g7 joe biden giorgia meloni vladimir putin xi jinping

IL G7 FA INCAZZARE PUTIN E XI – I LEADER DELLE 7 POTENZE MONDIALI HANNO ADOTTATO LA DICHIARAZIONE FINALE. ZELENSKY OTTIENE 50 MILIARDI DI DOLLARI SOTTO FORMA DI PRESTITO, GARANTITO DAI PROFITTI DEI BENI RUSSI CONGELATI NELLE BANCHE OCCIDENTALI. MAD VLAD PROMETTE VENDETTA: “È UN FURTO, REAGIREMO” – PREVISTE NUOVE SANZIONI PER IMPRESE E BANCHE CINESI CHE AIUTANO LA RUSSIA AD AGGIRARE LE SANZIONI – NASCE UNA “COALIZIONE CONTRO IL TRAFFICO DI MIGRANTI” – FUORI DA BORGO EGNAZIA IL CORTEO CONTRO IL FORUM: “SIAMO IN 600”

joe biden al g7 3

LEADER DEL G7 ADOTTANO LA DICHIARAZIONE FINALE DEL SUMMIT

(ANSA) - I leader del G7 hanno adottato la dichiarazione finale del summit che si sta concludendo in Puglia. Il comunicato di 36 pagine è stato pubblicato sul sito della presidenza italiana del G7. 

 

>ANSA-FOCUS/ IL G7, 'MOSCA FERMI L'AGGRESSIONE E PAGHI I DANNI'

zelensky - papa francesco g7

(di Luca Mirone) (ANSA) - La Russia deve "porre fine all'aggressione" dell'Ucraina e deve "pagare i danni che ha causato". I leader del G7 riuniti a Borgo Egnazia ribadiscono nel comunicato finale del summit l'impegno a sostenere Kiev "per tutto il tempo necessario", chiarendo ancora una volta che spetta a Mosca fare un passo indietro. Una posizione che viene declinata anche con un endorsement alla cosiddetta Formula di pace di Volodymyr Zelensky, che sarà discussa alla Conferenza in Svizzera domani e sabato: è questo lo schema da cui partire per immaginare la fine del conflitto, e non la proposta messa sul tavolo nelle ultime ore da Vladimir Putin, che di fatto verrebbe considerata una resa del Paese vittima dell'invasione.

 

PAPA FRANCESCO AL G7 - 3

Nella due giorni del vertice in Puglia presieduto da Giorgia Meloni, Zelensky ha ottenuto molto. Il presidente ucraino ha siglato due accordi di sicurezza decennali con il Giappone e soprattutto con gli Stati Uniti, considerato da Kiev una porta per l'integrazione nella Nato. Borgo Egnazia, inoltre, ha sancito il rinnovato impegno politico dei principali partner della Nato e del Giappone. Il loro supporto a Kiev sarà "incrollabile" dal punto di vista "militare, di bilancio, umanitario e per la ricostruzione", "nel breve e nel lungo termine". Quindi armi, aiuti per i civili e un'ingente quantità di denaro: 50 miliardi di dollari sotto forma di prestito che sarà garantito dai profitti dei beni russi congelati nelle banche occidentali (soprattutto europee).

 

g7 - vignetta by vukic

Quanto a Mosca, i 7 Grandi hanno richiamato alla sua responsabilità per i danni inflitti all'Ucraina, che secondo la Banca Mondiale superano ormai i 486 miliardi di dollari: ripagarli è un obbligo "chiaro", sancito dal "diritto internazionale". Per i leader riuniti in Puglia, garantire a Kiev i mezzi per resistere all'invasione è l'unica strada percorribile per arrivare ad una "pace giusta".

 

Niente a che vedere con quella prospettata da Putin, secondo cui Kiev dovrebbe rinunciare alle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson (annesse dalla Russia) e dovrebbe impegnarsi a non aderire alla Nato. In questo senso il summit di Borgo Egnazia ha "accolto con favore il vertice sulla pace in Ucraina previsto in Svizzera il 15 e 16 giugno", assicurando l'impegno "per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della Formula di Pace del presidente Zelensky", a partire dal "rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina".

PAPA FRANCESCO AL G7 - 2

 

La conferenza in programma sul lago di Lucerna, che si apre domani, non ha l'ambizione di delineare i termini di una pace complessiva, anche perché Mosca non è stata invitata e non riconosce la legittimità dell'evento (e non ci sarà nemmeno la Cina alleata di Putin). L'obiettivo di Zelensky, che è arrivato in serata in Svizzera, è creare consenso intorno ad alcuni temi chiave come la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare (dopo il blocco russo all'export nel Mar Nero) e il ritorno dei bambini ucraini sottratti dai russi.

 

E più in generale, Kiev punta a convincere i Paesi finora rimasti neutrali (nel cosiddetto sud del mondo) a fare pressione sul Cremlino perché cessi le ostilità. Ai lavori parteciperanno i rappresentanti di un centinaio di Paesi (inclusa l'Italia, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre è ancora incerta la presenza della premier Giorgia Meloni). Kiev conta molto anche sul contributo della Santa Sede: lo ha sottolineato Zelensky incontrando papa Bergoglio a margine del G7 in Puglia. (ANSA).

 

AL VIA IL CORTEO DEL CONTRO FORUM G7 A FASANO, 'SIAMO IN 600'

giorgia meloni al g7 4

(ANSA) - È partito a Fasano il corteo del contro forum G7, al quale partecipano circa 600 persone, secondo gli organizzatori. La manifestazione è organizzata da Cgil e associazioni studentesche, pacifiste e ambientaliste. L'obiettivo è far sentire ai leader delle potenze mondiali che si sono riuniti nel resort di Borgo Egnazia che bisogna "lavorare per la pace e investire i soldi spesi in armi per i diritti delle persone".

 

"Voi 7 noi 8 miliardi" è una degli slogan scelti. Al corteo partecipa anche il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, secondo il quale è "importante dare voce anche al dissenso". Il corteo, da largo Palmina Martinelli, percorrerà circa tre chilometri e si concluderà a parco delle Rimembranze. I partecipanti sventolano bandiere della Palestina e della pace. In tanti hanno cartelli con le scritte che chiedono lo "stop" dei conflitti. 

giorgia meloni al g7 1ELISABETTA BELLONI - G7 DI BORGO EGNAZIA I LEADER FANNO GLI AUGURI DI BUON COMPLEANNO A OLAF SCHOLZ AL G7 DI BORGO EGNAZIAgiorgia meloni - papa francesco al g7giorgia meloni ed emmanuel macron alla cena dei leader del g7 al castello svevo di brindisi 1

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?