
"GLI ITALIANI ARRESTATI DA ISRAELE STANNO BENE, NON HANNO SUBITO NESSUN MALTRATTAMENTO" - LO DICHIARA IL NOSTRO AMBASCIATORE NELLO STATO EBRAICO, LUCA FERRARI: "IL CONSOLE STA PER INCONTRARE A BREVE GLI ATTIVISTI" - I 473 FLOTILLEROS SONO STATI TRASFERITI NEL CARCERE DI SAHARONIM, NEL DESERTO DI NEGHEV, IN ATTESA DEL COMPLETAMENTO DELLE PROCEDURE PER IL RIMPATRIO - COSA SUCCEDE ORA: GLI ARRESTATI CHE NON FIRMERANNO IL DECRETO DI ESPULSIONE DOVRANNO AFFRONTARE UN PROCESSO CHE POTREBBE DURARE SETTIMANE..
LEGALE FLOTILLA, 473 ARRESTATI TRASFERITI IN CARCERE SUD ISRAELE
MARINETTE - ULTIMA NAVE DELLA FLOTILLA RIMASTA
(ANSA) - MADRID, 03 OTT - In tutto sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla arrestati in acque internazionali dalle forze dell'esercito israeliano mentre erano diretti in missione umanitaria a Gaza: sono stati trasferiti dalle autorità israeliane nel carcere di Saharonim, nel deserto di Neghev, nel sud di Israele, in attesa del completamento delle procedure per il previsto trasferimento nei rispettivi Paesi. Lo ha confermato Loubna Yuma, legale di Adalah, il team giuridico della Flotilla, all'agenzia Efe.
AMB. FERRARI, ITALIANI STANNO BENE, NESSUN MALTRATTAMENTO
annalisa corrado e arturo scotto sulla flotilla
(ANSA) - TEL AVIV, 03 OTT - "Ho parlato con i quattro parlamentari italiani rilasciati dalle autorità israeliane e gli altri attivisti italiani della Flotilla ad Ashdod, stanno tutti bene, non c'è stato alcun maltrattamento". Lo dichiara l'ambasciatore di Italia in Israele, Luca Ferrari.
"Il console italiano sta per incontrare a breve gli attivisti a Ketziot. Le autorità italiane si stanno adoperando per far rilasciare tutti gli altri italiani. I quattro parlamentari rilasciati sono già all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, partiranno per Roma Fiumicino alle 10", ha aggiunto l'ambasciatore.
GLI ITALIANI A PROCESSO CHI NON FIRMA L'ESPULSIONE E SI ALLUNGANO I TEMPI
Estratto dell'articolo di Giuliano Foschini per "la Repubblica"
Sono in carcere, verranno espulsi non prima di lunedì. Ma alcuni di loro dovranno affrontare un processo lungo settimane che, nella migliore delle ipotesi, impedirà di tornare in Israele per i prossimi 99 anni. Nella peggiore potrebbe portare a una lunga detenzione. I 46 italiani che viaggiavano a bordo della Flotilla sono da ieri sera nel carcere di Keziot: sono stati identificati e trasportati, così come le autorità israeliane avevano comunicato già nei giorni scorsi all'Italia.
Ci sono gli attivisti. E anche i quattro parlamentari e i tre giornalisti: non hanno con loro i cellulari, perché sono stati buttati in mare. In alcuni casi spontaneamente, prima dell'arrivo dell'esercito; in altri, come testimoniano i video girati a bordo, su richiesta esplicita dell'esercito israeliano che, mitra puntati contro i giubbotti di salvataggio, hanno intimato agli attivisti di disfarsi dei telefoni per evitare che girassero immagini dell'abbordaggio.
Alcuni detenuti hanno potuto vedere gli avvocati del team legale della Ong che avevano provveduto a nominare prima di partire. Non tutti però: ad alcuni è stato negato il diritto, tra loro ci sarebbero anche giornalisti e deputati del Pd. Ieri sera fonti della Farnesina hanno fatto sapere che la rappresentanza diplomatica ha sentito alcuni degli italiani, le loro condizioni sarebbero buone.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha contattato il collega israeliano Gideon Sa'ar per «chiedergli informazioni e garanzie per tutti gli italiani». Tajani ha confermato al ministro Sa'ar dettagli sullo status e sulla condizione di immunità dei 4 parlamentari che fanno parte del gruppo. E, dicono, «ha chiesto di accelerare ogni procedura per la liberazione immediata di tutti i cittadini italiani».
Funzionerà così. I detenuti non verranno interrogati né saranno sottoposti a particolari procedure giudiziarie. Tra oggi e domani verrà chiesto loro se sono disponibili ad accettare l'espulsione volontaria. Sulla procedura ci sono due versioni diverse. Il team legale che li segue ha spiegato che saranno costretti a firmare una dichiarazione in cui si ammette «di essere entrati in Israele illegalmente». Una circostanza che, però, non risulta a fonti italiane che, a sostegno della loro tesi, citano un precedente recente, quello dell'attivista e giornalista di Messina, Antonio Mazzeo. [...]
Non tutti i 46 italiani oggi in carcere saranno però subito espulsi. Alcuni hanno già fatto sapere che non firmeranno alcuna espulsione volontaria. Mentre chi aveva già un "ban" da Israele (nel gruppo ce ne sono almeno quattro) non potrà richiedere l'espulsione: dovrà essere processato da un tribunale speciale, composto dai funzionari del ministero dell'Interno, che anche soltanto per ragioni del numero di casi da affrontare, avrà bisogno di tempo. [...]
ARTURO SCOTTO SULLA FLOTILLA
flotilla 5
DIRETTA DALLA FLOTILLA
flotilla arresti
flotilla blitz delle forze israeliane 3
navi della flotilla