berlusconi brunetta

DOPO IL DISASTRO DELLA SFIDUCIA ALLA BOSCHI, FELTRI METTE LA PIETRA TOMBALE SUL CENTRODESTRA: ''NON ESISTE PIÙ, PURE BERLUSCONI MI DISSE 'IL MIO È UN CERCHIO TRAGICO'. A ROMA POSSONO FARCELA I 5 STELLE. E, SE VINCE LE PRIMARIE, SARÀ SALA IL SINDACO DI MILANO. DEL DEBBIO PIACE ALLA LEGA, MA NON BASTA. E SALVINI NON VUOLE SILVIO - IL FORZISTA ROMANI: ''MARIA ELENA È STATA BRAVISSIMA. CHE CAZZONI CHE SIAMO. UNA BANDA DI DEFICIENTI. ADESSO SONO CAZZI DI BRUNETTA, LUI CI HA INFILATO NEL CASINO''

1. "A DESTRA NON C' È PIÙ NULLA RESTA SOLO IL CERCHIO TRAGICO"

Silvia Truzzi per ''il Fatto Quotidiano''

 

BERLUSCONI E FELTRI A L ARIA CHE TIRA DI MYRTA MERLINO BERLUSCONI E FELTRI A L ARIA CHE TIRA DI MYRTA MERLINO

Se gli domandi lumi sulle ultime gesta forziste, Vittorio Feltri fa un sospiro. E poi: "Non sono affatto stupito. Mi sembra la logica conclusione di un processo di disfacimento che è cominciato con l' uscita di Fini. E proseguito con l' esodo che conosciamo: Alfano, Fitto, Verdini… Tra l' altro i sondaggi sono impietosi. Magari qualche zero virgola si può ancora guadagnare: ma non credo in misura tale da cambiare il quadro sostanziale".

vittorio feltrivittorio feltri

 

Dalla partita del Quirinale sembra che il centrodestra non abbia imparato nulla: sull' elezione dei giudici costituzionali Renzi gli ha fatto lo stesso giochino.

Renzi ha tanti difetti: mi pare che Il Fatto Quotidiano, insieme ad altri, ne abbia messi in evidenza molti. Ma è un leader e si comporta come tale.

 

E a destra?

A destra? A destra non c' è più nulla. Berlusconi ormai è un uomo logorato, ha una serie di collaboratori - chiamiamoli così - meno che modesti. Lui stesso una volta scherzando mi ha detto: "Ma quale cerchio magico, il mio al massimo è un cerchio tragico". Se ne rende conto: ma cosa può fare adesso?

 

Qualche responsabilità ce l' avrà anche Berlusconi. Sicuramente nel non aver creato una squadra e un leader in grado di succedergli.

maria elena boschi mozione di sfiducia alla cameramaria elena boschi mozione di sfiducia alla camera

Ha creato Forza Italia e poi non ha fatto nulla per tenerla insieme: la classe dirigente non si forma per autogerminazione. Cresce se ci sono persone all' altezza. Ma se il reclutamento avviene sulla base di amicizie e conoscenze le probabilità che qualcuno possa svettare sono molto basse.

 

In questa storia della sfiducia alla Boschi ha pesato il conflitto d' interessi di cui Berlusconi è sempre stato accusato, senza che mai fosse fatta davvero una legge?

maria elena boschi mozione di sfiducia alla camera maria elena boschi mozione di sfiducia alla camera

È un tormentone che sento ripetere da decenni: per l' amor di Dio è sempre facile incappare in qualche scorrettezza. Secondo me il punto è un altro: se si chiedono le dimissioni di un singolo ministro e non dell' esecutivo s' ignora che la responsabilità del Consiglio dei ministri è collegiale. Chiedere le dimissioni della Boschi mi pare una ritorsione inutile.

 

I deputati di Forza Italia sono usciti dall' aula: resa?

Mi sembra un modo sbagliato di agire, la gente non capisce: non stai né di qua né di là.

Ponzio Pilato.

 

BRUNETTA ITALICUMBRUNETTA ITALICUM

Al Senato Lega e Forza Italia hanno presentato un' altra mozione di sfiducia.

Dopo essere usciti dall' aula alla Camera… Dai c' è solo da ridere. Sono completamente disorientati, per non dire di peggio.

 

E la questione meneghina?

Siamo alle comiche. Sappiamo tutti che se Sala vince le primarie diventa sindaco di Milano, non ce n' è per nessuno. Gran parte dei voti di Forza Italia confluiranno su di lui. Ovviamente auguro al candidato del centrodestra di fare il miracolo. Ma non ci sono i presupposti.

BRUNETTA ITALICUMBRUNETTA ITALICUM

 

Se fosse Sallusti? Lei tornerebbe a fare il direttore del Giornale ?

Lui o un altro è lo stesso. Anche Del Debbio, che sarebbe un candidato solido, dove va a prendere i voti? Ci sono quelli della Lega, ma non bastano. Ovviamente un candidato devono presentarlo, ma pensare di vincere mi pare ingenuo. Quanto a me: non tornerei a fare il direttore. Ho sempre preso in mano giornali che ho poi lasciato con molte copie in più. Ora i quotidiani continuano a perdere, non voglio fare il becchino.

Sono abituato bene.

 

Come sono i rapporti tra Berlusconi e Salvini?

BERLUSCONI E SALVINIBERLUSCONI E SALVINIMARCHINI MARCHINI

Secondo me Salvini non ha nessuna voglia di essere accostato a Forza Italia nel timore che l' alleanza sia percepita dagli elettori come un déjà-vu, che finirebbe per danneggiare entrambi.

 

A Roma? Convergenza su Marchini?

È il più presentabile. Ma non riesco a capire chi lo possa votare. Dopo quello che è successo con Marino, la sinistra non è attrezzata per vincere. Il centrodestra non ha candidati al momento: non voglio fare l' uccello del malaugurio, mi limito a fotografare la realtà.

 

Con il centrodestra messo così gode più il Pd o il Movimento 5Stelle?

In previsione delle amministrative, credo che i Cinque Stelle possano strappare una vittoria a Roma.

 

 

2. BANCHE: ROMANI (FI), MARIA ELENA BRAVISSIMA

GIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTIGIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTI

 (ANSA) - "Avete sentito il discorso della Boschi? Ah, bisogna ammettere che è stata bravissima... Io l'ho trovata bravissima". Così il capogruppo di Fi a Palazzo Madama Paolo Romani in un colloquio con il Corriere della Sera. Il senatore torna anche sull'aut aut del Carroccio, che ha minacciato di mettere fine all'alleanza Fi - Lega se il partito di Berlusconi non voterà le mozioni di sfiducia: "Che ca..oni che siamo. Che banda di deficienti. Una roba che non ci si crede. Per quanto mi riguarda, adesso sono ca..i di Brunetta. Lui ci ha infilato in questo casino e lui ci dovrà tirare fuori".

 

Per Romani, "Forza Italia ha bisogno di una direzione nazionale. La chiedo io, la chiede Toti, la chiede Matteoli. Che dire? Speriamo che Berlusconi ci faccia questo benedetto regalo di Natale. E comunque sia, la cosa che darà più fastidio a Renzi l'ho presentata io qua al Senato. È la richiesta di una commissione d'inchiesta su queste banche. Il resto sono ca..ate".

mariarosaria rossi e paolo romanimariarosaria rossi e paolo romani

 

 

3. LO STRAPPO DI BERLUSCONI LICENZIATO BRUNETTA "BASTA, IL CAPO NON È LUI" AL SUO POSTO LA CARFAGNA

Carmelo Lopapa per ''la Repubblica''

 

«Mara, il gruppo ci sta sfuggendo di mano, per la guida avrei pensato a te al posto di Renato Brunetta, che ne pensi? ». Silvio Berlusconi la sua scelta la comunica così alla diretta interessata. Giovedì a pranzo a Palazzo Grazioli con l' ex ministra sono presenti anche i senatori Maurizio Gasparri e Maria Rizzotti. Non tollera più la guerra che si sono dichiarati con tanto di plateali interviste gli attuali capigruppo, Brunetta e Paolo Romani.

renato brunetta paolo romanirenato brunetta paolo romani

 

Una situazione che rischia di alimentare una nuova emorragia, per altro già in atto. Altri nomi sono dati in uscita. Non solo Renata Polverini alla Camera e Enrico Piccinelli al Senato, entrambi verso l' Ala di Verdini, ma altri si apprestano a seguirli a ruota. I più pessimisti (ma ben informati in Fi) parlano di dieci pedine in ballo, nei due gruppi già ridotti a 54 deputati e 42 senatori. Il nome delle ultime ore è il senatore milanese Emilio Zuffada.

giovanni toti paolo romanigiovanni toti paolo romani

 

Al pranzo di giovedì, come pure ieri mattina incontrando altri fedelissimi come i senatori Lucio Malan e Andrea Mandelli, il leader di Forza Italia ha comunicato che procederà a giorni, al più subito dopo le feste, all' avvicendamento dei capigruppo. «La situazione non è piu gestibile, non posso sopportare che quei due litighino ogni giorno sui giornali e poi Renato ha più di mezzo gruppo contro, tutti vengono a lamentarsi», si è sfogato. Alla Carfagna si è avvicinato a margine di quel pranzo: «Per me devi fare tu il capogruppo, ti senti pronta?».

TORTA DI COMPLEANNO PER BERLUSCONI NITTO PALMA CARFAGNA TORTA DI COMPLEANNO PER BERLUSCONI NITTO PALMA CARFAGNA

 

La deputata non si è scomposta: «Se tu me lo chiedi, sono disponibile ». E Berlusconi a insistere: «Ma ti piacerebbe farlo?» È a quel punto che è intervenuto Maurizio Gasparri: «Presidente, se ti ha detto che è disponibile, più di così...». Il capitolo capigruppo riguarda anche il Senato, non tanto per responsabilità di Paolo Romani, ma per uscire dall' angolo in cui Fi ormai si ritrova.

 

L' ultimo sbandamento ieri. Solo dopo la minaccia di rottura da parte di Salvini e Meloni, è scattata l' adesione anche dei senatori forzisti alla mozione di sfiducia al governo. Per scegliere il nome giusto a palazzo Madama, come ha spiegato agli ospiti di giovedì e a quelli di ieri, Berlusconi si prenderà però ancora qualche giorno.

BERLU E CARFAGNABERLU E CARFAGNA

 

Circola quello dello stesso Gasparri, ma è vicepresidente del Senato e di questi tempi, in caso di dimissioni, la rielezione di un forzista sarebbe tutt' altro che scontata. In ogni caso, va ripetendo il Cavaliere in queste ore, «i nomi che indicherò saranno sottoposti stavolta al gradimento dei gruppi». Dunque elezione e non più la solita acclamazione. Una svolta che nei giorni scorsi gli era stata sollecitata apertamente dalla sola Laura Ravetto.

CARFAGNA BOSCHICARFAGNA BOSCHI

 

Ma basteranno gli avvicendamenti ai gruppi - che soprattutto a Montecitorio scateneranno le ire di Brunetta e dunque un terremoto - per salvare Forza Italia? «È urgente una riflessione per ritrovare il bandolo della matassa - dice una vecchia guardia come Altero Matteoli che da settimane suona l' allarme e sono certo che Berlusconi se ne farà carico prima che sia troppo tardi». Chi ancora mantiene un minimo di controllo su sparuti gruppetti di parlamentari (Gasparri sugli ex An, Romani su diversi senatori, come pure Anna Maria Bernini e il coordinatore veneto Marco Marin) sta cercando di salvare il salvabile. Sta di fatto che la stalla è ormai spalancata e i buoi in fuga.

melania rizzoli e mara carfagnamelania rizzoli e mara carfagna

 

Ai parlamentari in uscita per questo terzo o quarto esodo da Fi, si aggiunge in queste ore il nome del senatore Emilio Zuffada, lombardo. A differenza degli ultimi Polverini e Piccinelli (formalmente ancora in Fi ma con un piede in Ala), lui non ha ancora deciso l' approdo. Ma già sulla legge di stabilità vuole muoversi in autonomia.

 

POLVERINI POLVERINI

«A settant' anni farei ridere se dicessi di essere corteggiato, però sì, ho buoni rapporti tanto con Verdini quanto con Fitto - ammette - Il dato è la confusione nella quale siamo precipitati in Forza Italia e nei gruppi, siamo stati troppo ondivaghi, il nostro elettorato non capisce ormai la linea. E poi il partito è evanescente, non veniamo coinvolti nelle scelte». «L' impressione conclude sconsolato - è che abbiamo dilapidato un patrimonio di 20 anni».

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