1. IN EDICOLA SBARCANO LE FOTO DELLA SVACCANZA KENYOTA DI SILVIO BANANONI CHEZ BRIATORE, ASSISTITO DALLE BADANTI MARIA ROSARIA ROSSI E FRANCESCA PASCALE 2. ED E’ SUBITO GRAN DUELLO DI CARTA PATINATA: IL SETTIMANALE “VERO” ASSICURA CHE LE FOTO SULLE PAGINE NON SONO RITOCCATE CON BERLUSCA E BRIATORE IN UN TRIPUDIO DI TRIPPE E CRANI SEMI-PELATI. MOLTO DIVERSE DA QUELLE PHOTOSHOPPATE DI "CHI" 3. STASERA TUTTI A CASA: DA SANTORO C’E’ SUPERFLAVIO, CARICATISSIMO DOPO IL SUCCESSO INATTESO SU SKY, DOVE SI TROVERà DAVANTI IL SUO NEMICO Più INTIMO, TRAVAGLIO 4. E’ ORMAI IL NUOVO GIANNI LETTA AL FIANCO DEL PATONZA: “ALFANO E’ L’AMMINISTRATORE DELEGATO DEL PDL, IL PRESIDENTE RESTA SILVIO - LE PRIMARIE SI FARANNO, POI DOVRANNO CAMBIARE NOME AL PARTITO. L’IDEA DI PDL NON FUNZIONA PIÙ”

INEBRIATI DA BRIATORE - SUPERFLAVIO E' ORMAI LO SPIN NEL FIANCO DEL PATONZA...

Fabrizio Roncone per il "Corriere della Sera"

(Segretaria molto gentile. «Le passo Flavio Briatore...». Lui è nei suoi uffici di Montecarlo).
«E allora... di cosa dobbiamo parlare?».

Silvio Berlusconi è stato suo ospite in Kenya e...
«Vuol sapere come l'ho trovato? Oh, beh: è in superforma. Continua, imperterrito, a non dimostrare minimamente gli anni che ha».

Qui in Italia la sensazione di alcuni osservatori è che in un momento così delicato per il Cavaliere, lei possa essere diventato una sorta di suo consigliere, di spin-doctor.
«No no... siete fuori strada. Io voglio solo molto bene a Silvio, siamo amici da anni e poi, sa, io manco dall'Italia da molto tempo, la politica la osservo da lontano, posso aver qualche idea superficiale...».

Però di politica, con il suo amico Silvio, ha certamente parlato.
«Guardi, io credo che, sostanzialmente, siamo fermi a una certezza, a ciò che Berlusconi ha detto e fatto: un passo indietro per diventare padre nobile del partito, lasciando il ruolo di segretario ad Angelino Alfano. Punto. C'è poco da ricamare. D'altra parte, dopo anni e anni di faticosa attività, credo sia legittimo, da parte di Berlusconi, dedicarsi un po' di più alla sua famiglia, ai suoi affari e magari, i tifosi ne sarebbero felici, al Milan».

A lei piace Angelino Alfano?
«Non lo conosco, quindi non posso esprimere un giudizio. Ma vedo che è giovane e, così, a pelle, mi sembra una persona perbene. Detto questo, se Berlusconi l'ha scelto un motivo deve pur esserci. È come quando scegli l'amministratore delegato della tua società. La persona che scegli, di solito, ha la tua piena fiducia, se no...».

Aspetti: Alfano è una sorta di amministratore delegato?
«No, dico: vogliamo negare che Berlusconi sia e resti il presidente?».

Eppure, a leggere certi sondaggi, Berlusconi e il berlusconismo non sembrano essere più così vincenti...
«Lasci stare i sondaggi! Se Berlusconi decidesse di scendere in campo, sarebbe ancora quello che prenderebbe più voti di tutti. Però la necessità di un ricambio, ad un certo punto, diventa naturale e comunque sia chiaro che questo non è il tramonto del berlusconismo, proprio no».

Sta parlando da amico o da spin-doctor?
«Sto parlando da imprenditore, certe cose le capisco: Berlusconi non è solo un politico, è un brand. E mentre i politici passano, i brand, i marchi restano».

Così la figlia Marina...
«La figlia Marina penso non abbia voglia di scendere in politica».

Con Berlusconi avete parlato delle primarie nel Pdl? Molti sono convinti che lui voglia addirittura boicottarle...
«Ma no, non credo che lui abbia alcuna seria contrarietà... Le faranno, muoveranno le acque, vedremo che succederà».

E che succederà, secondo Briatore?
«Bah! Può sempre esserci un colpetto di scena, ma alla fine penso che vincerà Alfano. Detto questo, poi dovranno cambiare nome al partito. L'idea di Pdl non funziona più. Le storie di quel Fiorito detto Batman hanno inciso, ma è tutta la politica italiana a marcire: basti guardare cosa accade nell'Idv. Gli italiani non ne possono più di chi va in Parlamento per arricchirsi. E le elezioni in Sicilia dimostrano che non c'è più una sola sigla funzionante. La gente o non va a votare, o vota scheda bianca o vota per un attore comico, che però, appunto, razzola solo voti di protesta».

Quindi?
«Quindi non basta cambiare solo nome il partito: deve cambiare anche la sostanza».

Cosa intende per sostanza?
«Servono facce nuove e programmi concreti».

Mi sa che è vera questa storia che Berlusconi starebbe pensando a una lista di imprenditori...
«Mi ascolti: l'Italia è un Paese moderato con 10-12 milioni di persone che non sanno più per chi votare, ma che voterebbero volentieri per qualcuno, un imprenditore ma anche un medico o un architetto, capace di dimostrare che se va lì, in Parlamento, ci va solo per passione e per fare qualcosa di buono, non certo per garantirsi uno stipendio...».

L'altra sera, alla tivù, nel confronto tra i «magnifici 5» del Pd, a Berlusconi è piaciuto molto Renzi.
«Renzi è sicuramente carismatico, ma le chiedo: forse Hollande è carismatico? No. Però la Francia si è fidata dei suoi programmi. Perché è di programmi seri che c'è bisogno. E detto che il confronto su Sky è stata una bella novità democratica, qualcuno si è accorto che a nessuno di quei cinque è venuto in mente di dire mezza parola sull'industria del turismo, l'unica industria che, in Italia, sarebbe in grado di produrre nuovi posti di lavoro?».

Con Berlusconi avete parlato del premier Mario Monti?
«Lui ha una grande stima di Monti... Ha calmato i mercati e abbassato lo spread. Ma a quale prezzo? Gli indicatori economici sono peggiorati: Pil a -2,3% e disoccupazione giovanile al 36%, mai così alta dal dopoguerra. Premesso questo, se alle prossime elezioni Monti si candidasse, raccoglierebbe certamente il consenso dei moderati».

Ultima domanda: lei e Berlusconi insieme, nel suo resort in Kenya, è oggettivamente un combinato disposto che, con il rispetto dovuto, scatena molte fantasie...
«Ah ah ah! Mi spiace, ma devo deluderla. Io, quando sono in Kenya, mi occupo dei miei affari. Mentre Silvio si è riposato, ha seguito la dieta Chenot, s'è sottoposto a piacevoli sedute nel centro benessere, ha letto e telefonato...».

Lo hanno disturbato le voci degli ex di An che minacciavano una scissione?
«Allora: il Pdl di chi è? È la casa di Berlusconi. Ora, se tu sei ospite in una casa e non ti piace però com'è arredata, hai due possibilità: o te la compri, ma devi avere i soldi, oppure te ne cerchi, buono buono, un'altra».

(L'imprenditore Flavio Briatore - agente assicurativo, poi tavoli da gioco, boss in F.1, Billionaire, successo, champagne, babbucce ai piedi, invidia, critiche - è sposato con la soubrette Elisabetta Gregoraci, da cui ha avuto un figlio: Nathan Falco).

 

 

FOTO DA CHI SILVIO BERLUSCONI E FLAVIO BRIATORE APPENA ATTERRATI A MALINDI FOTO DA CHI SILVIO BERLUSCONI ARRIVA A MALINDI FOTO DA VERO SILVIO BERLUSCONI E FLAVIO BRIATORE A MALINDI FOTO DA VERO SILVIO BERLUSCONI E FLAVIO BRIATORE A MALINDI FOTO DA CHI MALINDI SILVIO BERLUSCONI E FLAVIO BRIATORE FOTO DA CHI MALINDI MAURIZIO VANADIA MARITO DI MARINA BERLUSCONI FOTO DA VERO SILVIO BERLUSCONI E FLAVIO BRIATORE A MALINDI FOTO DA CHI MALINDI MARIA ROSARIA ROSSI E FRANCESCA PASCALE PRENDONO IL SOLE SULLO YACHT FOTO DA CHI MALINDI IL JET DI BERLUSCONI ALLARRIVO IN KENYA FOTO DA VERO SILVIO BERLUSCONI E FLAVIO BRIATORE A MALINDI FOTO DA CHI ESCURSIONE SUL QUAD PER ELISABETTA GREGORACI E MARIA ROSARIA ROSSI

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