giorgia meloni donna moderna andrea giambruno

“SONO CRESCIUTA CON L’IDEA DI NON MERITARE NULLA” – GIORGIA MELONI RILASCIA UN’INTERVISTA “INTIMA” E PATINATA A “DONNA MODERNA” E RACCONTA I SUOI PRIMI 100 GIORNI A PALAZZO CHIGI: “È UN PO’ COME ESSERE DENTRO UN GRANDE FRULLATORE. IL RISCHIO È DI ESSERE COMPLETAMENTE ASSORBITI, RISUCCHIATI, SENZA LASCIARE SPAZIO ALLA FAMIGLIA” – “IL MIO COMPAGNO NON PROVA FASTIDIO, È UN PADRE STRAORDINARIO. QUANDO MIA FIGLI MI RIMPROVERA PER LE MIE ASSENZE, IL MIO CUORE DIVENTA UNA NOCCIOLINA. QUANDO ABBIAMO VINTO LE ELEZIONI MI HA SCRITTO UN BIGLIETTO: ‘CARA MAMMINA, SONO…’”

Estratto dell’articolo di Maria Elena Viola per “Donna moderna”

 

 

GIORGIA MELONI IN COPERTINA SU DONNA MODERNA

Giorgia Meloni […] Prima donna premier nella storia d'Italia e, in più, mamma di una bimba di 6 anni. Il bilancio "personale" di questi primi 100 giorni.

«La mia vita è diventata più frenetica, ma non meno entusiasmante. […] Certo, […] questo ha reso ancor più complicato riuscire a conciliare famiglia e lavoro, ma cerco di mettercela tutta per ritagliarmi più tempo possibile per stare con Ginevra. A volte riesco di più, altre meno, ma ho la fortuna, che tantissimi altri genitori in Italia non hanno, di poter contare su diverse persone che mi danno una mano. Andrea è un padre straordinario, estremamente presente e attento, e sa arrivare dove io non riesco. Poi ci sono mia sorella Arianna, i nonni di Ginevra, la mia assistente Patrizia che risolve mille problemi, la tata di Ginevra, Betty, che ormai è parte della famiglia: sono insostituibili, e insieme a me fanno i salti mortali per stare dietro a tutto».

 

Ci racconti una sua giornata tipo.

sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 2

«È un po' come essere dentro un grande frullatore. Palazzo Chigi è una macchina che lavora h24, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno. Non ci si ferma mai. […] Il rischio è quello di essere completamente assorbiti, essere risucchiati del tutto, senza lasciare spazio a se stessi e alla famiglia.

 

Faccio il possibile per accompagnare mia figlia a scuola, quando riesco, e per tornare a casa alla sera per metterla a dormire, come ho cercato di fare sempre. Leggerle i libri, giocare e parlare prima che si addormenti è la nostra tradizione. Per questo cerco di limitare al massimo le notti fuori casa […]».

 

ANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONI

[…] Il suo compagno come ha vissuto il suo nuovo ruolo? Per gli uomini non sempre è facile accettare che la compagna abbia una posizione più importante...

«Direi che solo gli uomini poco sicuri di se stessi e che hanno una visione distorta della donna vivono con fastidio la possibilità di aver al loro fianco una moglie o una compagna con una posizione più importante. Andrea non rientra in questa categoria».

 

Sono molti i pregiudizi verso di lei. In questi mesi hanno avuto da ridire su tutto, dal look alla figlia al G20. Chi l'attacca di più, gli uomini o le donne?

«[…] È una statistica che non ho mai fatto e che sinceramente non mi interessa fare. Diciamo che sono una che agli insulti e alle critiche, anche le più feroci e cattive, è abituata. Infatti rispondo solo di rado. Rispondo più volentieri alle critiche, soprattutto quelle surreali, come ho fatto quando si è aperto il dibattito perché avevo portato con me Ginevra al G20 di Bali. Non credo che gli opinionisti o altri politici debbano sindacare anche su come crescere mia figlia».

GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO 3

 

Lei è una "prima della classe". Come la gran parte delle donne, studia, non improvvisa. Prova mai la cosiddetta "sindrome dell'impostore", ovvero quella ingiustificata sensazione di non essere all'altezza? […]

«È una sensazione che conosco bene. Sono cresciuta con l'idea di non meritare nulla. Non mi sento mai pronta e ho sempre paura di non essere all'altezza. Ma credo che questa paura sia anche la mia forza. E quello che mi spinge a non smettere mai di studiare, a essere così pignola […]»

GIORGIA MELONI SU DONNA MODERNA

 

[…] Come ha vissuto la bambina questo suo incarico così importante?

«Quando abbiamo vinto le elezioni mi ha scritto un biglietto: ."Cara mammina, sono tanto felice che hai vinto. Ti amo tanto". È stato un colpo al cuore, mi ha emozionato tantissimo. Ginevra non ha compreso benissimo quello che è successo, ma ha capito che ora la mamma fa un lavoro molto importante, che è più impegnata di prima e che spesso non può essere con lei. Ma è una bambina molto paziente e sa che faccio tutto questo per lei.

 

LA DRAGHETTA - MEME MELONI DRAGHI

Poi a volte mi rimprovera per le mie assenze, e il mio cuore diventa una nocciolina. In ogni caso, cerchiamo di farla crescere tranquilla, proteggendo la sua infanzia e la sua intimità, evitando di farle vivere situazioni non adatte a una bambina della sua età. Trasferirsi a vivere a Palazzo Chigi, per esempio, sarebbe stata una di queste. Voglio che Ginevra faccia una vita normalissima».

 

[…] Perché ha deciso di farsi chiamare Presidente al maschile? Potrebbe cambiare idea?

«Ma, guardi, questa vicenda è nata soprattutto da un disguido. Sicuramente io penso che la parità uomo-donna non si risolva dicendo insegnanta" o "capatrena". Ma, a parte questo, gli italiani possono chiamarmi come preferiscono. Anche Giorgia».

giorgia meloni gli appunti di giorgia 2MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONIandrea giambruno giorgia meloni papa francesco IL TAGLIO DELLE ACCISE NEL PROGRAMMA DI FRATELLI DITALIA GIORGIA MELONI PASQUALE ANGELOSANTOgiorgia meloni gli appunti di giorgia 4giorgia meloni gli appunti di giorgia 1sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 5 giorgia meloni ad algeri giorgia meloni ad algeri GIORGIA MELONI FESTEGGIA IL COMPLEANNO CON ANDREA GIAMBRUNOANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONIMELONI GIAMBRUNOMELONI GIAMBRUNO 14sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 1GIORGIA MELONI SU DONNA MODERNA

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