michele sciscioli francesco soro

L’ASSALTO DELLA DESTRA ALLE POLTRONE: FRATELLI, CUGINI, VECCHI ARNESI E SCONOSCIUTI CON IL CURRICULUM DEBOLE – L’ULTIMA NOMINA È QUELLA DI MICHELE SCISCIOLI, FEDELISSIMO DI GIORGETTI, ALLA ZECCA DELLO STATO (AL POSTO DI UN ALTRO COCCO DEL MINISTRO, FRANCESCO SORO, DIVENTATO DG AL MEF) – ALL’ARERA STRADA SPIANATA PER ROBERTO ALESSE, EX SOCIO DEL CAPO DI GABINETTO DI GIORGIA MELONI, GAETANO CAPUTI – IL CUGINO DI FAZZOLARI, ROCCO BELLANTONE, IN PISTA PER L’AGENAS

Estratto dell’articolo di Enrica Riera e Stefano Iannaccone per “Domani”

 

michele sciscioli

L’appartenenza prima di tutto. Società note o meno note, enti, agenzie pubbliche, authority. La destra dell’era di Giorgia Meloni si è infilata per afferrare pezzi di potere. E continua senza sosta, piazzando dirigenti locali, politici dei territori riciclati, ma anche deputati o ex sottosegretari.

 

Spesso a dispetto dei curricula poco attinenti agli incarichi.

 

Dalla Commissione sui conti delle società sportive al parco del Pollino, passando per l’Autorità portuale del mar Ionio, non ci sono solo le grandi partecipate, esiste un sottobosco di poltrone da assaltare. L’ultimo caso è l’Istituto poligrafico zecca dello stato (Ipzs).

 

valentina vezzali michele sciscioli foto di bacco

Giancarlo Giorgetti ha imposto un proprio fedelissimo, Michele Sciscioli, che ha preso il posto di un altro uomo del ministro dell’Economia, Francesco Soro, passato proprio al Mef con il prestigioso ruolo di direttore generale.

 

Sciscioli, cresciuto nella Sogin (società per lo smantellamento delle centrali nucleari) dove ha coltivato il proprio spazio di potere, si è trasformato nell’uomo di Giorgetti al dipartimento Sport, passando da Valentina Vezzali (sottosegretaria nel governo Draghi) all’attuale ministro Andrea Abodi.

 

Francesco Soro - foto lapresse

Giorgetti lo ha voluto all’Ipzs, società che considera centrale, in ottica di innovazione e per proseguire il lavoro di Soro. Sciscioli, docente all’Università del Salento, è spesso finito al centro di polemiche per il curriculum scarno secondo quello che è reperibile sui siti ufficiali (su cui per legge è imposta la trasparenza).

 

[…] Ci sono, dunque, le nomine già chiuse, come all’Ipzs, ma altre sono ancora nell’alto mare degli scontri politici. Il prossimo boccone è l’Arera, l’autorità che si occupa della regolazione delle reti elettriche dove è in uscita il presidente Stefano Besseghini.

 

ROBERTO ALESSE

L’importanza è palese in tempi di caro energia. Il principale candidato è Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle dogane dei monopoli sponsorizzato da Fratelli d’Italia e da palazzo Chigi. In particolare è gradito a Gaetano Caputi, capo di gabinetto di Giorgia Meloni, ed ex socio proprio di Alesse. Difficile che possa perdere la partita.

 

Forza Italia ci prova, però, con il suo candidato: l’ex sottosegretario all’Informazione, Giuseppe Moles, ora ad di Acquirente unico. Funzione che gli conferisce maggiore autorevolezza. Ma lo spostamento aprirebbe un’altra rumba: si dovrebbe trovare un sostituto in Acquirente unico. La Lega vuole giocarsi la carta di Laura Ravetto, deputata ex Forza Italia e ora con Matteo Salvini.

 

LAURA RAVETTO

La vulcanica parlamentare sembra però destinata a un posto nel cda di Arera non alla presidenza. L’alternativa a Ravetto sarebbe Paolo Arrigoni, ex parlamentare leghista e attuale presidente del Gse (Gestore servizi energetici). Il suo nome provoca dubbi e malumori nella stessa maggioranza. È già insediato in una casella importante. […]

 

Oltre all’energia, c’è un’altra frontiera di conquista della destra italiana: è Cinecittà con il corollario di dimissioni a raffica. È tornato infatti a disposizione l’incarico di presidente dopo l’improvviso passo indietro di Chiara Sbarigia.

 

La Lega pretende la poltrona, in quota Lucia Borgonzoni, la sottosegretaria con la delega all’audiovisivo, supportata dal vicesegretario del partito, Claudio Durigon. Il nome di Isabella Ciolfi, già dirigente leghista e attuale componente del consiglio di amministrazione, è l’evergreen al pari di Giuseppe De Mita, figlio di Ciriaco, emanazione delle sorelle Meloni. Fratelli d’Italia vorrebbe insomma mettere le mani sulla società di via Tuscolana.

 

rocco bellantone

La novità, riportata da Repubblica, è quella dell’ex senatore Antonio Saccone. Ex Forza Italia, ora Udc con buoni uffici leghista: il compromesso perfetto nella faida a Cinecittà.

 

I veleni paralizzano poi l’Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, che passa da un reggente all’altro dopo le dimissioni dell’allora presidente Enrico Coscioni. Manuela Lanzarin, assessora alla Sanità in Veneto e pupilla di Luca Zaia, è stata presidente facente funzione fino ad aprile, poi ha lasciato il testimone della reggenza a Milena Vainieri.  Sullo sfondo ci sono forti tensioni […]

 

Rocco Bellantone, il medico cugino del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, sta cercando sponde politiche a dispetto dei dubbi di molti meloniani. FdI punta infatti su Marco Mattei, capo di gabinetto del ministro della Salute, Orazio Schillaci.

 

Antonio Saccone

La Lega non molla: spinge per l’ex vicepresidente della regione Liguria, Sonia Viale, caldeggiata anche dall’attuale governatore ligure, Marco Bucci. Un triello che – raccontano – potrebbe finire con una soluzione a sorpresa: il commissariamento.

 

[…]  Abbondano i curricula specchiati nel sottobosco dei nominati a destra. C’è Antonio Tisci, indicato tre mesi fa, come commissario straordinario di un altro ente parco, quello dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese.

 

Tisci, ex direttore generale dell’Arpa Basilicata, in quota Fratelli d’Italia, a maggio è stato assolto, al termine del processo con rito abbreviato, dall'accusa di aver violato la quarantena durante la pandemia da Covid-19: il meloniano a febbraio 2022 era stato trovato in ufficio durante un controllo dei Nas, nonostante fosse risultato positivo a un test rapido e inserito nella piattaforma regionale per l’isolamento domiciliare. Oggi è stato ritenuto «non punibile per la particolare tenuità del fatto».

 

ANTONIO TISCI

Guida invece l’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, nella qualità di commissario straordinario, Giovanni Gugliotti.

 

Il decreto, firmato dal ministro Matteo Salvini, è del 16 giugno 2025. Anche lui non è un tecnico tout court. Avvocato e già sindaco di Castellaneta oltre che presidente della provincia di Taranto dal 2018 al 2022, Gugliotti è transitato da Forza Italia alla Lega.

 

Alle opposizioni che hanno polemizzato sulla sua nomina, il neo commissario dell’autorità di sistema portuale […] ha replicato: «Non è vero che io non conosca il mare. Sono un appassionato di mare, ho la patente nautica da vent’anni».  […]

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