IL GIALLO DEL DELITTO GIALLO: LA CONDANNA PER OMICIDIO DI GU KAILAI ALIMENTA I SOSPETTI IN CINA - IL PROCESSO È STATO CON OGNI PROBABILITÀ UNA FARSA PER “TAGLIARE LE GAMBE” A BO XILAI, MARITO DI GU E ASTRO NASCENTE DELLA POLITICA DI PECHINO - SPUNTA L’IPOTESI DI UNA SOSIA: LA 46ENNE ZHAO TIANYUN AVREBBE PRESO IL POSTO DI GU KAILAI IN AULA - INTANTO BO, AZZOPPATO DALLO SCANDALO, RESTA IN PARLAMENTO E NEL POLITBURO….

Giampaolo Visetti per Repubblica

Archiviato lo scandalo pubblico di Gu Kailai, i leader del partito comunista si confrontano ora con la patata più bollente: il destino di suo marito Bo Xilai, star epurata alla vigilia del passaggio generazionale del potere e vero obiettivo dei tecnocrati di Pechino. L'ex segretario di Chongqing è scomparso da aprile, ma resta membro del Parlamento e del Politburo e contro di lui c'è solo l'inchiesta per «gravi violazioni disciplinari».

Nel processo di Hefei contro la moglie, il suo nome non è mai comparso. Per i legali, Bo Xilai non potrà dunque essere più coinvolto nell'omicidio Heywood. L'apparente buona notizia conferma però che lo scontro in atto è assai più cruciale: i vertici del partito, a poche settimane da un Congresso decisivo per i prossimi dieci anni, non sono ancora riusciti a trovare un accordo sul destino del «principe rosso» che sognava un ritorno del maoismo, ma neppure sul futuro del Paese.

La spaccatura tra i riformisti, più aperti all'integrazione della Cina con l'Occidente, e i conservatori, decisi a chiudere l'ex Impero di Mezzo alle influenze esterne, cuore dello scandalo Bo Xilai, rivela così la propria forza lacerante proprio nelle incongruenze del processo. Influenti personalità cinesi, presto censurate, sollevano dubbi inquietanti sulla ricostruzione dei giudici, per i quali l'ex spia dei servizi di Sua Maestà sarebbe stata avvelenata una volta ubriaca di whisky.

Peccato fosse astemia, giura la famiglia, e che la dose di cianuro si sia rivelata non sufficiente per uccidere. Il corpo della vittima è stato inoltre spostato e almeno
un terzo uomo ha calcato la scena dell'omicidio mentre l'inglese era in agonia. Perché, si chiedono famosi legali di Pechino, coprire menzogne con altre menzogne? Chi ha ucciso Heywood e perché?

L'autorevole rivista economica Caixin si è spinta a dubitare della confessione di Gu Kailai e della traduzione degli atti, oltre che a osservare come anche in Cina per una famiglia milionaria esiste la giustizia civile per regolare i conflitti d'affari. Gu Kailai il 9 agosto è inoltre apparsa in aula irriconoscibile: sfigurata dal gonfiore, invecchiata, assente e disponibile a confermare ogni accusa.

Un altro giallo e gli internauti sono divisi tra chi assicura che fosse sotto effetto di psicofarmaci e chi è pronto a giurare che il potere sia ricorso ad una sosia. La denuncia sostiene che la vera Gu Kailai, complice il partito, sia stata sostituita con tale Zhao Tianyun, 46 anni dello Hebei: pratica in passato assai diffusa tra i ricchi cinesi, che pagavano alter- ego per affrontare processi e scontare pene.

L'esplosione dei sospetti è l'effetto- boomerang della repressione, ma rivela che nel Paese monta lo scetticismo sia verso la ricostruzione ufficiale del delitto sia verso il movente che avrebbe indotto l'avvocatessa più famosa della nazione a rischiare la pena di morte per qualche spicciolo.

L'omicidio, come confermato dalle condanne, avrebbe poi visto la complicità di alti funzionari di partito e polizia. Per He Weifeng, docente dell'università di Pechino e consulente del governo, è la prova che in discussione non è la follia della moglie di Bo Xilai, ma «un'organizzazione criminale che affonda nell'esercizio diffuso del potere pubblico».

Il processo a Gu Kailai, costruito per neutralizzare l'irresistibile ascesa mediatica di Bo Xilai nel comitato permanente del Politburo, servirebbe cioè ai riformisti del partito, sostenuti all'estero, per scongiurare il pericolo di vedere un «nuovo Mao» insediarsi nella Città Proibita.

Ma se il processo Heywood è l'ennesima farsa di un agonizzante regime lacerato, si chiede ora la sempre più preoccupata Cina dei mercati, che ne sarà di Bo Xilai e come potranno le autorità evitare che lo scontro scoperchi la corruzione che demolisce la stabilità del sistema?

Il milionario Bo Xilai, responsabile di aver esportato 500 milioni di euro in tangenti e accusato di una vita tra lussi e depravazione, non può trasformarsi nell'immagine dei leader, fino a ieri suoi sostenitori, che si apprestano a guidare la seconda economia del mondo fino al 2022. Impossibile dunque riabilitarlo, ma pure epurarlo, condannando l'intera classe dirigente nazionale.

Tale dilemma è la ragione per cui, nonostante il conto alla rovescia del XVIII Congresso, Pechino ancora tace ed è costretta ad aspettare. E forse avrà bisogno di molto tempo per decidere la sorte del solo eroe popolare dell'ultimo ventennio: per tentare di salvare il potere misterioso che sostiene l'unico comunismo di successo della storia.

 

 

BO XILAI Bo Xilai Gu KailaiBO XILAI Neil Heywood Bo Xi XilaiGU Kailai

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?