IL FILO-PUTINISMO DI SALVINI FA COMODO A GIORGIA MELONI – LA DUCETTA SI NASCONDE DIETRO ALLE SPARATE DEL LEGHISTA, MA NON SI SMARCA: ESSENDO UNA POPULISTA FATTA E FINITA, VEDE CHE GRAN PARTE DEL SUO ELETTORATO NON SOSTIENE ZELENSKY, E NE APPROFITTA. E INFATTI IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA AL RIFORNIMENTO DI ARMI A KIEV È RIDICOLO (CONTINUA A DIRE NO AL PIANO DI RIFORNIMENTI PURL, MA HA PROMESSO A TRUMP DI ACQUISTARE FORNITURE USA A GENNAIO) – AL CONSIGLIO SUPERIORE DI DIFESA, DAVANTI A SERGIO MATTARELLA, LA SORA GIORGIA RIBADIRÀ CHE LA LINEA NON È CAMBIATA . MA ALL’ESTERO L’ITALIA È CONSIDERATA IL VENTRE MOLLE DELL’UE…
DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...
GIORGIA MELONI VOLODYMYR ZELENSKY
A CONSIGLIO SUPERIORE DIFESA DOSSIER SU GUERRA IBRIDA
(ANSA) - Un dossier a cura del ministero della Difesa sulla guerra ibrida di Mosca - compresi i vari attacchi hacker a siti governativi e di infrastrutture e l'intrusione dei droni - sarà illustrato con delle riflessioni al Consiglio superiore della Difesa che si svolgerà oggi, presieduto dal presidente della Repubblica.
È quanto confermano fonti informate in merito alla notizia dai quotidiani Repubblica e Corriere della Sera. La "dimensione cognitiva" e le possibili ripercussioni sulla sicurezza dell'Ue e dell'Italia sono tra i temi già previsti al vertice di oggi.
guido crosetto con sergio mattarella all altare della patria 2 giugno 2025
AIUTI MILITARI AL CONSIGLIO DELLA DIFESA BOTTA E RISPOSTA CROSETTO-BORGHI
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per "la Stampa"
Oggi si riunirà al Quirinale il Consiglio supremo di Difesa. Sul tavolo c'è l'evoluzione delle guerre in corso e delle iniziative di pace. Il ministro della Difesa Guido Crosetto illustrerà il suo "paper" sulla necessità di dotarsi di un sistema capace di fronteggiare le minacce cyber. Ma sopra ogni cosa c'è il conflitto in Ucraina. E su questo dossier, la questione più delicata riguarda gli aiuti che l'Italia invia a Kiev.
volodymyr zelensky giorgia meloni conferenza per la ricostruzione in ucraina foto lapresse
Il problema degli armamenti ha tre sfaccettature. La prima riguarda la qualità e la quantità di dotazioni militari che l'Italia ha a disposizione e di cui, in questo momento, si può privare.
La seconda, strettamente legata alla prima, tocca invece i rapporti atlantici con gli Stati Uniti e la possibilità di accedere al Purl, il programma di Washington per l'acquisto di armi americane da inviare alla resistenza ucraina, sul quale il governo ha finora deciso di muoversi con prudenza, prendendo tempo.
Infine, dopo giorni di silenzio, Giorgia Meloni confermerà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la fermezza dell'impegno italiano al fianco di Volodymyr Zelensky, nonostante uno dei suoi due vicepremier, Matteo Salvini, abbia iniziato a porre dei seri dubbi sull'opportunità di inviare ulteriori aiuti a Kiev.
Su quest'ultimo fronte continua a dividersi la maggioranza, ma lo scontro con la Lega - scommettono a Palazzo Chigi - ha poco a che fare con la linea di politica estera dell'Italia e molto a che fare con la necessità di Salvini di racimolare qualche voto in più in vista delle Regionali del 23 e 24 novembre.
Nel frattempo, il decreto interministeriale per inviare il dodicesimo pacchetto di aiuti è stato firmato dai tre ministri (Difesa, Esteri e Economia) ed è ora al vaglio della Corte dei Conti, che è chiamata a bollinare le coperture economiche individuate dal Tesoro. Solitamente, è cosa che si risolve in pochi giorni. Crosetto a quel punto potrà chiedere di illustrare il decreto al Copasir.
SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN
[…] L'ineluttabilità dell'invio di armi a Kiev non fa però demordere il senatore della Lega Claudio Borghi, che sui social usa l'arma della provocazione, chiedendosi cosa farà l'Italia in caso di attacco degli Stati Uniti al Venezuela: «Mandiamo 12 pacchetti di armi a Maduro?».
A Crosetto non va giù e replica, senza troppi complimenti, sottolineando le differenze tra i due attori in campo: «Gli Usa non hanno mai invaso una nazione per occuparne stabilmente il territorio con la scusa che alcuni parlassero inglese». E poi, aggiunge stizzito il ministro della Difesa rivolgendosi a Borghi, «in Russia post come i tuoi, fatti in dissenso da Putin, non sarebbero possibili, mentre in Usa, come in Italia, sono benvenuti».
[…]
Dossier su minacce russe al consiglio di difesa Meloni: noi con l'Ucraina
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
donald trump giorgia meloni - vertice alla casa bianca
Di fronte al capo dello Stato, Giorgia Meloni oggi pomeriggio ribadirà che la linea del governo sull'Ucraina non cambia.
Un messaggio che la premier consegnerà al Consiglio superiore di difesa, presieduto da Sergio Mattarella, al termine di una settimana tribolata per l'esecutivo, visto che la Lega di Matteo Salvini da giorni tambureggia sulle inchieste per corruzione a Kiev. Arrivando a minacciare (ma da 24 ore l'allarme è in parte rientrato) di non garantire il suo sì al decreto "cornice" che estenderà per tutto il 2026 gli aiuti militari alla resistenza di Volodymyr Zelensky.
All'ordine del giorno del summit al Quirinale non ci sono solo i rovesci del fronte, ma anche «le minacce ibride» con riferimento «alla dimensione cognitiva» e alle possibili «ripercussioni sulla sicurezza dell'Ue e dell'Italia». Droni sugli aeroporti, disinformazione che si propaga tramite l'utilizzo massiccio di spam, social e intelligenza artificiale.
Ai nostri servizi sono anche arrivati in questi giorni due alert da Bruxelles che segnalano l'intensificazione di queste attività tramite Telegram, chatbot e influencer. […] Nelle comunicazioni di Crosetto, si parlerà dei rischi della disinformazione anche da parte di altri attori: Cina, Iran e Nord Corea. […]
ugo zampetti sergio mattarella guido crosetto 2 giugno 2025
A Meloni tocca intanto fronteggiare le bizze di casa, le liti nella sua coalizione. Il Carroccio scalpita. Ieri Salvini continuava a chiedere «chiarezza» sulle vicende corruttive in Ucraina. «I soldi degli europei sono usati bene se difendono donne e bambini, diverso è se alimentano i conti all'estero degli amici di Zelensky».
Il vicepremier però rassicura: «Abbiamo sempre sostenuto l'Ucraina, è fuori discussione». Sono altri leghisti, più bassi in grado, a provocare. Come il senatore Claudio Borghi […].
Eccetto Crosetto, nessuno di FdI replica alle uscite leghiste. Non è casuale: è un ordine di scuderia del partito. Che fa il paio con FI. Limitare al minimo le risposte, derubricando la posizione del Carroccio a mera tattica «da campagna elettorale».
MATTEO SALVINI CON MAGLIETTA DI PUTIN AL PARLAMENTO EUROPEO
Non la pensa così l'opposizione. Ieri i riformisti del Pd, da Filippo Sensi a Lia Quartapelle, hanno chiesto un nuovo voto in Aula sul sostegno a Kiev. Proposta condivisa da +Europa. In attesa che il Copasir vagli in settimana il 12esimo pacchetto di aiuti, ormai pronto, il presidente dell'organismo, il dem Lorenzo Guerini, ricorda che le parole di Mattarella a Berlino «richiamano tutti a non arretrare nel sostenere gli aggrediti, a partire dall'Ucraina che sta eroicamente resistendo alla guerra di Putin».
I RAPPORTI DI SALVINI E BERLUSCONI CON PUTIN - VIGNETTA ELLEKAPPA

