FUNERALE A 5 STELLE: “IERI E’ MORTA LA REPUBBLICA” E IO NON MI SENTO TANTO BENE

1. GRILLO, FRANCESCHINI VIVEVA FUORI DA MONDO REALE
(ANSA) - "Franceschini viveva da anni in un mondo dorato e parallelo. L'altro ieri un amico l'ha portato a cena fuori e il contatto con il mondo esterno è stato brusco e doloroso. Un folto gruppo di persone l'ha riconosciuto e contestato". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, facendo riferimento alle contestazioni a Dario Franceschini, il giorno della rielezione al Quirinale di Giorgio Napolitano.

"La sua reazione è stata di negare la realtà. Ha raccontato infatti di 'centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano'. Peccato che fossero persone della sua area politica", racconta Grillo, che allega un video della contestazione. Franceschini, prosegue il leader M5S, "non riesce a credere che gli italiani contestino la rielezione di Napolitano e ha provato a darsi una sua spiegazione: 'Gli italiani sono un popolo di 60 milioni di persone, che hanno ben altri problemi a cui pensare. C'é un pezzo di loro che frequenta la rete e che in parte è aggressiva. Ma chi va sui social non rappresenta tutta l'Italia. Questo è il meccanismo Casaleggio".


2. FUNERALE A 5 STELLE
Da Repubblica.it

«La Repubblica, quella che si dice democratica e fondata sul lavoro, ieri è morta» e «ti viene lo sconforto». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post intitolato «Blue Sunday» con riferimento alla rielezione di Giorgio Napolitano.

«TI VIENE LO SCONFORTO»
«Pensi al sorriso raggiante di Berlusconi in Parlamento, risplendente come il sole di mezzogiorno, dopo la nomina di Napolitano, e ti domandi come è possibile tutto questo, pensi ai processi di Berlusconi, a Mps, alle telefonate di Mancino, ai saggi e alle loro indicazioni per proteggere la casta. Sai che alcuni di loro diventeranno ministri. Ti viene lo sconforto. Tutto - afferma Grillo - era stato predisposto con cura. Un governissimo, le sue «agende» Monti e Napolitano, persino il nome del primo ministro, Enrico Letta o Giuliano Amato, e un presidente Lord protettore».

COME BARESI
Il pianto di Franco Baresi dopo la sconfitta ai rigori di Italia-Brasile nel 1994 e «Emozioni» di Lucio Battisti sono i riferimenti che Beppe Grillo - nel post per descrivere il suo stato d'animo.

«Uno tra Amato, D'Alema o Marini avrebbe dovuto essere l'eletto. Rodotà ha rovinato i giochi. Ed ecco il piano B - scrive Grillo - con il rientro di Napolitano che fino al giorno prima aveva strenuamente affermato che non si sarebbe ricandidato. E di notte, in poche ore (minuti?) si è deciso (ratificato?) il presidente della Repubblica e la squadra di governo. Chiamala, se vuoi, democrazia».

«L'Italia ha perso e, non so perché - prosegue Grillo - mi viene in mente il pianto disperato di Baresi dopo la finale persa ai rigori con il Brasile nel 1994».

«Il Movimento 5 Stelle è diventato l'unica opposizione, l'unico possibile cambiamento. Il Partito Unico si è mostrato nella sua vera luce. Noi o loro, ora la scelta è semplice. Coloro che oggi sono designati al comando della Nazione sono i responsabili della sua distruzione. Governano da vent'anni. Per dignità dovrebbero andarsene, come avviene negli altri Stati. Chi sbaglia paga. E chi persevera paga doppiamente. Entro alcuni mesi l'economia presenterà il conto finale e sarà amarissimo. Dopo, però, ci aspetta una nuova Italia», conclude Grillo.

 

GRILLO A ROMAGRILLO A ROMAtweet di dario franceschini contro grillo con rutto di fantozziGRILLO A ROMADARIO FRANCESCHINI

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