ursula von der leyen giorgia meloni matteo salvini marine le pen

MELONI AL BIVIO - LA DUCETTA DEL "QUI COMANDO IO!" APPARTIENE AI GIORNALI DI IERI. ORA, ABBASSATE LE PENNE DELL'ARROGANZA, È SEMPRE PIÙ TENTATA DAL VOTARE LA RICONFERMA DI URSULA, MA HA PAURA DI PERDERE LA GUIDA DI ECR E DELL'ASSALTO DI SALVINI, PRONTO A RINFACCIARE ALLA MELONI DI AVER CEDUTO AL SISTEMA EUROPEO CHE LEI AVEVA PROMESSO DI CAMBIARE ("LA PACCHIA E' FINITA", RICORDATE?) - ED ECCOLA L'EX "REGINA DELLA DESTRA EUROPEA" COSTRETTA A FAR APPELLO AGLI ISCRITTI DI FDI, IN STILE GRILLINO IN UNA MAIL CHIEDE: “COSA DOVREBBE FARE FRATELLI D’ITALIA?” LA DUCETTA DELLA GARBATELLA PUNTA A UNA SUPERDELEGA PER FITTO IN COMMISSIONE: UN PORTAFOGLIO ECONOMICO SU PNRR (VISTI I RITARDI ITALIANI SUL PIANO) E CONCORRENZA (LA GRANA BALNEARI)...

Articoli correlati

DAGOREPORT - ANCHE ROBERTA METSOLA VA IN PRESSING SU GIORGIA MELONI: OGGI LA PRESIDENTE ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 – BOLKESTEIN E DELEGHE A FITTO LA TRATTATIVA FINALE DI MELONI

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia

Non è facile fare una previsione su quello che avverrà domani all'Europarlamento. Anche se spesso ai giornali vengono assegnate doti divinatori, non è facile dare una risposta sulla scelta che Giorgia Meloni imporrà ai 24 deputati di Fratelli d'Italia. Quello che si può fare è ricostruire le ore finali delle trattative e dare conto degli ultimi segnali che la premier ha ricevuto o ancora si aspetta da Ursula von der Leyen per dire sì al suo secondo mandato come presidente della Commissione europea, e per prepararsi a rispondere quando Matteo Salvini l'accuserà di aver ceduto al sistema europeo che lei aveva promesso di cambiare.

 

raffaele fitto giorgia meloni

Da quello che filtra, la decisione verrà presa tra questa sera e domattina, dopo un confronto video, atteso per ieri, tra Meloni e gli europarlamentari Carlo Fidanza e Nicola Procaccini, e dopo una telefonata con Ursula. Toccherebbe poi a quest'ultima comunicare l'accordo, che comunque in ogni caso – anche se FdI dovesse dire di sì – non comporterà in alcun modo un ingresso strutturale dei meloniani nella coalizione di maggioranza con Popolari, Socialisti e Liberali.

 

Ma torniamo ai segnali, tenendo presente che comunque Meloni è ben consapevole che, con l'ok dei Verdi, Von der Leyen è più blindata, e ha meno bisogno dei voti della presidente del Consiglio.

 

antonella sberna

Il primo segnale, accolto molto positivamente e rilanciato da FdI, è l'elezione di Antonella Sberna alla vicepresidenza del Parlamento europeo. È il «riconoscimento politico» che Meloni chiede da settimane e che si attendeva dopo l'umiliazione subita con l'esclusione dai negoziati per le nomine di vertice a Bruxelles. Rinforzato da un doppio risultato, perché il gruppo dei Conservatori e riformisti, Ecr, guidato dalla leader italiana, incassa anche un altro vicepresidente, il lettone Roberts Zile.

 

Non è un caso che un minuto dopo l'annuncio dell'attesa nomina di Sberna venga diffusa una lettura politica precisa: «Per la prima volta una rappresentante della destra italiana viene eletto alla vicepresidenza del Parlamento europeo. Si tratta di un importante riconoscimento per l'azione politica svolta da FdI anche in ambito europeo e all'interno del gruppo dei Conservatori europei che raddoppiano le vicepresidenze grazie all'elezione dell'eurodeputato Roberts Zile» […]

 

matteo salvini e marine le pen a bruxelles dopo le europee 2024

Il comunicato è stato cesellato fin nelle virgole, le parole scelte con cura per comporre il messaggio perfetto da spedire a Salvini. «L'interesse italiano rappresentato», «il ruolo di prestigio», «il riconoscimento della destra italiana», sono risultati – sostiene Meloni – che nessuno della destra-destra italiana aveva mai ottenuto. Non è un aspetto secondario, poi, che Sberna sia una politica considerata molto vicina ad Arianna Meloni, sorella della premier e responsabile della segreteria politica di FdI.

 

Nelle ore subito successive all'elezione dell'eurodeputata italiana ci sono stati anche nuovi contatti tra Meloni e Roberta Metsola. La presidente riconfermata del Parlamento europeo, del Ppe, da settimane sta cercando di persuadere la premier a votare per Ursula, evitando di marginalizzare l'Italia in un momento molto delicato per l'Europa, con la guerra in Ucraina che non finisce e con la tormenta americana chiamata Donald Trump pronta nuovamente a scombussolare i rapporti tra la Casa Bianca e Bruxelles.

 

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZ

Metsola avrebbe fatto leva su un dato significativo: il nuovo supergruppo dei sovranisti, i Patrioti del primo ministro ungherese Viktor Orban, della francese Marine Le Pen e di Salvini, sono fuori dalle vicepresidenze, mentre Ecr è dentro. […]  È il secondo segnale ben accolto da FdI.

 

Il terzo segnale è stato solo accennato durante il confronto di ieri tra la delegazione dei Conservatori e Von der Leyen. Non era certo quello il contesto in cui parlare del commissario che spetterà all'Italia. Meloni aveva chiesto una vicepresidenza esecutiva, e potrebbe ottenere un commissario con due deleghe pesanti e impegnative.

 

[…]

 

matteo salvini marine le pen a pontida 1

I diplomatici che trattano dietro le quinte del negoziato più schiettamente politico insistono su quattro caselle: Concorrenza, Industria, Bilancio e Mercato interno. Una di queste toccherà all'Italia e a ricoprire il ruolo di commissario sarà Raffaele Fitto, ministro con competenza diretta su Affari Ue, Pnrr, Coesione e Sud.

 

Meloni chiede che nelle sue mani siano consegnati poteri concreti su alcuni dossier che interessano principalmente l'Italia. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è dato per scontato. L'altro è sulle norme europee che regolano la concorrenza. Ieri fonti autorevoli di FdI confermavano di una discussione aperta sulla direttiva Bolkestein, per cui l'Italia è in procedura di infrazione, e di una possibile vicepresidenza dedicata alla sburocratizzazione. Meloni ha necessità di dare una risposta ai balneari, che da lei si attendono risposte coerenti alle promesse fatte in questi anni.

RAFFAELE FITTO

 

[…] La nuova Commissione che nasce in continuità con la vecchia non potrà smentire se stessa, ma un segnale in questa direzione – sulla concorrenza – il partito di Meloni se lo aspetta. Dovrebbe emergere dal discorso programmatico che domani leggerà in Aula Von der Leyen, dove invece non ci sarà traccia di un'apertura alle richieste dei conservatori sul Green Deal. […]

 

2. MELONI TENTATA DAL SÌ CONSULTA I SUOI MILITANTI E TRATTA SULLA DELEGA PER IL FEDELISSIMO FITTO

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

giorgia meloni ursula von der leyen

La partita, alla fine, è molto concreta. Giorgia Meloni tratta per una superdelega per un fedelissimo, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto: un portafoglio economico — uno fra Concorrenza, Mercato interno, Affari Economici e Bilancio — e alcune competenze che si attagliano ai compiti finora svolti dal dirigente pugliese di FdI, dunque legate al Pnrr e alla coesione. In aggiunta un ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione. È la richiesta che la premier ha deposto sul tavolo di Ursula von der Leyen, presidente uscente dell’esecutivo alla ricerca del bis.

 

[…] in attesa della telefonata fra le due leader, […] nel frattempo si lavora a un accordo. O meglio, a un «riconoscimento del peso dell’Italia» nel prossimo governo Ue, per dirla con le parole di Meloni. Che intanto non decide. E anzi, nell’incertezza, fa appello ai suoi iscritti: in una mail inviata dal Dipartimento organizzazione a iscritti e attivisti, chiede «cosa dovrebbe fare Fratelli d’Italia ». Quattro opzioni.

 

URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN - CONSIGLIO EUROPEO 15 DICEMBRE 2022

Nell’ordine: «Votare Ursula in ogni caso». «Non votarla in ogni caso». «Astenersi». «Votarla solo se garantisce all’Italia un ruolo importante». Una consultazione della base in stile grillino, simile a quella che i 5S fecero su Rousseau prima dell’ingresso nei governi Conte e Draghi. Chissà quanto vincolante.

 

Nel frattempo, la prima ministra accoglie con soddisfazione un altro riconoscimento, quello che il Parlamento europeo, con un voto che vede al centro il Ppe, dà a un’esponente del suo partito, Antonella Sberna. Ai vertici delle istituzioni comunitarie, al di qua del cordone sanitario che esclude i Patrioti di Orban e altre frange estremiste ritenute non presentabili, ci sono pure i Fratelli d’Italia.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti francesco lollobrigida

[…] Meloni si pronuncerà all’ultimo. Solo nelle prossime ore. Fonti qualificate di Fratelli d’Italia dicono che la comunicazione sull’atteggiamento del partito della premier arriverà dopo il discorso che von der Leyen farà in aula domattina. Su una cosa Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI a Bruxelles, non ha dubbi: «Non ci saranno ambiguità. O sarà un sì o sarà un no. Altre soluzioni non credo abbiano senso».

 

Parole di certo diverse da quelle che qualche settimane fa, quando la figura di von der Leyen sembrava entrata in un cono d’ombra, venivano pronunciate nell’inner circle della prima ministra.

 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA

Ed è emblematico il giudizio che di Ursula dà oggi Francesco Lollobrigida: «Negli ultimi mesi c’è stato un cambio di passo della presidente della commissione. Rispetto al mondo dell’agricoltura — precisa il ministro — ci sono state tante aperture su vari ambiti». […]

 

 La popolare tedesca si spinge a promettere a Ecr un commissario con delega alla Sburocratizzazione, richiesta esplicita di Meloni. Ma da sola, per la premier, è troppo poco. Qualcosa di più inoltre i meloniani si aspettano sul Green deal: Fidanza chiede «il superamento dell’approccio ideologico della legislatura conclusa».

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI

E FdI vorrebbe anche una linea più morbida da parte della nuova Commissione sull’applicazione della direttiva Bolkestein, che impatta sui balneari. Insomma, le distanze sono tutt’altro che incolmabili ma rimangono. E FdI non è (ancora) pronta a unirsi ad altre delegazioni dei Conservatori — dai cechi ai fiamminghi — in una coalizione pro-Ursula.

 

Meloni sa, d’altro canto, che un sì a von der Leyen allargherebbe il solco che la divide da una parte della sua maggioranza (la Lega) e le alienerebbe voti a destra. Per questo motivo si riserva una decisione e non la esplicita. E nel guado, prima di uscirne, cerca il conforto anche del suo “popolo”.

antonio tajani giorgia meloni matteo salvinicarlo fidanza

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...