virginia raggi

RAGGI FOTONICI (SUL VATICANO) - LA CANDIDATA DEI 5 STELLE AL CAMPIDOGLIO VIRGINIA RAGGI CHIEDE 400 MILIONI ALLA SANTA SEDE - PD ALL’ATTACCO: “E’ COME AMBRA, ETERODIRETTA DA CASALEGGIO”, LA REPLICA M5S: “PD SESSISTA”

Brunella Bolloli per “Libero Quotidiano”

VIRGINIA RAGGIVIRGINIA RAGGI

 

«Sì al nuovo stadio della Roma, e a quello della Lazio, ma niente speculazione edilizia. Le Olimpiadi? Lo decideranno i romani con un referendum se la città è pronta per una gestione pulita dell' evento».

 

Dunque sì o no? Per Virginia Raggi è quasi sempre un «nì». Alle domande dirette, alla Stampa Estera, risponde garbata ringraziando ogni volta l' intervistatore, ma poi magicamente prova a svicolare forte di una buona capacità oratoria e passa al quesito successivo.

 

raggi m5s roma 13raggi m5s roma 13

«No scusi, non ha risposto»: dopo un po' il giochino fa infuriare i cronisti, ma è lì che lo staff, confuso tra i giornalisti e addestrato con sapienza sotto la regia del capo comunicatore, Rocco Casalino (ex Grande Fratello), corre in aiuto. «Ancora una domanda dai colleghi stranieri e basta».
 

Certo. Alla stampa estera interessa poco o nulla sapere come mai la neocandidata dei Cinquestelle a sindaco di Roma abbia omesso di inserire nel suo curriculum la pratica forense svolta nello studio di Cesare Previti.

 

Un collega pachistano le chiede come affronterà il problema dei campi nomadi in città («sono luoghi degradati e devono essere superati», dice lei). Uno spagnolo domanda se ci sono affinità con Podemos. Una tedesca vuole conoscere la ricetta della candidata per sconfiggere la corruzione dilagante con cui ogni amministratore, finora, ha dovuto fare i conti.
 

raggi m5s romaraggi m5s roma

Virginia, occhioni da cerbiatta e fisico asciutto, bellezza acqua e sapone e nessuno slang romanesco nonostante sia romana de Roma, quartiere San Giovanni, offre argomenti di buon senso, da brava ragazza che ha studiato bene la sua parte. Esordisce: «Roma è stata stuprata dalla politica, ma non è solo mafia capitale. Il M5S è maturo per governare.

 

A noi non c' è alternativa. Trasporti, rifiuti e trasparenza sono le nostre priorità». Quindi la lotta agli sprechi e il recupero crediti: 50 milioni di euro l' anno in Atac, 216 milioni dall' evasione di Imu e Tasi e poi i 400 milioni di euro l' anno che la Città del Vaticano non versa al Comune. «Pensate che proprio 400 milioni servirebbero per risistemare tutte le scuole di Roma».

 

previti berlusconipreviti berlusconi

Raggi non si accalora come la pasionaria Paola Taverna che in Senato ci ha abituato a show di ogni genere e ora è lì in prima fila con le altre vestali del Movimento (Roberta Lombardi, Carla Ruocco, Federica Daga) tutte a dare man forte alla Raggi che non sa ancora se è favorevole o no ai Giochi del 2024. «C' è tempo», ma non è vero perché la candidatura di Roma deve essere ufficializzata entro il 2017.

 

raggi m5s roma 9raggi m5s roma 9

Manca Alessandro Di Battista, vero sponsor dell' ex consigliera, che il Pd ha soprannominato per l' occasione «Ambra» lasciando intendere il rapporto di sudditanza tra la Raggi e il deputato che le fa da «tutor». «Pd sessista», hanno urlato le grilline all' indirizzo del commissario dem, Matteo Orfini, ma non è un mistero che, in caso di vittoria a giugno, la Raggi dovrà condividere ogni iniziativa di alta amministrazione con il comitato di garanti creato ad hoc per la città.

 

Una cogestione che lascerà ben poco spazio di manovra all' avvocatessa specializzata in diritto civile, formata nello studio di Previti grazie al prof avvocato Pieremilio Sammarco, fratello di Alessandro, storico legale dell' ex parlamentare azzurro. Perché non l' ha scritto nel cv?, chiedono.

 

La 37enne pupilla di Dibba si ferma un attimo e sorride: «Se è per questo non ho scritto neanche per quali famiglie ho fatto la baby sitter». Nel weekend vedrà il guru Gianroberto Casaleggio per i dettagli. Quale sarà lo slogan della campagna elettorale? «Roma vogliamo che», ma lo dice così piano e così poco convinta che non capisce nessuno ed è costretta a precisare: «Voce del verbo volere».

raggi m5s roma 7raggi m5s roma 7raggi m5s roma 4raggi m5s roma 4raggi m5s roma 5raggi m5s roma 5virginia raggi  8virginia raggi 8virginia raggi  7virginia raggi 7raggi m5s roma 6raggi m5s roma 6

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…