roberto morassut campidoglio roma

MORASSUT QUALCUNO LO AMA – “IL FATTO” DISTRUGGE I SOGNI DI GLORIA DEL SOTTOSEGRETARIO ALL’AMBIENTE ROBERTO MORASSUT: “UN FANTASMA SI AGGIRA FRA I SETTE COLLI, QUELLO DEI PALAZZINARI. SOGNANO DI RICONQUISTARE IL CAMPIDOGLIO ATTRAVERSO ROBERTO MORASSUT, ULTIMO EPIGONO DEL FUNZIONARATO COMUNISTA ROMANO FORGIATO DA BETTINI” - “IL PARTITO DEL MATTONE LO CONSIDERA SPENDIBILE PER IL DOPO-RAGGI E…”

 

Giorgio Meletti per "il Fatto Quotidiano”

andrea orlando roberto morassut

 

Un fantasma si aggira fra i sette colli, quello dei palazzinari. Sognano di riconquistare il Campidoglio attraverso Roberto Morassut, l' uomo che li rese felici nel 2008 con il famoso piano regolatore che ha regolato solo gli interessi del mattone e in forza del quale, secondo le regole frattali della politica italiana, l' artefice è diventato sottosegretario all' Ambiente.

 

Infilando in ogni frase l' aggettivo "democratico", Morassut si segnala come ultimo epigono del funzionariato comunista romano forgiato da Goffredo Bettini. Il partito del mattone lo considera spendibile per il dopo-Raggi e la sindaca dovrebbe preoccuparsi: dopo lo choc dell' amministrazione grillina, i romani sono considerati disponibili a votare l' eterno ritorno di coloro contro i quali votarono in massa per la stessa Raggi.

morassut

 

Se gli elettori hanno la memoria corta, lo scarso senso dell' umorismo di Morassut provvede a rinfrescargliela. Nel ponderoso contributo democratico di lancio della sua candidatura, ospitato dal Foglio dell' immobiliarista Valter Mainetti, ha lodato gli alacri concittadini "che ogni mattina si alzano ben presto e vanno a lavorare, mettendosi in viaggio sulle consolari".

 

giuseppe conte roberto morassut riccardo fraccaro

Chi non vive a Roma non può apprezzare a pieno l' autogol dell' ex assessore all' Urbanistica. I romani sulle consolari non si mettono in viaggio ma in coda, invocando diuturnamente "li mortacci de tutti l' assessori" perché vivono nei quartieri periferici benedetti dal piano regolatore di Morassut (Tor di Nona, Bufalotta eccetera) ma ai quali i sindaci Francesco Rutelli e Walter Veltroni (altre due invenzioni di Bettini) si dimenticarono di assicurare trasporti pubblici decenti.

 

roberto morassut e mogliewalter veltroni francesco rutelli foto di bacco

Morassut si sente un grande futuro alle spalle. Il suo rimedio al fallimento di Raggi è "non più un centrosinistra, espressione geometrica lineare priva di vero significato, ma un soggetto tridimensionale o circolare, un riformismo civico che metta insieme il basso e l' alto". Non avete capito? Riproviamo. Egli propugna "uno schieramento elettorale molto aperto e simbolicamente nuovo in cui le attuali rappresentanze migliori e di buona volontà dei soggetti costituiti sappiano mescolarsi e aprirsi per dar vita a un nuovo, articolato schieramento civico e riformista". Adesso è più chiaro: "l' alto", i "soggetti costituiti" sono i costruttori: "Dobbiamo abolire la parola palazzinari. () Gli eredi delle vecchie famiglie cercano nuove strade, innovative e sostenibili, ma le istituzioni non appaiono in grado di garantire che le vecchie ricette". Sbagliano dunque i maligni a credere che essi cerchino solo nuove strade per uscire da Regina Coeli. Al contrario, predica Morassut, sono migliori dei politici. E infatti il Messaggero del costruttore Franco Caltagirone si precipita a intervistarlo: "Sindaca lontana dalla realtà" (26 ottobre), "Io in corsa? Prima i temi" (6 novembre).

roberto morassut

 

Non si sa per quale maledizione biblica a Roma la politica finisca sempre per sottomettersi ai costruttori. La scuola Bettini si è impadronita di questo cinico realismo quando i costruttori erano tutti andreottiani. A fine anni 80 Morassut arriva dalla sezione Alberone all' ufficio stampa della federazione romana del Pci. Il suo vice è Maurizio Venafro, poi capo della segreteria di Rutelli sindaco e infine capo di gabinetto di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio dove viene disarcionato da un' inchiesta per turbativa d' asta per finire alla Link University di Enzo Scotti. Assolto in primo grado, è stato condannato in appello a un anno per aver favorito Salvatore Buzzi nella gara per il centro unico di prenotazione sanitario.

 

roberto morassut 2

In quel Pci di fine anni 80 il tesoriere è Mario Schina. Anche lui primeggia in Mafia Capitale come braccio destro di Luca Odevaine, in passato stretto collaboratore di Zingaretti alla provincia di Roma e di Veltroni in Campidoglio.

 

Roberto Morassut

Schina è a libro paga di Buzzi e per questo sconta in carcere una condanna definitiva a 4 anni per corruzione. Nel Pci romano dove cresce Morassut c' è anche Michele Civita, poi assessore regionale con Zingaretti, oggi a processo per lo stadio della Roma con il costruttore Luca Parnasi.

 

roberto morassut 3

Morassut è l' uomo che sussurra ai mattoni. Rutelli lo piazza nel comitato per le Olimpiadi di Roma 2004 e lui subito appoggia il villaggio olimpico a Tor Vergata, zona cara a Caltagirone. Nel '97 diventa segretario del Pds romano, ma nel 2000 viene eliminato da un' imboscata dalemiana e va al suo posto il bettiniano ma non troppo veltroniano Zingaretti. Morassut viene ricompensato con l' assessorato all' Urbanistica nella giunta Veltroni (2001-2008), dove battezza per le Olimpiadi di Roma 2016 certi terreni tra la Magliana e Muratella, anch' essi cari a Caltagirone.

RUTELLI VELTRONI

 

walter tocci

Ci sono i politici che guardano le donne e quelli che guardano le aree fabbricabili. Morassut dirige l' orchestra del piano regolatore, la cui parte marcia fu subito denunciata da suoi compagni di indiscusso prestigio come l' ex vicesindaco Walter Tocci e il grande urbanista Vezio De Lucia, e raccontata al grande pubblico da Paolo Mondani in una puntata di Report del maggio 2008 resa memorabile dal genio dell' ex assessore: querelò facendo l' offeso, provocando una sentenza che non solo assolve il giornalista ma quasi lo critica per averla toccata troppo piano.

roberto morassut 4

 

roberto morassut 1

La corsa di Morassut verso il Campidoglio è la rivincita dell' album di famiglia. Il selfie perfetto del bettinismo-rutellismo-veltronismo è scattato alla festa del 60esimo compleanno di Bettini, sette anni fa. Siedono a tavola festosi, nei posti d' onore, Caltagirone, Veltroni, Rutelli e Gianni Letta, con Andrea Mondello (Birra Peroni).

roberto morassut 5

 

roberto morassut monica setta daniele capezzone

Il costruttore Claudio Toti (Lamaro) siede accanto a Zingaretti e di fronte a Marco Follini, e poi Giovanna Melandri e l' ex presidente della provincia Enrico Gasbarra - che ha lasciato in eredità all' obbediente Zingaretti il brutto affare del nuovo palazzo della Provincia, pagato a Parnasi come se fosse oro facendo imbestialire Caltagirone. Una catena di affetti che Morassut vuole riproporci tutta intera.

domenico cecchini francesco rutelli walter tocci luca zeviroberto morassut raffaele ranucci foto di baccoroberto morassutfrancesco rutelli e walter veltroni foto di baccoroberto morassutroberto morassut foto di bacco (2)roberto morassut foto di baccoroberto morassut 6roberto morassut 7

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...