LA FUFFA FATTA COMMISSIONE: I “SAGGI” SI RIUNISCONO AL COLLE

Da "Ansa.it"

E' da poco iniziata, al Quirinale, la riunione del gruppo dei sei saggi incaricati di occuparsi delle tematiche economico sociali. Il gruppo è composto da Enrico Giovannini, Giovanni Pietruzzella, Salvatore Rossi, Enrico Moavero Milanese, Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico. A seguire, la riunione del gruppo dei saggi che si occupano delle tematiche istituzionali composto da Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante.

"Io credo che quando si è titolari della fiducia di milioni di italiani si debba ragionare non più con gli slogan o gli atteggiamenti oltraggiosi. Si ha il dovere di dire cosa, come e quando per risolvere i problemi". Così il senatore Pd Filippo Bubbico, uno dei dieci 'saggi' designati da Napolitano, ha ribattuto questa mattina ai microfoni di Radio Città Futura, all'accusa lanciata dal leader del M5S sul suo blog di essere 'badanti della democrazia'.

Mentre a chi ha parlato di un 'commissariamento della politica' Bubbico ha assicurato: "Dalle parole del Presidente Napolitano non deduco questo, tantomeno a questi gruppi vengono affidati compiti di natura politica. Il nostro compito è quello di verificare le possibili convergenze su priorità fondamentali sulle problematiche sociali ed economiche, e sugli assetti istituzionali, a partire dalla legge elettorale che non può che essere modificata nei tempi più veloci possibili ha specificato il senatore Pd".

Quanto alla durata del lavoro dei saggi, Bubbico dice: "Io credo che non possa che essere limitato nel tempo questo nostro lavoro: il tempo giusto verrà definito intanto dal mandato che il Presidente vorrà conferirci in maniera più puntuale dall'altro dall'evolversi delle situazioni politico istituzionali che mi auguro possano portarci in una condizione di ordinarietà, nella quale possa agire un Governo legittimato da una base parlamentare solida".

SIR, 'SAGGI' RIMETTANO INSIEME I COCCI - "Rimettete insieme i cocci". E' l'appello della Chiesa ai "saggi" incaricati da Napolitano. "Dieci italiani di buona volontà, politici e tecnici, da oggi e per 10 giorni almeno, proveranno a rimettere insieme i cocci della nostra Italia. Cocci politici, ma anche economici e sociali", dice il Sir, agenzia dei vescovi: "pochi giorni a disposizione delle tre minoranze partorite dalle elezioni (Pd, Pdl, M5S) per mettere in campo scelte di comune responsabilità" necessarie "per mettere in sicurezza il Paese".

BRUNETTA, COALIZIONE LARGA O VOTO - "Non voglio parlare dei dieci saggi ma del governo che dopo quaranta giorni l'Italia non ha, questa é una melina insopportabile. La sinistra ha detto mai e poi mai, se ci fosse una crisi come quella di Cipro troverebbe il paese senza un governo: l'Italia deve avere un governo, chi si mette di traverso su questo si prende una responsabilità enorme".

Lo dice il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta, ospite di "Radio anch'io", sottolineando che "o si fa un governo di larga coalizione da subito o si torna a votare, qualunque altra strada è irresponsabile". "Faccio appello alle anime responsabili del Pd che nei dialoghi informali sono molte - dice Brunetta - perché facciano un atto di coraggio, riconoscano il risultato delle elezioni e vedano la necessità di fare la larga coalizione con il Pdl".

ALLE 16 CONFERENZA STAMPA BERSANI-LETTA - Oggi pomeriggio, alle ore 16, nella sede del Partito Democratico in via Sant'Andrea delle Fratte 16, il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, e il vicesegretario del partito, Enrico Letta, terranno una conferenza stampa sulla situazione politica. L'incontro con i giornalisti verrà trasmesso in diretta streaming sul sito www.youdem.tv.

CACCIARI, NAPOLITANO HA RAGIONE, BERSANI RESTI FUORI - "La misura è colma e Napolitano ha perfettamente ragione. Quando ha varato il governo Monti sperava che i partiti avrebbero fatto una nuova legge elettorale e varato qualche riforma, solo che non hanno fatto nulla anche se protetti da Monti. La campagna elettorale poi ha ripetuto tutti i peggiori temi dell'ultimo ventennio e il risultato è questo che vediamo. Ci sono inoltre partiti prigionieri della loro identità, incapaci di mettersi in contatto l'uno con l'altro".

E' il parere espresso a Tgcom24 dal filosofo Massimo Cacciari analizzando il quadro politico. Sulle responsabilità del Pd e del M5S, Cacciari ha aggiunto: "Il Pd dice che non vuole fare un partito con il Pdl e con il M5S non può. Allora cosa fa? Chiede un monocolore avendo preso meno del 30%? Il Pd, a patto che non sia impazzito, alle prossime elezioni non si presenterà ancora con Bersani. Non c'è un italiano inoltre che crede al monocolore grillino e Grillo sbaglia a insistere. Anche Bersani sbaglia, avrebbe dovuto chiedere a Napolitano una personalità esterna al Partito, ma allo stesso tempo di garanzia per il partito stesso".

 

giorgio napolitano MARIO MONTI E ENZO MOAVEROGiancarlo Giorgetti - Copyright PizziSILVIO BERLUSCONI ie11 bersani letta

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)