giorgia meloni giancarlo giorgetti

E ALLA FINE IL GOVERNO HA DOVUTO RINCULARE - CAMBIA LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE: GLI ISTITUTI POTRANNO SCEGLIERE SE PAGARE O DESTINARE AL PATRIMONIO L’IMPORTO DELLA TASSA, RAFFORZANDO IL CAPITALE - LA NUOVA IMPOSTAZIONE POTREBBE RIDURRE NOTEVOLMENTE IL GETTITO FISCALE ATTESO NEL 2024: IL GOVERNO PUNTA A RECUPERARE TRA I 2,5 E I 2,7 MILIARDI DI EURO ANCHE NELLA NUOVA FORMULAZIONE MA LA POSSIBILITÀ PER LE BANCHE DI OPTARE PER LA PATRIMONIALIZZAZIONE RIDURRÀ GLI INCASSI PREVISTI…

Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti

Cambia completamente la tassa sugli extraprofitti delle banche, varata l’8 agosto dal governo, che aveva sollevato molte critiche anche dentro la maggioranza. Il prelievo verrà calcolato su una base diversa, che esclude il margine di interesse sui titoli di Stato, ma soprattutto si potrà scegliere se pagare o destinare al patrimonio l’importo della tassa stessa, sospendendone il pagamento.

 

L’accordo raggiunto ieri nella maggioranza sulla rimodulazione della tassa, dopo settimane di confronto e negoziati lunghissimi, sarà recepito dal governo e nelle prossime ore il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lo dovrebbe depositare sotto forma di emendamento al decreto legge che è all’esame delle Commissioni del Senato. I partiti di maggioranza potrebbero, a quel punto, anche ritirare le loro proposte di modifica.

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno

 

Nella coalizione di governo c’è grande soddisfazione per l’intesa, soprattutto dentro Forza Italia, il partito che aveva espresso i maggiori dubbi sulle modalità di applicazione della tassa come era stata immaginata all’inizio, perché avrebbe colpito i piccoli istituti ed impattato anche sulle future emissioni dei titoli di Stato. La soluzione individuata non solo escluderebbe questi rischi, ma potrebbe anche tranquillizzare la Banca centrale europea. Solo pochi giorni fa Francoforte aveva messo in guardia l’esecutivo proprio sul rischio che la nuova tassa potesse indebolire il patrimonio di vigilanza delle banche, che garantisce la loro attività e la stabilità del sistema.

giancarlo giorgetti giorgia meloni

 

Dall’altra parte, però, la nuova impostazione della tassa potrebbe ridurre notevolmente il gettito fiscale atteso nel 2024 […] La prima modifica […] riguarda il nuovo tetto massimo all’importo della tassa applicata al margine di interesse. Nella versione originaria il ministero dell’Economia aveva previsto un tetto per l’imposta dello 0,1% dell’attivo di bilancio di ogni singola banca. In base al compromesso raggiunto nelle ultime ore, il nuovo massimo sarà fissato allo 0,26% dell’attivo «medio ponderato». […]

 

tassa sugli extraprofitti delle banche

Il governo punta a recuperare tra i 2,5 e i 2,7 miliardi di euro dal prelievo anche nella nuova formulazione. Il gettito non era e non sarà quantificato, ma la possibilità per le banche di optare per la patrimonializzazione in sospensione di imposta diluisce nel tempo e forse ridurrà gli incassi previsti. La tassa portata a patrimonio sarà versata all’erario, infatti, solo nel momento in cui quel patrimonio dovesse essere distribuito agli azionisti. Un meccanismo che spingerà le banche ad una scelta netta: pagare sugli extraprofitti o utilizzarne una parte per rafforzare il proprio capitale.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

L’incentivo ad incrementare il patrimonio è particolarmente attraente per gli istituti più piccoli, come le banche popolari […] Parcheggiare la tassa nel patrimonio è un’opzione valida per tutte le banche che devono irrobustirsi, […] Viene in parte smontata anche un’altra critica che la Bce ha rivolto a tutti i paesi che hanno introdotto i prelievi sui profitti delle banche, come la Spagna, ovvero l’inopportunità di usare il gettito senza una precisa finalizzazione di bilancio.

ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SU ANTONIO TAJANI CONTRARIO ALLA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI

 

La tassa italiana verrà utilizzata per rimpinguare i fondi di garanzia che favoriscono l’accesso delle famiglie ai mutui immobiliari, ma la nuova opzione implicitamente destina una parte dell’imposta ad un altro scopo specifico, cioè il rafforzamento patrimoniale che la stessa Banca centrale europea ravvisa come opportuno. L’accordo raggiunto non prevede, invece, la deducibilità dell’imposta o la possibilità che a fronte della stessa venga riconosciuto dal fisco un credito di imposta. […]

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