sylla egonu italvolley

GENERAZIONE EGONU - PERINA: ''IMMIGRAZIONE, OMOSESSUALITÀ? QUESTIONI SUPERATE DA UN PEZZO PER I TRENTENNI. L'ITALIA SENILE INVECE PARLA DI ANSIE SULLE PENSIONI, ABBIGLIAMENTO DIGNITOSO (NOVARA), SOSPETTO SUL DIVERSO (MENSE DI LODI), DECORO, DENIGRAZIONE DEI GIOVANI (BAMBOCCIONI, CHOOSY). SEMBRANO GLI ANATEMI CONTRO LA MODERNITÀ DI UN PERSONAGGIO DI ALTO GRADIMENTO, IL PROFESSOR ARISTOGITONE, CHE...''

1 - LA GENERAZIONE EGONU PIÙ FORTE DI TUTTI I TABÙ

Flavia Perina per “la Stampa

 

egonu sylla

Il mondo che vorremmo, il mondo che ci piace, è un mondo che esiste già anche se non ne siamo del tutto coscienti. Ce lo ha fatto scoprire la pallavolista Paola Egonu, icona degli ultimi Mondiali femminili, in un' intervista al «Corriere della Sera» che comincia in questo modo: domanda, «Cosa ha fatto dopo la sconfitta con la Serbia?». Risposta, «Ho telefonato alla mia fidanzata, ho pianto e lei mi ha consolato».

 

È un coming out bizzarro, anzi un non-coming out perché a Paola sembra normalissimo avere una compagna, così come giudica del tutto ordinario avere la pelle nera ed essere italiana, tanto che racconta di essersi stupita per l' insistenza nel sottolineare il carattere multietnico dell' Italvolley. «Siamo italiane, per me avere origini diverse è normale», ha spiegato, aggiungendo poi che da bambina qualche commento razzista l' ha subito, ma crescendo ha deciso di ignorarli.

 

La Egonu, figlia di una coppia nigeriana, è un' eccezione assoluta, un caso limite di sicurezza individuale - essere immigrata, lesbica, e parlarne con la naturalezza di chi riferisce dettagli - oppure solo una privilegiata, che grazie al suo carisma sportivo può permettersi tutto?

 

italvolley donne - paola egonu

Nulla di tutto ciò. Semplicemente ha diciannove anni e appartiene a una classe anagrafica cresciuta in un contesto molto diverso da quello dei genitori o dei nonni. Cinema, tv, musica, viaggi, amicizie, un intero immaginario collettivo, hanno formato questi ragazzi all' idea che essere gay o venire da una famiglia straniera non comporti né speciali meriti né particolari handicap. Ovvio che si stupiscano per il valore dato dagli adulti a queste cose e che rispondano «che c' è di strano?» a chi le sottolinea.

 

Hanno ragione loro. L' unica cosa fuori dalla norma è la sorpresa con cui l' Italia guarda e ascolta la Generazione Egonu, dimostrando di non conoscerla ma soprattutto di non tenerla nella minima considerazione come soggetto dello spazio pubblico, dove prevale un tipo di contesa sull' identità, il sesso, le pari opportunità e i diritti delle minoranze che i ragazzi hanno già superato da un pezzo, forse non hanno mai attraversato.

 

flavia perina

L' Italia vecchia, l' Italia che di recente ha visto lo storico sorpasso numerico dei sessantenni sugli Under 30, imbastisce da tempo il suo intero discorso politico intorno agli istinti e agli interessi della senilità, una senilità di provincia dove le ansie sulle pensioni (vedi manovra), i richiami all' abbigliamento dignitoso (vedi ordinanze comunali di Novara), il sospetto sul diverso (vedi mense di Lodi), le lamentele sul decoro, la ripetuta denigrazione dei giovani (bamboccioni, fannulloni, choosy) somigliano agli anatemi contro la modernità di un vecchio personaggio di Alto Gradimento, il professor Aristogitone.

 

Quell' insegnante a riposo che si lagnava di ogni cosa - e specialmente degli «studenti delinquenti» - rimpiangendo i bei tempi di una volta, ci faceva ridere quando eravamo molto giovani, ma oggi è lecito il timore che si stia costruendo un Paese sulla sua misura: analisi di retroguardia, pregiudizi, ostilità preconcetta per tutto ciò che è contemporaneo.

FORNERO CHOOSY

 

Dobbiamo dunque un doppio ringraziamento a questa ragazzina della pallavolo, che non è solo un simbolo del tipo di competizione che ci piace - gioco di squadra, rigore tecnico, determinazione a superare lo svantaggio - ma anche la dimostrazione che c' è un altro mondo nascosto dietro le quinte del confronto che divide l' Italia. È minoritario, forse al momento poco influente, ma ogni tanto regala una boccata d' ossigeno a un Paese che ne ha un gran bisogno.

 

 

2 - IL CANTO LIBERO DELLA PALLAVOLO MURO ALL' IPOCRISIA

Mattia Chiusano per “la Repubblica

 

Il coming out di Egonu ultima espressione di uno sport laboratorio, in cui le atlete superano i tabù senza nascondersi Libere di schiacciare, libere di essere. Di vivere quel che si sente, in un microclima che nutre la multiculturalità, ma anche la spontaneità, la possibilità di esprimere gli orientamenti, i tradimenti, le gelosie, le preferenze. Il volley libero, che non si nasconde e mura l' ipocrisia.

 

sylla egonu

Il coming out di Paola Egonu è solo l' ultima manifestazione di uno sport abituato a raccontarsi, in un libro, in un' intervista. «Dopo la finale persa al Mondiale sono tornata in albergo e ho chiamato la mia fidanzata » le parole dell' opposto azzurro al Corriere della sera. «Piangevo e lei mi ha consolata, mi ha detto che le sconfitte fanno male, ma sono lezioni che vanno imparate. E che ci avrei sofferto, però, poi sarei stata meglio». Così, senza giri di parole: «Ho una fidanzata, lo trovo normale» . Ma non sempre è stato così semplice, nemmeno per uno sport nato per essere avanti.

 

maurizia cacciatori

Il passato

I tabù scompaiono verso la fine degli anni Novanta. Subito dopo diventa normale per le giocatrici parlare liberamente. Esprimere desideri e diritti, compreso quello per la maternità, fatto anche da battaglie sindacali. Lo sradicamento dalle famiglie per andare a vivere adolescenti in appartamento insieme ad altre compagne, l' arrivo in Italia di giocatrici brasiliane, cubane o americane. Sotto rete è pronta la rivoluzione, mentre altri sport continuano con l' etica della famiglia tradizionale e delle scappatelle tenute sotto silenzio.

 

POZZECCO USA ITALIA

Il tradimento

«Lo sapete cosa significa avere due uomini contemporaneamente, senza che nessuno sappia? Che quando arriva la convocazione in Nazionale sei felice, è come andare in villeggiatura » ha spiegato in un' intervista a Repubblica Maurizia Cacciatori, 228 presenze in Nazionale. Confessando il tradimento come a un' amica davanti a un aperitivo. La stessa naturalezza con cui ricordava la fine del fidanzamento con Pozzecco: «Ho abbandonato Gianmarco a dieci giorni dall' altare. Gli ho salvato la vita, lo sa anche lui, ma non è stato facile».

 

Il sesso

millennials3

Un' altra icona dello stesso periodo della Cacciatori, Francesca Piccinini, non si è spaventata quando le Iene la sottoposero ad un' intervista hard cominciata con la domanda « Come lo faresti dentro una Smart?». Impassibile, lei ha ribattuto: «Lui sotto, io mi calo dal tettuccio, con le gambe aperte». Poi via con dettagli sull' amore in ascensore, le avances nello spogliatoio, il sesso consumato con un compagno vestito " da Piccinini", ma senza manette perché così non le andava.

MILLENNIALS1

 

Il transgender

In una clinica di Malaga ha appena rifinito i lineamenti del viso Tifanny Pereira Da Abreu, rendendo il suo sorriso ancora più femminile. Anche lei ha giocato in Italia, ed ora è compagna di squadra di Valentina Diouf al Sesi Volei Bauru, in Brasile. Ma fino al 19 febbraio 2017 di partite ne aveva giocate solo nei campionati maschili, quando si chiamava Rodrigo prima di fare il grande passo e cambiare sesso. Innescando un dibattito sulla potenza della sue schiacciate, coi suoi sostenitori a ricordare che il 60 % della forza era andata perduta. Di sicuro per le sue compagne italiane è stata un mito. In un club calabrese di A2, a Palmi, provincia di Reggio Calabria.

 

millennials 6

La gelosia

Nel dolciastro mondo dello sport in cui si incensano compagni di squadra che si detestano, fa testo un passaggio del libro Senza rete di Maurizia Cacciatori. Parla della gelosia tra donne, bellissime e campionesse. "Smettete di fare le pecore, dovete essere vive" urlava Ana Paula De Tassis, fuoriclasse brasiliana arrivata per sferzare lei e le sue compagne. « A complicare le cose» ricorda Maurizia «c' era poi il fatto che piacesse un sacco agli uomini, entrava in una stanza e ne avvertivi la presenza ancora prima di vederla. E per le compagne, anche per ciò che riguarda le relazioni con i maschi, accettare di essere la numero due è dura da digerire». È pallavolo, anzi di più, è vita.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…