,

Ecco il risultato della votazione sul come faccimo il pool per il
processo Gabriele/Sciarpelletti.

Ho mandato l'email ai 69 colleghi che hanno chiesto informazione sul
pool o che hanno chiesto di far parte del pool.

(AIGAV non ha un elenco complete dei tutti I giornalisti accreditati in
sala stampa per motivi del ‘privacy.')

48 colleghi mi hanno mandato un voto.

27 hanno votato per l'opzione A: posti fissi per ANSA, AFP, AP e
Reuters, e 4 posti a rotazione.

1 ha votato per l'opzione B: posti fissi per un agenzia Italiana, AFP,
AP, Reuters e 3 posti a rotazione.

18 hanno votato per l'opzione C: niente posti fissi.

1 ha mandato una scheda Bianca.

1 ha detto o A o B, ma escludendo C.

Domani faro' un controllo del accredito di tutti che hanno richiesta
un posto nel pool a rotazione e, se c'e' tempo, facciamo il
sorteggio in Sala Stampa.

Cindy

 

 

PAOLO GABRIELE IN AULAPAOLO GABRIELE ASSISTENTE DI CAMERA DEL PAPAPAPA E PAOLO GABRIELEPAOLO GABRIELE E BENEDETTO XVIPADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI IL PAPA E PAOLO GABRIELE jpegIL PAPA E PAOLO GABRIELE jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’
steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...
diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…
giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…
marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?