GOLDMONTI CONVOCA IL CDM DOMANI PER LA “FASE 2” E IL PDL ALZA LA POSTA - DA CAPEZZONE A GASPARRI, FINO A CICCHITTO, I BERLUSCONES AVVISANO IL GOVERNO: “IL PROTAGONISMO DI CERTI MINISTRI FA DANNI” - PIERFURBY SU PIERFCEBOOK: “POLITICA SURREALE” - PAPA PRONTO A TORNARE IN AULA E VOTARE NO ALL’ARRESTO DI COSENTINO - EQUITALIA: ANCHE IN SARDEGNA SCOPPIA UNA BOMBA - IL VIGNETTISTA DEL “TIMES”: PECCATO CHE NON CI SIA PIÙ BERLUSCONI (MA PER FORTUNA C’È ANCORA SARKÒ)”…

1. CDM CONVOCATO DOMANI ALLE 15 PER IMPOSTAZIONE FASE 2...
(ANSA) -
Il Consiglio dei Ministri è convocato domani, mercoledì 28 dicembre 2011, alle ore 15,00 a Palazzo Chigi. Al primo punto dell'ordine del giorno figurano "indicazioni del Presidente del Consiglio sul programma di lavoro delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri".

2. CAPEZZONE (PDL),CON MANOVRA MONTI RISCHI INCALCOLABILI...
(ANSA) -
"E' certamente giusto considerare, nell'analisi economica complessiva, i grandi dati legati alla situazione dei conti pubblici italiani, allo spread Btp-Bund, all'esito delle prossime aste dei nostri titoli. Ma almeno altrettanta attenzione va dedicata all'economia reale, e, in particolare, alla situazione del ceto medio italiano, ormai vittima di una tenaglia fiscale devastante". Lo afferma in una dichiarazione Daniele Capezzone, portavoce Pdl.

"La situazione di alcuni milioni di famiglie e di molte centinaia di migliaia di piccole e piccolissime imprese è ormai delicatissima, e i recenti inasprimenti fiscali decisi dall'esecutivo Monti rischiano - aggiunge Capezzone - di innescare una spirale negativa dalle conseguenze tuttora incalcolabili. La politica italiana ha il dovere di rimettere in agenda la questione fiscale: il livello delle tasse in Italia é ormai inaccettabilmente elevato".

3. GASPARRI, PROTAGONISMO CERTI MINISTRI FA DANNI...
(ANSA) -
"In occasione dell'ultima dichiarazione di voto per la fiducia alla manovra in Senato sono stato molto chiaro. Sosteniamo il governo Monti per un'opera di risanamento economico sempre più complessa, vista la crisi internazionale. Ma riteniamo che i temi della politica, della riforma elettorale, della riforma costituzionale, debbano essere competenza dei partiti politici".

Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. "Sarebbe ben strano - aggiunge - se un governo tecnico si intromettesse, anche attraverso suoi esponenti, in queste vicende. E l'iperattivismo di alcuni potrebbe causare tensioni con conseguenze dannose e sconsigliabili. Dobbiamo lavorare per confermare il bipolarismo e semmai aprire un grande confronto sul presidenzialismo. Ne abbiamo uno 'di fatto', potremmo costruirne uno di diritto.

Al Senato, insomma, abbiamo parlato con chiarezza. La politica si dimostri in grado di fare la propria parte nel percorrere il sentiero delle riforme. Ma il governo si limiti ai compiti per il quale è nato e per i quali ha ottenuto la fiducia. Alcuni protagonismi possono causare solo danni. E non ci riferiamo, ovviamente, al presidente Monti".

4. CICCHITTO, MINISTRI NON USINO IL GOVERNO PER AZIONI POLITICHE...
(ANSA) -
"Nessun ministro usi il governo per montare o smontare operazioni e schieramenti politici". A dirlo é Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl.

"Siamo fra coloro - afferma - che ritengono tuttora la situazione economica internazionale e interna assai seria,per cui il governo Monti deve portare avanti la sua missione derivante dall'emergenza, evidentemente a tre condizioni: che dopo una durissima manovra che ha forti elementi restrittivi seguano consistenti operazioni funzionali alla crescita, che i processi di liberalizzazione e di privatizzazioni non si risolvano in piccole operazioni punitive ma riguardino una serie di grandi e impegnative questioni (trasporti ferroviari, energia, autostrade, poste, acqua, aziende e servizi pubblici locali, la vendita di partecipazioni mobiliari non strategiche e di larga parte del patrimonio immobiliare), che nessun ministro usi il governo per montare e smontare operazioni e schieramenti politici".

"Tutto ciò vuol dire anche un'altra cosa - conclude il capogruppo del Pdl alla Camera - e cioé che il presidente Monti, il governo e anche le principali forze politiche che rimangono fra loro alternative devono impegnarsi per far si che cambi profondamente l'attuale gestione economica della politica europea: è da scongiurare in tutti i modi un eventuale duopolio che volesse anche sequestrare la sovranità degli altri Paesi in termini di bilanci e di politiche fiscali che potrebbero essere attribuite solo ad un reale governo comunitario".

5. CICCHITTO, DIVIDERE IL PDL IN DUE TRONCONI E' DISEGNO SUICIDA...
(ANSA) -
"Il Pdl è stato, è e sarà un partito con vocazione nazionale. L'ipotesi di disarticolarlo in due parti, con due leadership e con due alleanze diverse è, a nostro avviso, un disegno suicida". Lo afferma in una dichiarazione Fabrizio Cicchitto. "Chiarito questo, è evidente - aggiunge il presidente dei deputati del Pdl - che per quello che riguarda poi le prossime elezioni amministrative il nostro partito deve lavorare al Nord facendo i conti con la Lega, definendone condizioni e contesto e su tutto il territorio nazionale col Terzo Polo e segnatamente con l'Udc".

6. CASINI, POLITICA SURREALE SU MONTI...
(ANSA) -
"E' surreale come la politica si comporti nei confronti del Governo Monti. Leggendo i giornali sembra che molti, scampato il pericolo, siano pronti a riprendere le vecchie abitudini. Ma il pericolo è più che mai davanti a noi e, se non cancelliamo le vecchie abitudini, potrebbe travolgerci". Lo scrive Pier Ferdinando Casini sul suo profilo Facebook.

7. PAPA: "PRONTO A TORNARE A MONTECITORIO VOTERÒ NO ALL´ARRESTO DI COSENTINO"...
Dario Del Porto per Repubblica - È pronto a tornare a Montecitorio. «Sono un parlamentare in carica, riprenderò la mia attività», dice Alfonso Papa, imputato nel processo P4, libero dal 23 dicembre dopo 101 giorni di carcere e 50 agli arresti domiciliari. Al ritorno tra i banchi della Camera si ritroverà a decidere sull´arresto di un altro deputato del Pdl, il coordinatore regionale per la Campania Nicola Cosentino.

«Voterò contro», dice. E annuncia di volersi impegnare per i problemi dei detenuti. Oggi sarà ospite di "Radio Carcere", lo spazio di Radio Radicale sull´argomento. Prima però c´è il processo che ricomincia oggi, dove Papa deve difendersi dalle accuse di concussione ai danni di imprenditori, favoreggiamento e corruzione. Il suo principale coimputato, il lobbista Luigi Bisignani, è uscito di scena patteggiando un anno e sette mesi.

8. UN ALTRO ATTENTATO CONTRO SEDE DI EQUITALIA...
Da "La Stampa" -
Un ordigno a basso potenziale è esploso ieri verso le 20,30 a Olbia, davanti alla sede di Equitalia, a circa un chilometro dall'aeroporto Costa Smeralda. La bomba è stata piazzata davanti alla porta a vetri all'ingresso della società di riscossione dei tributi in via dei Maniscalchi, in un edificio che ospita anche una discoteca. Pochi i danni. L'esplosione, sentita anche in città, ha mandato in frantumi la porta a vetri esterna. Non ci sono feriti: ieri anche per le temperature rigide, c'era poca gente in strada.

I carabinieri della compagnia di Olbia e i vigili hanno transennato la zona anche per consentire i rilievi degli artificieri. Nessuna rivendicazione. In Sardegna, dove migliaia di imprese e professionisti sono indebitati o falliti per incapacità di pagare le cartelle esattoriali, la protesta contro Equitalia è estesa, ma finora le contestazioni si erano limitate a manifestazioni di piazza, in particolare a Cagliari.

9. VIGNETTISTA TIMES, MI MANCHERA' BERLUSCONI...
(ANSA) -
Riflessioni di fine anno del vignettista del Times: Peter Brookes si lamenta che nel 2012 gli "mancherà Silvio Berlusconi", anche se, quando l'ex presidente del Consiglio si è dimesso a novembre, la sua matita al vetriolo aveva "quasi esaurito tutte le metafore sessuali".

Brookes, che illustra il suo 'corsivo' con una 'greatest hit' di vignette del 2011, commenta che è "un paradosso" per i vignettisti: "Più odi un personaggio e vuoi che se ne vada, più desideri che resti". Quest'anno oltre a Berlusconi, il cartoonista del Times cita tra le sue 'perdite' Ben Ali, Hosni Mubarak, Muammar Gheddafi, Osama bin Laden e Kim Jong Il. "Alcune grosse bestie se ne sono andate, per fortuna che ci resta Sarkozy", conclude Brookes secondo cui "l'Unione Europea non è certo una vera dittatura, ma non è neanche una democrazia".

 

MARIO MONTI VIGNETTA BENNY MONTI MASSONE DANIELE CAPEZZONE - copyright PizziDANIELE CAPEZZONE - Copyright Pizzicicchitto foto mezzelani gmt cicchitto scava scava foto mezzelani gmt MAURIZIO GASPARRI MAURIZIO GASPARRI PIERFURBY CASINI PIERFURBY CASINI Alfonso Papa ai domiciliari berlusconi_burlesque_oni_peter_brookes

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?