UN PAESE DI SCRITTORI DELLA DOMENICA: GRASSO & BOLDRINI FANNO FESTA IN LIBRERIA

Stefano Sansonetti per lanotiziagiornale.it

Hanno dichiarato di volersi tagliare lo stipendio. Intenzione apprezzabile, anche se comunicata per rispondere alle montanti pressioni del Movimento 5 Stelle. In attesa che la decurtazione intervenga, però, sembrano emergere altre prospettive di incasso per Pietro Grasso e Laura Boldrini, nuovi presidenti di senato e camera.

Già, perché subito dopo la loro nomina sono subito stati recuperati dal passato alcuni libri scritti dai due. Naturalmente l'iniziativa è stata presa dalle case editrici, che certo non si sono lasciate sfuggire la possibilità di lucrare sulle precedenti fatiche letterarie di personaggi politici adesso diventati molto più mediatici e famosi.

Ma cosa ne è delle percentuali di guadagno riservate agli autori? Diciamo subito che in questo momento in libreria vengono spinti tantissimo due saggi della Boldrini, entrambi editi da Rizzoli. L'ultimo si intitola "Solo le montagne non si incontrano mai" e viene venduto a 16 euro. Si tratta della storia di una bambina somala che viene curata da un soldato italiano che la porta con sé nel Belpaese. Da grande la donna riscoprirà i genitori che aveva lasciato in Somalia.

Come si vede si tratta di una trama per la quale la Boldrini ha sicuramente attinto dalla sua esperienza di Alto commissario dell'Onu per i rifugiati. La Boldrini, a stare a quanto riportato sullo stesso libro, percepirà solo una parte del ricavato a lei spettante. Altra parte dei proventi, la cui entità non viene specificata, "verrà devoluta a sostegno di rifugiati somali nel campo di Dadaab".

In libreria, però, viene adesso pubblicizzato un altro saggio del nuovo presidente della camera, sempre edito da Rizzoli. Si intitola "Tutti indietro", prezzo 18 euro, ed è una storia che ha come protagonista un bambino di 11 anni che scappa dall'Afghanistan e trova ospitalità in Italia. In questo caso all'interno del volume è scritto chiaramente che "i proventi del libro verranno interamente destinati a borse di studio per ragazzi afgani giunti in Italia senza genitori". Sembra quindi di capire che, se la dicitura è ancora valida (la prima edizione del libro è del 2010), la Boldrini non percepirà nulla da questa sua fatica letteraria.

Ma nella corsa alla pubblicità non è stata da meno la Sperling & Kupfer, casa editrice del libri di Pietro Grasso. Nelle librerie, in queste ore, pare infatti che stiano spopolando due volumi: "Per non morire di mafia" e "Liberi tutti", entrambi venduti a 9,50 euro. Inutile dire che in questi testi Grasso ha messo a frutto tutta la sua esperienza di magistrato antimafia.

Sui volumi in questione, però, non è riportata nessuna indicazione relativa alla destinazione dei relativi proventi. In tutta la giornata di ieri non è stato possibile parlare con nessuno dell'ufficio stampa della casa editrice. Di sicuro in questi giorni i due editori stanno facendo festa.

 

 

GRASSO E BOLDRINI IN DIRETTA A BALLAROGRASSO E BOLDRINIPietro Grasso article BOLDRINI - NAPOLITANO - GRASSO - MONTIGRASSO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…