migranti gudice catania iolanda apostolico

IL FRONTE DELLE TOGHE CONTRO IL GOVERNO! - UN ALTRO GIUDICE SCONFESSA IL DECRETO CUTRO SUI MIGRANTI – DOPO IOLANDA APOSTOLICO, ANCHE IL MAGISTRATO DI CATANIA, ROSARIO CUPRI, NON HA CONVALIDATO IL FERMO NEL CENTRO DI ACCOGLIENZA DI POZZALLO DI SEI TUNISINI, CHE SONO STATI LIBERATI – LA MOTIVAZIONE: IL “TRATTENIMENTO” DEVE ESSERE UNA MISURA ECCEZIONALE E NON GENERALIZZATA E LA “CAUZIONE” FISSATA DAL DECRETO È ILLEGITTIMA – IL TERZO VIDEO DELLA APOSTOLICO: BATTE LE MANI INSIEME AI MANIFESTANTI CHE CANTANO “SIAMO TUTTI ANTIFASCISTI” DAVANTI AI POLIZIOTTI – VIDEO

 

 

1 - C’È UN’ALTRA BOCCIATURA AL DECRETO GIUDICE «LIBERA» 6 MIGRANTI TUNISINI

Estratto dell'articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

 

sbarco migranti a pozzallo

Da ieri non più solo Iolanda Apostolico. Un altro giudice di Catania, Rosario Cupri, non ha convalidato, come fece già la sua collega il 29 settembre scorso, il trattenimento nel centro di accoglienza di Pozzallo di alcuni migranti tunisini. Il giudice Cupri ieri ne ha «liberati» sei, vanificando in pratica il provvedimento disposto dal questore di Ragusa.

 

La collega Apostolico, lo ricordiamo, rigettò un’analoga richiesta nei confronti di altri 4 tunisini, sconfessando di fatto il decreto Cutro del governo Meloni. Da allora è scoppiato un putiferio, soprattutto dopo la comparsa di tre video nel giro dell’ultima settimana che ritraggono la giudice Apostolico sul molo di Catania il 25 agosto 2018 tra i manifestanti che chiedevano di far sbarcare i migranti bloccati da giorni sulla nave Diciotti dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

 

LA GIUDICE IOLANDA APOSTOLICO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO SALVINI DEL 2018

[…] Nel terzo video, spuntato fuori ieri e diffuso — come il primo — sui canali social della Lega, si intravede la giudice battere le mani in mezzo ai manifestanti che cantano, davanti al cordone di polizia schierato, lo slogan «siamo tutti antifascisti».

 

[…] Nell’intervista a Hoara Borselli su Libero il ministro Nordio ha detto in sintesi che la giudice Apostolico «poteva» manifestare a Catania, ma non «doveva». «I limiti di un magistrato sono fissati da varie pronunce della giurisprudenza, ma soprattutto dalla deontologia e dal buon senso — ha detto —. Più manifesta le sue idee politiche, più vulnera la presunzione di imparzialità».

 

SECONDO VIDEO DI IOLANDA APOSTOLICO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO SALVINI DEL 2018

La maggioranza da giorni invoca le dimissioni della giudice di Catania, ma sul punto il Guardasigilli ieri ha tagliato corto: «Il ministro della Giustizia non può esprimersi prima di aver acquisito tutti gli elementi necessari». Di qui, gli immediati accertamenti disposti.

 

[…] La maggioranza, invece, tira dritto: «Assordante silenzio — si legge così in una nota del la Lega — dopo il terzo video sulla magistrata di Catania in piazza contro il ministro Salvini, tra accuse volgari alla polizia, cori e battimani. Solidarietà alle donne e uomini delle forze dell’ordine, è scandaloso che non siano ancora arrivate le dimissioni dell’interessata. La riforma della giustizia si conferma urgente e necessaria».

 

[…]  E il ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci (FdI), versa ulteriore benzina sul fuoco: «C’è un altro giudice di Catania politicizzato, non posso dire chi è, ma si tratta di un magistrato che negli ultimi anni si è divertito a utilizzare i propri pregiudizi di uomo di sinistra per attaccare esponenti della destra» .

 

2 – LE MOTIVAZIONI: ILLEGITTIMO TRATTENERLI, VIOLATA LA LIBERTÀ

Estratto dell’articolo di Lara Sirignano per il “Corriere della Sera”

 

migranti a pozzallo

Le motivazioni ricalcano il ragionamento seguito dalla collega. La stroncatura del decreto Cutro è totale. E i trattenimenti disposti dal questore di Ragusa nei confronti di sei tunisini richiedenti asilo non vanno convalidati. A firmare la decisione è il giudice catanese Rosario Annibale Cupri che, in tempi record, scrive e motiva le ordinanze che disapplicano le norme dell’esecutivo e fissano paletti rigorosi.

 

Il trattenimento, che implica la privazione della libertà personale, deve essere una misura eccezionale. La «cauzione» fissata dal decreto come mezzo per evitare la permanenza nei cpr è illegittima. E in materia di richiedenti asilo non si deve generalizzare ma si deve valutare caso per caso.

 

La linea seguita, dunque, è quella della giudice Iolanda Apostolico […] alle stesse conclusioni della collega è arrivato Cupri, 47 anni, un passato alla sezione lavoro, che in sette pagine spiega il suo no alle convalide.

 

iolanda apostolico alla manifestazione contro salvini nel 2018 a catania

«Il trattenimento di un richiedente la protezione internazionale — scrive il giudice tra le altre cose — costituisce una misura coercitiva che lo priva della libertà di circolazione e lo isola dal resto della popolazione, imponendogli di soggiornare in un perimetro circoscritto e ristretto», ne discende — premette la decisione — «che è legittimamente realizzabile solo in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge» e «può essere disposto salvo se non siano applicabili efficacemente misure alternative meno coercitive».

 

Nei casi esaminati, inoltre, i migranti avevano chiesto la protezione internazionale, e quindi acquisito lo status di richiedenti asilo, già al loro arrivo a Lampedusa. La procedura accelerata che implica il trattenimento, prevista dal decreto Cutro per i profughi che vengono da paesi cosiddetti sicuri, secondo il giudice, eventualmente si sarebbe potuta adottare allora e non a Pozzallo, dove i tunisini hanno semplicemente reiterato la loro richiesta .

 

SECONDO VIDEO DI IOLANDA APOSTOLICO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO SALVINI DEL 2018

«In altri termini l’istanza di protezione internazionale formalizzata a Ragusa — secondo il magistrato — non può essere trattata come procedura di frontiera». Per cui il trattenimento non è legittimo.

 

Il giudice boccia anche la previsione della garanzia finanziaria come mezzo per evitare il fermo. «Come già affermato da precedenti decisioni di questo tribunale in procedimenti analoghi, le cui motivazioni sono condivise da questo giudicante — scrive facendo riferimento alle ordinanze della Apostolico —, la garanzia finanziaria per legge non è alternativa al trattenimento, bensì la norma stabilisce espressamente che, in luogo del trattenimento, il questore può disporre una o più misure alternative come la consegna del passaporto, l’obbligo di dimora o di firma».

iolanda apostolico alla manifestazione a catania contro matteo salvini - 25 AGOSTO 2018

 

Infine, il magistrato catanese ritiene il decreto Cutro in contrasto con la normativa comunitaria perché «il trattenimento può avere luogo soltanto, ove necessario, sulla base di una valutazione caso per caso (e non per la provenienza del migrante da Paesi ritenuti sicuri ndr ), salvo se non siano applicabili efficacemente misure alternative meno coercitive».

migranti a pozzallohotspot pozzallo porto di pozzallotweet di matteo salvini sulla manifestazione di catania del 25 agosto 2018 con iolanda apostolico

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”