
GIANNINO IS BACK: IL CAZZARO ALLONTANATO DA RADIO E GIORNALI, TORNA IN POLITICA: “ALLEANZA CON RENZI? INTERESSANTE”
1. FARE:GIANNINO, PUNTIAMO 15% ELETTORI DELUSI
(ANSA) - ''Il cammino politico di Fare rimane quello: dare rappresentanza politica a quel 15% di elettori che non si riconoscono in questo sistema tripolare''. Lo ha detto Oscar Giannino, fondatore di Fare, a margine di un incontro a Roma in vista dei congressi regionali del suo partito, fissati per il 4 e 5 maggio. ''Quel 15% di elettori c'e' - ha detto Giannino nel suo intervento -. Il quadro uscito dalle elezioni ci spinge a dover dialogare con pezzi di queste forze politiche che sono rimaste deluse''.
Secondo Giannino il partito non deve ''replicare la regola di dire no a chiunque abbia un passato politico''. A proposito della vicenda delle sue lauree vantate e mai conseguite, che gli costo' la guida del partito pochi giorni prima delle elezioni, Giannino ha detto ''quello che e' successo e' stato dovuto ad un mio complesso di inferiorita'. Io pago per questo. I militanti pero' quando mi incontrano si ricordano molto di quello che ho fatto''. Giannino ha pero' aggiunto che ''quello che mi e' capitato mi impedira' di prendere incarichi politici. Sono un semplice aderente e continuero' a dare una mano''.
Dopo i congressi regionali del 4 e 5 per l'11 e il 12 di maggio e' gia' fissato il congresso nazionale, che dovra' eleggere presidente del partito e direzione. In lizza ci sono tre nomi: Michele Boldrin, docente di Economia a Washington, Riccardo Gallo, anch'esso docente di Economia alla Sapienza a Roma e Roberto Italia, romano, manager finanziario.
2. GIANNINO, ALLEANZA CON RENZI MOLTO INTERESSANTE
(ANSA) - ''Di sicuro l'ipotesi di un' alleanza elettorale di Fare con un Pd guidato da Matteo Renzi e' molto interessante''. Lo ha detto OscarGiannino, fondatore di Fare, a margine di un incontro a Roma in vista dei congressi regionali del suo partito del 4 e 5 maggio.
''In campagna elettorale abbiamo detto che era stato un errore quello del Pd di fare primarie chiuse. Se ci fosse stato Renzi candidato, non ci sarebbero stati ne' Monti ne' Berlusconi. Il problema e' che nello scorso ottobre la scelta di Renzi candidato premier sarebbe nata dagli italiani. Ora nascerebbe da un processo interno al partito. Di sicuro, Renzi ha indicazioni politiche diverse dalla sinistra del Pd'', ha concluso Giannino.
3. GIANNINO, CRISI PD ALLONTANA DA IPOTESI RENZI
(ANSA) - ''La crisi del Pd e' un problema serio per noi. Piu' grave e' la crisi del Pd, piu' si allontana la soluzione di avere Renzi candidato di un rassemblement dove portare la nostra cultura politica''. Lo ha detto Oscar Giannino, fondatore di Fare, nel suo intervento ad un incontro a Roma in vista dei congressi regionali del partito il 4 e 5 maggio.
''Fassina e i giovani turchi sperano in un allentamento dell'austerity europea - ha proseguito Giannino - Noi puntiamo ai tagli alla spesa. Piu' la crisi del Pd diventa grave, piu' la soluzione di Renzi diventa improbabile. Renzi rischia di essere il candidato premier di un partito di qualcuno molto piu' a sinistra''.
4. GIANNINO,PER PRESIDENZA VOTERO' ROBERTO ITALIA
(ANSA) - ''Al congresso nazionale di Fare votero' per la presidenza Roberto Italia''. Lo ha detto Oscar Giannino, fondatore di Fare, ad un incontro del partito a Roma. Il 4 e 5 maggio si terranno i congressi regionali del partito, che sceglieranno gli organismi locali e i delegati del congresso nazionale, fissato per l'11 e il 12 maggio a Roma.
Al congresso saranno votati la Direzione e il presidente. Per questa carica sono in lizza tre candidati: l'economista Michele Boldrin, il docente di Economia alla Sapienza, Riccardo Gallo e il manager finanziario Roberto Italia. Giannino ha detto di essersi riappacificato con Boldrin, che insieme a lui aveva fondato il partito, ma che dopo lo scandalo delle false lauree aveva definito lo stesso Giannino come ''un arto da amputare''.







