DUE GOZZI IS MEGL CHE ONE – QUEL FURBACCHIONE DI ROBERTO FICO PROVA A DIFENDERSI DALLE ACCUSE SUL POSTO BARCA AL PORTO MILITARE DI NISIDA, TIRANDO IN BALLO UN’ALTRA IMBARCAZIONE: UN PICCOLO GOZZO DI 5-6 METRI CHE AVREBBE COMPRATO QUANDO ERA ANCORA PRESIDENTE DELLA CAMERA. L’ORMEGGIO GLI SAREBBE STATO GARANTITO PER “RAGIONI DI SICUREZZA”. LE STESSE CHE VENIVANO MENO QUANDO DOVEVA FARE LO SHOW SULL’AUTOBUS SENZA SCORTA? PERCHÉ ANCORA GLI È GARANTITO QUEL “PARCHEGGIO”? GUARDA CASO, APPENA CESSATO L’INCARICO DI TERZA CARICA DELLO STATO, È DIVENTATO SOCIO ONORARIO DEL CIRCOLO AERONAUTICO…
Sintesi dell’articolo di Andrea Bulleri per “il Messaggero”
Con il passare dei giorni, il “barca-gate” di Roberto Fico si arricchisce e, nonostante i tentativi dell’ex presidente della Camera di “chiarire”, si aggiungono dettagli sempre più croccanti.
Il grillonzo, candidato del centrosinistra in Campania, è finito al centro di polemiche politiche e di un’interrogazione di Fratelli d’Italia al ministro della Difesa Guido Crosetto.
Oltre alle contestazioni più squisitamente politiche, quelle sul costo di una delle sue imbarcazioni – circa 120mila euro, cifra giudicata poco compatibile dal centrodestra con l’immagine “anti-casta” del Movimento 5 Stelle – ci sono due altri aspetti più “sensibili”: l’ormeggio a 500 euro l’anno nel porto militare di Nisida e la mancata dichiarazione del natante nelle sue comunicazioni patrimoniali.
Come scrive Andrea Bulleri sul “Messaggero”. Fico avrebbe fornito ai suoi fedelissimi una versione più articolata: la barca non era una sola, ma due. La prima è un piccolo gozzo di 5-6 metri, acquistato quando presiedeva Montecitorio e che, non essendo immatricolato, non comparirebbe nelle dichiarazioni patrimoniali. Proprio questo gozzo era ormeggiato a Nisida: un privilegio che gli sarebbe stato concesso – anzi, “caldeggiato” – per ragioni di sicurezza legate al ruolo istituzionale.
Ma perché l’ormeggio è rimasto nella sua disponibilità anche dopo la fine del mandato? Fico nel frattempo è diventato socio onorario del circolo dell’Aeronautica militare, che comprende quell’area portuale.
Così il posto barca è rimasto attivo anche dopo che l’ex presidente ha venduto il gozzo, un anno e mezzo fa, per acquistare “Paprika”, il cabinato di dieci metri con quattro posti letto, cucina e solarium, dal valore di 120mila euro.
“Paprika”, però, non avrebbe mai messo piede a Nisida: è sempre stata ormeggiata a Procida, lontano dal porto militare. Proprio nelle uscite in mare da Nisida con il piccolo gozzo quando era ancora presidente della Camera, Fico avrebbe creato qualche difficoltà alle motovedette di scorta costrette, secondo quanto raccontato da fonti interne a Bulleri, a inseguire un mezzo estremamente lento, e quindi a frequenti stop-and-go.
Morale della fava: il gozzo “originale” era al porto militare per ragioni di sicurezza. Ma è lecito chiedere a Fico: le ragioni di sicurezza venivano meno quando doveva fare lo show sull’autobus senza scorta e ora rispuntano per un gozzo di 5 metri?
Guarda caso, appena cessato l’incarico di presidente della camera, è diventato subito socio onorario del circolo Aeronautico…
il post di gennaro sangiuliano sulla barca di roberto fico - il gozzo di cittadinanza





