giorgia meloni giancarlo giorgetti

UNA GRANDE PRESA PER IL CUNEO – IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA APPROVATO LA MANOVRA – NEL DECRETO FISCALE CI SARÀ L’ACCORPAMENTO DEI PRIMI DUE SCAGLIONI DELL’IRPEF, CON UN’ALIQUOTA UNICA AL 23%. LA RIFORMA COSTERÀ 4,1 MILIARDI: I CONTRIBUENTI CON REDDITO SUPERIORE A 50MILA EURO VEDRÀ TAGLIATE LE DETRAZIONI DI 260 EURO…

giorgia meloni giancarlo giorgetti

FISCO: BOZZA, -260 EURO DETRAZIONI CON REDDITO SOPRA 50MILA EURO

(Adnkronos) - Taglio delle detrazioni di 260 euro per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50mila euro. Lo prevede una bozza del dlgs fiscale in esame oggi in Cdm. "Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a euro 50.000 l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda, spettante per l’anno 2024 in relazione ai seguenti oneri è diminuito di un importo pari a euro 260", si legge nello schema del decreto legislativo.

 

BOZZA, NUOVA IRPEF 2024, ALIQUOTA AL 23% FINO 28MILA EURO

IL RIGORE - VIGNETTA BY GIANNELLI

(ANSA) - Arriva la nuova Irpef a tre aliquote. Per il 2024 gli scaglioni si riducono da quattro a tre, accorpando i primi due scaglioni con un'unica aliquota al 23%. Lo prevede la bozza in entrata del decreto legislativo di riforma dell'Irpef atteso oggi in cdm. Le nuove aliquote per scaglioni di reddito sono così determinate: fino a 28.000 euro, 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%; oltre 50.000 euro, 43%. Inoltre si si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati.

 

BOZZA, LA RIFORMA DELL'IRPEF COSTERÀ 4,1 MILIARDI NEL 2024

(ANSA) - La riforma dell'Irpef per il 2024 costerà circa 4,1 miliardi. Lo si legge nella relazione tecnica della bozza in entrata al Cdm del decreto legislativo che accompagna la manovra. Si stima anche una variazione di gettito "di addizionali regionale e comunale rispettivamente di -28,2 e -10,8 milioni di euro, per una variazione totale di circa -4.149,9 milioni di euro". "Si stima inoltre una variazione di Tfr di circa -52,6 milioni", si aggiunge. Nella complessiva perdita di gettito Irpef di 4,1 miliardi euro, si stima una minore compartecipazione Irpef delle Regioni a Statuto Speciale/Province autonome di circa -382,2 milioni di euro".

 

irpef

FISCO: BOZZA, SALGONO SCONTI ASSUNZIONI STABILI DONNE, GIOVANI E LAVORATORI SUD

(Adnkronos) - Sconto superiore al 20% per l'assunzione a tempo determinato di lavoratori svantaggiati, disabili, donne con almeno due figli minorenni o disoccupate, giovani, lavoratori del Sud ed ex Rdc. Lo prevede una bozza del dlgs fiscale in esame oggi in Cdm. Per le categorie in questione la maggiorazione della deduzione del 20% per le assunzioni a tempo indeterminato è moltiplicato per coefficienti di maggiorazione, si legge nella bozza, spiegando che la determinazione dei coefficienti di maggiorazione non eccederà il 10 per cento del costo del lavoro sostenuto dalle categorie interessate.

 

AL VIA IL CDM SULLA MANOVRA, ECCO MISURE E TAGLI

Estratto da www.avvenire.it

 

SEMO GENTE DI PORCATA - VIGNETTA BY MANNELLI

Al via a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri che darà il via libera alla legge di bilancio. Una mattinata a ritmi forsennati: alle 9.30 il Cdm, alle 10.30 la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni e del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, poi la presidente del Consiglio tornerà sul dossier mediorientale mentre il titolare del Mef volerà all'Ecofin e all'Eurogruppo di Lussemburgo.

 

Lo schema della manovra è confermato: 15 miliardi per la conferma del taglio del cuneo fiscale e un primo intervento sull'Irpef, con la cancellazione della seconda aliquota; 5 miliardi per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione; 3 miliardi per la sanità. Il totale, provvisorio, arrivebbe a 25 miliardi. I due terzi del costo della manovra saranno coperti in extra deficit, quindi il governo ha dovuto individuare nuove entrate o risparmi di spesa per 8-9 miliardi almeno.

tasse

 

NUOVO FISCO

Mettendo insieme il dispositivo della legge di bilancio e il decreto legislativo di attuazione delle riforma fiscale il sistema delle tasse ha un nuovo ridisegno:

 

TAGLIO DEL CUNEO: […] Il taglio attualmente in vigore e che sarà prorogato di un altro anno è del 6 per cento per i lavoratori con reddito fino a 35mila euro e del 7 per cento per chi ha un reddito non superiore a 25mila euro l'anno (1.923 euro al mese).

 

CAMBIA L'IRPEF: la novità del 2024 sarà l'accorpamento delle prime due aliquote dell'imposta sulle persone fisiche. Prevista dalla delega fiscale, la norma per la riduzione degli scaglioni da 4 a 3 sarà contenuta nel decreto attuativo che arriverà parallelamente alla legge di bilancio.

tasse

 

Anche in questo caso l'obiettivo è favorire i redditi bassi e per questo sarà accorpata nell'aliquota del 23% (oggi riservata ai redditi fino a 15.000 euro) anche quella del 28% (oggi prevista da 15.001 a 28.000 euro). La riforma, sommata al taglio del cuneo, dovrebbe portare a un vantaggio in busta paga di circa 120 euro al mese.

 

Il costo dell'intervento sull'Irpef è di 4,1 miliardi. Per l'anno 2024 in base alla revisione degli scaglioni fino a 28.000 euro di reddito l'aliquota è del 23 per cento, tra i 28.000 euro e fino a 50.000 euro è al 35 per cento e oltre i 50.000 euro è 43 per cento.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno

NO TAX AREA SALE A 8.500 EURO: nelle bozze si legge anche che si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente, che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. Nel 2024 la detrazione prevista per i redditi da lavoro fino a 8mila euro è innalzata a 1.955 euro dai precedenti 1.880, si legge nelle bozze.

 

MINI-IRES E MINIMUM TAX: anche in questo caso facendo ricorso a un decreto legislativo, l'imposta sulle imprese dovrebbe scendere dal 24% al 15% per chi fa assunzioni con una maggiorazione prevista se si assumono giovani, donne o ex beneficiari del reddito di cittadinanza. Per le multinazionali arriverà a partire dal primo gennaio la Global minimum tax al 15%, […].

 

[…]   SPENDING E ALTRE COPERTURE: parte delle coperture arriverà dalla spending review che dovrebbe portare in dote almeno 2 miliardi per il prossimo anno. La revisione spetta ai singoli ministeri ma Giorgetti ha già messo in chiaro che ci penseranno le forbici del Mef (probabilmente con un taglio lineare del 5%) se ci sarà chi non fa i compiti. Nel menu potrebbe entrare anche la revisione delle tasse sui giochi online oltre all'anticipo della gara del Lotto. […]

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)