IL GOVERNO? E’ UN “CUSTOMER SERVICE” - INCONTRO (RISERVATO) TRA CASALEGGIO E MICHAEL SLABY, GURU HI-TECH DI OBAMA - L’IDEOLOGO DEL M5S E’ L’UNICO CHE HA RISPOSTO ALL’INVITO DI MIKE A TUTTI I PARTITI - VOTO ON LINE AL CENTRO DELL’INCONTRO: PER SLABY “M5S E’ UN FENOMENO ASSOLTAMENTE NUOVO” - “I PARTITI SI INTERESSANO AI NUOVI MEDIA SOLO IL GIORNO DELLE ELEZIONI” - ANCORA POLEMICHE SULLE PARLAMENTARIE…

1 - CASALEGGIO AL GURU DI OBAMA "COL WEB IL POTERE AGLI INDIVIDUI"...
Jacopo Iacoboni e Francesca Paci per "la Stampa"

Tutta l'Italia ormai se lo chiede, allora Obama sostiene Beppe Grillo?, gli ha domandato a un certo punto, sorridendo, Gianni Riotta. Michael Slaby, uno dei guru hi tech del presidente americano - capo del settore «Integrazione e Innovazione "Obama for America"» - venuto in Italia per una serie di dibattiti tra Milano e Roma, già aveva ammesso: «Sì, ho incontrato Casaleggio, del resto potevo, sono qui in forma privata»; a quel punto, ha glissato con un sorriso.

La Stampa però è in grado di raccontare - grazie a una fonte primaria d'assoluta eccezione - come, quando, dove, e dicendosi cosa, è avvenuto l'incontro tra Slaby e Casaleggio, del quale il giornale aveva dato notizia già ieri. Slaby era a Milano per un dibattito alla Statale, e un incontro con gli studenti del master di giornalismo Walter Tobagi.

Prima del suo arrivo aveva invitato i leader di tutti i partiti, disponibile a incontrare chiunque. Bene: tra i big l'unico partito che ha risposto sapete chi è stato? Il Movimento cinque stelle, esattamente Roberto Casaleggio. A quel punto è andata così: Slaby gli ha proposto di assistere a uno dei dibattiti pubblici milanesi. Ma Casaleggio, un maniaco della riservatezza, ha chiesto udienza in un «private meeting», un incontro a due. È avvenuto nel pomeriggio di lunedì, tra i velluti del Grand Hotel et de Milan.

I due sono stati mezz'ora insieme, ha parlato insolitamente tanto Casaleggio. Il primo tema che ha proposto il cofondatore del Movimento cinque stelle è stato più o meno questo, «noi siamo molto interessati all'estrazione dei big data; con le primarie sul web stiamo ridando potere alle scelte degli individui, è una rivoluzione». Casaleggio ha illustrato la loro idea su come trasformare in pratiche elettorali i comportamenti di marketing, più che quelli sui social network. Quindi ha domandato: «Come funziona esattamente il voto on line in America? Sarà tutto on line, in futuro?».

E qui Slaby ha frenato: «Funziona, ma tenendo presente che non si vota on line in tutti gli stati; e comunque mia madre preferirà sempre andare fisicamente al seggio. Dobbiamo includere, non tagliar fuori col digital divide». Per Casaleggio la chiave è «come usare i nuovi media per conoscere i gusti degli elettori»: appunto, dal location-based marketing al locationbased engagement.

Per Slaby, lo ha detto in pubblico nella sala Aldo Moro della Camera, «non è tanto importante la tecnologia, cioè il mio lavoro, ma i valori, i discorsi che stanno dietro». Molta sintonia, tra Slaby e Casaleggio, su due questioni: «Guardare al governo come a una forma di customer service», e realizzare «la differenza tra partiti e movimenti: i primi si interessano ai nuovi media solo il giorno delle elezioni». E Casaleggio: «Noi ci siamo mossi da molto più lontano».

I big data interessano probabilmente numeri non grandi, e molto probabilmente assai più piccoli in Italia che negli Usa. Ma insomma, i 5 stelle, tanto pittoreschi e pure inquietanti per le candidature e la democrazia interna, hanno però qualcuno che si pone domande avanzate. Slaby e Casaleggio hanno siglato una consulenza? Le nostre fonti dicono: «Assolutamente no, al momento». Ma mai dire mai. Il contatto è preso, e un elemento è certo: a Slaby - che ragiona in modo americano, del tutto postideologico - il Movimento 5 stelle non è dispiaciuto affatto. «Mi chiede come lo giudico?», dice andando via dalla Camera. «Lo giudico un fatto assolutamente nuovo; basta vedere come risponde la gente».

2 - LA BASE GRILLINA IN RIVOLTA: CASALEGGIO TRUCCA LE PRIMARIE...
Da "Libero" - Anche i grillini gridano ai brogli. Sul blog del loro leader è tutto un fiorire di attacchi al guru Gianroberto Casaleggio e ai discussi metodi di valutazione dei candidati alle "parlamentarie" del Movimento cinque Stelle. Mentre continuano le votazioni online dei candidati che si sfidano a colpi di curricula e video su youtube (il voto termina stasera alle 20), i dissidenti dell'Emilia alzano il tono della polemica nei confronti di Beppe Grillo. Favia, Salsi e l'ex Tavolazzi provano ad approfittare delle primarie per avanzare dubbi sulla effettiva democraticità del voto: alcuni militanti sarebbero stati esclusi dalle liste.

Ci sarebbe un gruppo di genovesi infuriati perché «la rete non basta a scegliere i candidati» e non bisogna «dimenticarsi di parlare alle persone». Sono accuse alle quali il leader non replica. Grillo preferisce attaccare politici ed istituzioni. Lo fa indirettamente con la presentazione del "Calendario dei Santi Laici 2013". È un elenco di morti «eccellenti» dal dopoguerra ad oggi, vittime della mafia o di stragi come quelle di Ustica, di Piazza Fontana o della stazione di Bologna. Il comico attacca anche sulle recenti decisioni in merito all'Ilva e al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato: «Qui la legge è uguale per gli altri».

Non per tutti. Insomma, Beppe spara a raffica per evitare di replicare al gran caos che le "parlamentarie"stanno scatenando. Durissimo il dissidente Valentino Tavolazzi, storico esponente del M5S espulso dallo stesso Grillo: «Il "Casaleggium"», dice parafrasando il più noto Porcellum, «ha stabilito chi sia candidabile, senza alcun confronto preventivo, e ha tradito quanto promesso da Grillo in tutte le piazze. Chiunque si può candidare, se incensurato, non iscritto a partiti e se non ha svolto due mandati.

Le scarse informazioni disponibili e le modalità di voto hanno impedito una partecipazione più larga e consapevole. Altro che milioni al voto, le Parlamentarie stanno assumendo una dimensione parrocchiale». E dire che proprio ieri, Michael Slaby, lo stratega della campagna di Obama per quel che riguarda il web, ha ammesso duranto un convegno alla Camera:«Sì, ho incontrato Casaleggio. Abbiamo avuto un colloquio, più che altro ho ascoltato le sue idee sul potere degli individui, su come le persone possono partecipare», ha spiegato Slaby.

«Sono cose interessanti per tutti, e infatti la mia posizione è stata più quella di ascoltare qualcuno che sta cercando di coinvolgere le persone». Scontato, insomma, che abbiano parlato delle «primarie» grilline. Nonostante tutte le proteste dei militanti esclusi e la rabbia che scorre sul web di chi dice di essere stato «escluso con un click». Forse proprio dallo stesso guru che può entrare nel sistema? Alla fine, anche il "ribelle" Favia prova a stemperare i toni: «Dobbiamo fidarci, le "parlamentarie"sono un esperimento nuovo.Grillo sta smuovendo le acque e ci sta riuscendo».

 

GIANROBERTO CASALEGGIO BEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO ALLARRIVO IN SICILIA CASALEGGIO GRILLO E CASALEGGIO esizer MICHAEL SLABY pier luigi bersani Logo movimento cinque stelleBEPPE GRILLO MOVIMENTO 5 STELLE

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