lagarde merkel conte gualtieri

FERMI TUTTI! LA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA ACCOGLIE ''PARZIALMENTE'' I RICORSI CONTRO IL QUANTITATIVE EASING DELLA BCE. ORA E' FONDAMENTALE CAPIRE IN CHE MODO LA DECISIONE AVRA' IMPATTO SUGLI ATTUALI ACQUISTI DELLA LAGARDE: SE ANDRANNO AUTORIZZATI DAL PARLAMENTO TEDESCO, SARANNO CAZZI AMARI PER TUTTI...

 

CORTE TEDESCA ACCOGLIE PARTE RICORSO ACQUISTI BOND BCE 

(ANSA) -  La Corte costituzionale tedesca ha accolto in parte i ricorsi contro l'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce avvenuti a partire dal 2015.

 

LA GERMANIA DECIDE SULLA BCE

Cristina Rossello* per “Libero quotidiano”

cristina rossello

*avvocato, deputato Fi

 

Sapremo oggi la decisione della Corte Costituzionale tedesca sul Qe. Capiamo che l' argomento possa sembrare una semplice curiosità giuridica ma non lo è: la sentenza potrebbe avere effetti sulla capacità della Bce di limitare le ricadute economiche della crisi del Covid-19 e contribuire a mantenere sostenibile il debito sovrano dell' Eurozona. Il verdetto deve pronunciarsi se il programma di Qe della Bce violi il divieto di finanziamento monetario sancito dall' articolo 123 del trattato di Lisbona. E se superi il mandato di politica monetaria della Bce, violando così i diritti degli Stati membri.

BUNDESBANK

 

E ancora se violi il diritto costituzionale del parlamento tedesco di determinare il bilancio tedesco, poiché le perdite future sul portafoglio di attività di Qe potrebbero essere potenzialmente, attraverso la condivisione dei rischi, a carico della Bundesbank e quindi, indirettamente, del bilancio tedesco. È dunque evidente l' implicazione sistemica e bisogna assolutamente incoraggiare oggi pronte risposte del nostro governo in caso qualcosa vada storto.

 

l'articolo di martin wolf sulla bce

In questo momento s' impongono massima allerta e sensibilità ai fatti e agli accadimenti di quei Paesi (Germania in primis) che condizionano direttamente o indirettamente i nostri destini: questo il tipo di attenzione e partecipazione responsabile di Forza Italia cui il presidente Silvio Berlusconi, con il vicepresidente Antonio Tajani in tutte le sedi istituzionali europee, fa costante riferimento.

 

L' assenza di commenti e valutazioni da Commissioni o Consulenti governativi desta in noi preoccupazione e inquietudine in quanto sembra che il verdetto tedesco arrivi senza che il governo italiano abbia espresso fino a ieri uno scenario nell' uno e nell' altro caso. Eppure la decisione potrebbe incidere (limitandola) sulla flessibilità della Bce. I mercati finanziari sono vigili e veloci.

 

QUANTITATIVE EASING DRAGHI

Attesi i limiti costituzionali, ben noti in alcuni Paesi, ma non nel nostro, la reazione resta appannaggio del governo italiano e il Parlamento è impotente. Ci asteniamo dalla facile demagogia e da un severo commento per il silenzio governativo protratto finora - che ne conferma superficialità e inesperienza disarmanti -, ma richiamiamo la dovuta attenzione quali deputati ed eurodeputati che amano e si preoccupano per il proprio Paese.

bce

Gli scenari sono molteplici e nessuno fino ad ora ne ha parlato nelle sedi istituzionali proprie né sui giornali per i riflessi che possono derivare e non è stato dato modo di partecipare alle decisioni che il governo ha preparato per il tema. Ammesso che le abbia assunte.

 

OCCASIONI PERSE

Isabel Schnabel Bce

Il tempo c' era..... il 18 luglio 2017 c' è stata la sospensione temporanea del procedimento per sottoporre alla Corte di giustizia europea nel 2018 una una serie di questioni cruciali (riferite al finanziamento monetario, al mandato di politica monetaria della Bce e alla potenziale condivisione del rischio) per una «decisione preliminare».

 

l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 6

La Corte Costituzionale tedesca dopo il verdetto della Corte di giustizia aveva anticipato che sarebbe arrivato un suo verdetto finale in una fase successiva precisando che «ragioni significative indicano» che le decisioni di Qe della Bce avrebbero potuto violare il divieto di finanziamento monetario e andare oltre il mandato di politica monetaria della Bce.

 

bce

La Corte di giustizia europea, l' 11 dicembre 2018, aveva concluso che l' azione della Bce non aveva violato il divieto di finanziamento monetario ed era in linea con il suo mandato di politica monetaria e aveva dichiarato la domanda relativa alla condivisione del rischio futuro come «chiaramente ipotetica» e quindi l' ha respinta come «inammissibile».

 

La sentenza favorevole della Corte di giustizia europea è stata un sollievo significativo per la Bce, che vi ha fatto riferimento in non poche occasioni. Tuttavia gli operatori finanziari aspettano la decisione della Corte tedesca che è ancora un' incognita, dopo aver condotto audizioni di esperti lo scorso anno, il verdetto è previsto - come chiarito in esordio - per il 5 maggio alle 10.

angela merkel

 

Sul rischio il governo non si è pronunciato e non sappiamo se è pronto ad ogni evenienza che, nello scenario peggiore, potrebbe sollevare dubbi sull' efficacia dell' azione di crisi della Bce. Ma il governo italiano non può lavorare su ipotesi o sperare e non può fondare certezze auspicando che lo stesso accada questa volta.

 

Se la sentenza imponesse limiti per il programma di Qe originale potrebbero esserci implicazioni devastanti per noi. Il governo italiano dovrebbe adottare misure di contrasto immediate alle prevedibili speculazioni finanziarie che possono abbattersi sul Paese. Contestualmente in tutte le sedi eccepire nel merito della decisione invocando subito un' azione difensiva concertandola quantomeno con Spagna, Francia e Grecia per affinità dei rispettivi diritti costituzionali comparati.

 

BCE FRANCOFORTE

Richiamare subito lo «stare decisis» del caso 2015/16 avanzato contro il programma Omt della Bce - trovando in esso spunti analoghi - in quanto in quel caso la Corte di giustizia ne aveva dichiarato la legittimità legale a determinate condizioni.

Spiegare immediatamente le condizioni (di tutela della salute in primis) che possono rendere legale il programma di eccezionalità di questo caso per la risposta politica della Bce nella crisi attuale.

 

SERVONO ALLEATI

MERKEL MURALES DI FRONTE ALLA BCE FRANCOFORTE

Opporre subito queste fondate ragioni a quelle che potrebbero essere esposte dalla Corte Costituzionale tedesca, invocando il principio della deroga che rafforza le regola, in quanto la Corte tedesca si era già espressa in deroga favorevolmente in altro caso.

 

E dovrà convincere i mercati che la decisione è specificamente incentrata sul Qe della Bce dal 2014-2016 e non si riferisce in nessun modo al Pepp lanciato di recente, che la Bce ha progettato all' uopo con meno restrizioni rispetto al programma di Qe originale.

Potrebbe anche essere utile attivarsi con il governo inglese per valutare tutti gli eventuali riflessi retroattivi, ove la sentenza ne produca, ricercando quanto più alleati possibili e di maggior calibro giuridico per una battaglia non semplice.

Contrastare ogni possibile spunto della sentenza che costituisca un aggancio tedesco per impedire alla Bundesbank di partecipare al Qe/ Pepp.

 

Coordinare un' azione con tutte le altre banche centrali dell' Eurozona interessate che potrebbero essere in grado di intervenire sulla violazione.

deutsche bundesbank

Certo a livello europeo la credibilità del Qe/Pepp ne risentirebbe probabilmente con un effetto che non trova presupposto nei fatti degli anni pregressi che si basavano su una crisi finanziaria e non di emergenza sanitaria e di offerta e domanda e che non sono applicabili a questa fattispecie. E questa contestualizzazione deve essere invocata ovunque.

 

Auspichiamo che i giudici della Corte Costituzionale tedesca, limitino la decisione al caso legale specificamente incentrato sulle decisioni di Qe della Bce dal 2014-2016 e non lascino spazi interpretativi in senso lato al Pepp lanciato di recente e considerando quelle condizioni circoscritte alla ritenuta maturità delle scelte di politica monetaria necessaria in allora. Tuttavia noi siamo l' opposizione e possiamo limitarci ad auspici e speranze, aiutando responsabilmente, ma il governo deve agire ed essere preparato.

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....