GRAZIE MONTI! VIVA TERZI! IN INDIA “AFFOGANO” LE PROVE PRO-MARÒ!

1. MARO': GOVERNATORE KERALA, LORO COMPORTAMENTO E' CRIMINALE
(ANSA) - I marò accusati di avere ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala "non sono stati vittime degli eventi politici in corso all'epoca nello Stato indiano e dell'emozione, ma del loro criminale comportamento": lo ha dichiarato oggi il governatore del Kerala, Oommen Chandy. In una intervista a Ndtv, Chandy ha inteso replicare a rilievi formulati ad una tv indiana sulla vicenda dal sottosegretario agli Esteri italiano Staffan de Mistura, che ha riportato Massimiliano Latorre e Salvatore Girone a New Delhi.

Il governatore del Kerala ha quindi insistito che Latorre e Girone hanno commesso un reato e sono implicati nell'assassinio di due innocenti. Per quanto riguarda la giurisdizione sul caso, Chandy ha rifiutato qualsiasi possibilità che la giurisdizione sia italiana: "Il processo deve celebrarsi in India perché loro hanno ucciso due pescatori indiani su una imbarcazione indiana. Per questo non vi è alcuna ragione che sia l'Italia a giudicarli".


2. IN KERALA SCOMPAIONO LE PROVE CHE DISCOLPANO I MARÃ’. AFFONDATO IL PESCHERECCIO DELLA DISCORDIA
Gianandrea Gaiani per "Il Sole 24 Ore"


Di rinvio in rinvio il tribunale di primo grado dello stato indiano del Kerala darà forse inizio il 17 luglio al processo a carico dei due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone accusati della morte di due pescatori indiani imbarcati sul peschereccio Saint Antony avvenuta il 15 febbraio.

Nel frattempo alcuni elementi di prova in grado di dimostrare l'innocenza dei nostri militari scompaiono o vengono compromessi o forse sarebbe meglio dire si "inabissano" come lo stesso peschereccio Saint Antony affondato dopo essere stato posto in disarmo dal suo proprietario Freddy Bosco. La vicenda è stata raccontata dall'inviato del Quotidiano Nazionale Lorenzo Bianchi, uno dei reporter italiani che meglio ha seguito la vicenda realizzando diversi scoop sull'argomento.

Bosco aveva incassato 30 mila euro dall'Italia a titolo di risarcimento dei danni subiti e il 10 maggio aveva ottenuto il dissequestro del peschereccio dal tribunale di Kollam adducendo la motivazione che quella barca era il suo unico mezzo di sostentamento. Alla stampa però dichiarò che dopo quanto era successo il 15 febbraio nessuno avrebbe voluto imbarcarvisi.

Infatti Bosco tolse all'imbarcazione eliche, motori e attrezzature lasciando ormeggiato nel porto di Neendakara il solo scafo in legno peraltro in pessime condizioni. Il Saint Antony era già semiaffondato a inizio giugno e il 23 dello stesso mese venne portato in secco da una squadra di 12 portuali di Kavanad munita di carrucole e di funi e pagata da Bosco 600 euro, come rivela il Quotidiano Nazionale.

Tutti gli elementi di rilievo ai fini processuali rischiano però di risultare compromessi. I residui di polvere da sparo nei fori dei proiettili sono stati "lavati" e la salsedine erode anche i fori provocati dai colpi di armi automatiche lasciando come unici elementi a disposizione i rilievi effettuati dalla polizia del Kerala oggetto di polemiche fin dall'inizio della vicenda.

Vale la pena ricordare che l'autore dell'autopsia sui cadaveri dei due pescatori, il professor Sasikala, confermò il 16 febbraio di aver trovato i resti di proiettili calibro 7,62 non in uso ai militari italiani imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie. Il calibro venne poi "corretto" nella perizio balistica attribuendo i morti ad armi da 5,56 millimetri compatibili con i fucili Beretta Sc 70/90 dei fucilieri e contemporaneamente il professor Sasikala non venne più autorizzato a rilasciare dichiarazioni ai media.

Inoltre i rilievi sulle traiettorie dei proiettili che colpirono il Saint Antony mostrarono chiaramente che le raffiche vennero sparate orizzontalmente, quindi da un'imbarcazione alta dal livello del mare circa quanto il Saint Antony (forse una motovedetta dello Sri Lanka), non dall'alto verso il basso come avrebbero dovuto essere se sparati dalle murate di una grande petroliera. Il sospetto che l'affondamento del Saint Antony non sia stato casuale è quindi legittimo soprattutto se si tiene conto che anche le testimonianze di Bosco e del suo equipaggio sono cambiate almeno tre volte dopo il 15 febbraio.

Inoltre, a mettere in dubbio la buona fede delle autorità indiane contribuisce ora un nuovo dettaglio. Una lista di documenti firmata dal "Circle inspector of police" della stazione di polizia costiera di Neendakara accenna all'esistenza di un apparato Gps sul peschereccio colpito del quale nessuno aveva mai parlato prima. Uno strumento che avrebbe potuto chiarire fin da subito la posizione dell'imbarcazione sgomberando il campo dal dubbio fondato che il Saint Antony si trovasse in realtà molto più a sud di quanto dichiarato e non abbia mai incontrato la petroliera Enrica Lexie.

Occorrerà ora vedere quanto peso vorrà dare l'Italia a questi elementi nell'ambito del processo il cui ultimo rinvio, datato 10 luglio, è stato giustificato con la necessità della difesa di disporre della traduzione ufficiale degli atti processuali dall'inglese all'italiano e viceversa. Nella precedente udienza del 18 giugno, il team legale italiano aveva presentato una lista di quattro interpreti tra i quali alcuni preti cattolici, che dovranno assistere i due marò durante l'intero dibattito processuale.

 

 

Il-peschereccio-Saint-Antony degli indiani keralapeschereccio st antony degli indiani kerala maroLATORRE E GIRONE I DUE MARO ALL ALTA CORTE DEL KERALA ENRICA LEXIE STAFFEN DE MISTURA E SIGNORA TERZI E MARO I DUE MARO GIRONE E LATORRE VIGNETTA BENNY DA LIBERO VICENDA DEI DUE MARO MONTI E TERZI DESTINAZIONE INDIA

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO