gattuso salvini

GATTUSO RINGHIA PIU' DI MERKEL E JUNCKER – RONCONE: "SALVINI S'È ABITUATO A TUTTO, ANCHE A NON ESSERE CONTRADDETTO. NON S'ERA ANCORA TROVATO UNO COME ‘RINGHIO CHE GLI RISPONDESSE A BRUTTO MUSO" - IL MINISTRO MANDA UN SMS AL TECNICO PER FAR PACE: “È IL MIGLIOR ALLENATORE CHE IL MILAN POSSA AVERE, IO HO SOLO PARLATO DA TIFOSO” - VIDEO

Fabrizio Roncone per “il Corriere della Sera”

SALVINI BERLUSCONI MASSARO BARESI MALDINI

 

Il tempo della politica, qui da noi, in Italia, vola e cambia in un soffio. C' è una foto che dice tutto, che spiega tutto.

 

La scattano allo stadio Meazza, è la sera del 20 novembre di due anni fa, appena due anni fa: gruppone milanista della serie nostalgia canaglia con Silvio Berlusconi al centro e tutt' intorno un po' di giganteschi ex come Franco Baresi ed Ambrosini, Oddo e Jankulovski, Paolo Maldini e Massaro (che tiene un braccio al collo del grande Teo Teocoli).

 

Dietro al gruppone, mezzo nascosto, spunta però il faccino di uno che, pur di entrare nello scatto fotografico, s' è chiaramente messo sulle punte dei piedi.

Guardate bene.

lotito salvini

 

Sì, è il suo: è il faccino di Matteo Salvini.

All' epoca, pensate, stava messo così. Sulle punte dei piedi.

 

Adesso invece al termine di Lazio-Milan, finita 1 a 1, eccolo che esce dall' Olimpico nell' umida notte romana di domenica e dice che lui, al posto di Rino Gattuso, qualche cambio l' avrebbe fatto. Stretto nel suo giubbino da stadio (stavolta però non quello dei camerati di Casa Pound, sfoggiato in altre occasioni), l' aria e la voce tra il seccato e lo sprezzante, il passo svelto e sicuro dei potenti verso il corteo di auto con i lampeggianti accesi che aspettano il tifoso milanista diventato, nel volgere di appena due anni, ministro dell' Interno, vice-premier, grande capo incontrastato della Lega e, di fatto, l' uomo più amato dagli italiani (se i sondaggi non sbagliano, anche se poi - qualche volta - in effetti sbagliano).

 

Salvini s' è rapidamente abituato a tutto, anche a non essere contraddetto.

Sì, certo: ci prova, ogni tanto, Luigi Di Maio, ma i risultati sono quelli che sono. Giancarlo Giorgetti magari lo sa prendere meglio, conosce il verso giusto. Però, insomma: non s' era ancora trovato uno che rispondesse a brutto muso al Capitano leghista.

 

salvini alla demolizione della villa dei casamonica

Il fatto è che Rino Gattuso - che del Milan, prima d' essere allenatore, è stato sul serio capitano - un muso brutto ce l' ha di natura («Ringhio», il soprannome di quando era un calciatore rossonero: ha vinto 2 Champions, 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe italiane, 2 Supercoppe europee e, in più, ricorderete, ci mise su la ciliegiona del Mondiale 2006).

 

Perciò, in sala stampa, con quel suo strano accento da calabrese emigrato (iniziò diciottenne la carriera in Scozia, con la maglia dei Rangers di Glasgow), Gattuso risponde duro al ministro milanista: «A Salvini dico di pensare alla politica, perché abbiamo problemi molto grandi in Italia. E se ha tempo di pensare anche al calcio, vuol dire che siamo messi proprio male».

lotito salvini

 

Salvini, in realtà, ha tempo per fare un mucchio di cose: parla di Tav, Tap, Pedemontana, pensioni, immigrazione, condoni, prescrizione, poi va alla Fiera della motocicletta di Milano, alla Fiera dei cavalli di Verona, polemizza con Jean-Claude Juncker, s' arrabbia con Angela Merkel, si allunga alla Lumsa di Roma per un convegno sulle sette esoteriche, va da Barbara D' Urso e da Lilli Gruber, incontra la Coldiretti a Cernobbio, Putin a Mosca, prima gli toccava passare negli studi Rai de «La prova del cuoco», ora invece passa e ripassa a farsi fotografare cavalcioni ad una ruspa sui villini in macerie dei Casamonica ed è perciò chiaro che uno così, caro Gattuso, sì, certo che lo trova anche il tempo per parlare di calcio.

Infatti.

salvini sulla ruspa alla demolizione della villa dei casamonica 5

 

Dopo il derby milanese dello scorso ottobre (Inter-Milan 1 a 0), disse: «Abbiamo perso per colpa di Gattuso e Donnarumma. Del resto, il Milan ha giocato per evitare danni, alla Mario Monti, con la Fornero in porta». Poi, dopo l' espulsione di Higuain in Milan-Juventus, randellò ancora: «L' argentino è indegno.

Ero allo stadio con mio figlio e mi sono vergognato. Due giornate di squalifica sono anche poche» (mentre il Milan sperava fortemente di riuscire a farsene scontare una).

gattuso

Insomma, è chiaro: Gattuso se le era segnate.

Con Salvini aveva un problema aperto.

Il carattere però spiega qualcosa, non tutto.

 

Una volta, in chissà quale spogliatoio, la buttò lì: «Io, Gennaro detto Rino, vi dico che voi nemmeno lo sapete cos' è la dignità».

Salvini comunque ha incassato la risposta, ci ha pensato su una notte, e poi ha detto: «Gattuso è il miglior allenatore che il Milan possa avere, io ho solo parlato da tifoso. Anzi, guardate, sapete che faccio? Tra mezz' ora gli telefono».

Mi sa che non gli ha risposto. Sembra si siano scambiati solo un sms (in ogni caso, non crediate che Gattuso con quel suo muso brutto da uomo forte, leale, testardo, sia antipatico; anzi, è capace di improvvisi scarti di ironia.

 

Quando pubblicò il suo libro autobiografico, «Se uno nasce quadrato non muore tondo», alla presentazione si voltò di colpo: «Si tratta, come è chiaro, di un' opera fondamentale della letteratura calabrese»).

gattusoche ringhio gattuso

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…