bernie sanders hillary clinton

FINALMENTE VOLANO GLI SCHIAFFI TRA HILLARY E BERNIE. E IL 'SOCIALISTA' SANDERS VINCE L'ULTIMO DIBATTITO PRIMA DELLE PRIMARIE: ''IO NON HO PRESTITI DALLA GOLDMAN SACHS'' - IL SENATORE DEL VERMONT È CRESCIUTO A DISMISURA NEI SONDAGGI, E IL 'DEBATE' DI IERI NON FARÀ CHE CONSOLIDARE IL SUO STATUS

Claudio Salvalaggio e Anna Lisa Rapana' per l'Ansa

 

hillary clinton martin o malley bernie sandershillary clinton martin o malley bernie sanders

Molto lontani sulle questioni di politica interna, piu' vicini sulla politica estera: sono scintille a Charleston, in South Carolina, tra Hillary Clinton e Bernie Sanders nel dibattito tv sulla Nbc, ultimo faccia a faccia fra i candidati democratici prima dell'inizio delle primarie a febbraio in Iowa e nel New Hampshire, dove e' quasi testa a testa tra l'ex segretario di Stato e il senatore del Vermont.

 

Come Ronald Trump e Ted Cruz in campo repubblicano, sono loro gli unici protagonisti di un duello nel quale il terzo candidato democratico, l'ex governatore del Maryland Martin O'Malley, e' ridotto ad una comparsa costretta ad elemosinare 30 secondi per dire la sua.

 

hillary  clintonhillary clinton

Ma, a differenza dei due rivali Gop, Hillary e Sanders, pur usando toni accesi, si affrontano su temi concreti in modo civile e rispettoso, senza insulti o colpi bassi. Lei, piu' solida e pragmatica, marcando ripetutamente la continuita' con le politiche di Obama, dalla sanita' alla riforma di Wall Street sino all'accordo sul nucleare iraniano. Lui, piu' idealista, professando stima per il presidente ma sottolineando le differenze ed evocando la necessita' di una "rivoluzione" politica.

 

bill clinton a charleston per il dibattito di hillarybill clinton a charleston per il dibattito di hillary

E' Hillary a mettere a segno il primo punto dopo averlo accusato di aver votato la legge che garantisce l'impunita' ai costruttori di armi e riduce i tempi dei controlli preventivi sugli acquirenti, sfruttando la vicinanza geografica con la chiesa dove lo scorso giugno un bianco ha ammazzato nove fedeli neri.

 

Sanders si difende ma alla fine promette che sosterra' leggi piu' restrittive, con un testa-coda di cui la Clinton prende atto "con piacere". Lo scontro piu' acceso e' forse sull'Obamacare: l'ex first lady lo difende con i denti, ammonendo sui rischi di ricominciare un dibattito controverso, mentre Sanders la assicura che non vuole farlo a pezzi ma andare oltre per estendere a tutti una assistenza sanitaria che deve essere "un diritto e non un privilegio".

 

Per prendere in contropiede la rivale, il senatore aveva diffuso poco prima del dibattito il suo progetto di riforma, indicando anche gli aumenti fiscali a carico dei lavoratori, dei datori di lavoro e soprattutto dei ricchi. "Cosi' aumenti le tasse a quella stessa classe media che dici di voler difendere", attacca Hillary, ma lui resiste replicando che vuole invece "aumentare i redditi".

bernie sandersbernie sanders

 

Lo scontro si sposta su Wall Street, altro terreno incandescente: lui sostiene che l'ex first lady non sara' dura abbastanza dato che ha accettato grandi contributi dal mondo finanziario, lei gli rimprovera di aver votato in passato a favore della deregulation dei mercati finanziari e dell'allentamento del controllo federale. "Io comunque non ho prestiti dalla Goldman Sachs", ironizza Sanders lanciando una frecciata a Ted Cruz e agli imbarazzanti prestiti non dichiarati nella sua campagna elettorale da senatore. I due contendenti sembrano piu' vicini sulla politica estera.

 

Sull'Iran usano toni prudenti, lodando il miglioramento delle relazioni dopo l'accordo sul nucleare ma ammonendo sulla necessita' di tenere gli occhi aperti sull'operato di Teheran. Sulla Siria concordano: lotta al terrorismo ma nessun intervento di terra e via diplomatica per risolvere la crisi, coinvolgendo gli altri paesi islamici.

 

bernie sanders hillary clintonbernie sanders hillary clinton

La Clinton ne approfitta per una stoccata contro Trump e la sua proposta di bandire i musulmani: i musulmani americani, dice, "sono la nostra linea di difesa migliore", "certi commenti che sento dai repubblicani sono non solo vergognosi ma anche pericolosi". Nessuna insinuazione dai rivali sul marito Bill, di cui Hillary vanta i successi nella lotta alle ineguaglianze ma poi ironizza: "comincerà a darmi consigli dal tavolo di cucina, poi vedrò se andremo oltre...".

 

bernie  sanders hillary clintonbernie sanders hillary clinton

Il vincitore? A caldo, secondo alcuni media americani, tra cui il Washington Post, e' Sanders, se non altro perche' Hillary, pur avendo attaccato come mai prima d'ora, e' stata politicamente troppo cauta e senza slanci, perdendo una occasione per 'matare' un concorrente sempre piu' temibile.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…