genova beppe grillo by vauro

GRILLINI CONTRO GRILLO - IL CAPOGRUPPO GENOVESE DEI 5 STELLE: “CAPISCO IL RAGAZZO CHE HA CONTESTATO BEPPE. AVREI FATTO LO STESSO” - “SE L’È CERCATA, DOVEVA VENIRE PRIMA”

Massimo Calandri per “la Repubblica

 

grillo a genova parla con gli alluvionatigrillo a genova parla con gli alluvionati

I genovesi è meglio non provocarli, perché gli brucia la pelle subito. Sanno essere polemici e aggressivi come pochi, pungenti, di un sarcasmo che è spesso un invito allo scontro fisico. Beppe Grillo, cresciuto tra il quartiere di San Fruttuoso e il porticciolo di Nervi — dove ti rispondono al volo per le rime, e a voce alta, guai se poi abbassi lo sguardo — avrebbe dovuto ricordarselo. Paolo Putti, capogruppo genovese dei 5Stelle, aveva avvertito lui e gli altri parlamentari del Movimento: «Attenzione: qui è meglio non fare passerelle, non venite tutti insieme ».

 

grillo a genova contestato dagli alluvionatigrillo a genova contestato dagli alluvionati

Il giorno prima li aveva convinti che sarebbe stato più prudente muoversi con la massima discrezione, evitando di farsi riconoscere. «Per i quattro parlamentari liguri è stato facile: non sono volti noti. Ma Beppe è un personaggio pubblico. Venendo qui oggi, in queste circostanze, non poteva non mettere in conto una contestazione».

 

L’ex comico si è presentato con la scorta, poi gli sono piombati addosso i giornalisti e insomma, un carosello. Davanti a quelli che spalavano melma. «C’era da immaginarselo, che sarebbe andata così. Io quel ragazzo che gli ha urlato contro lo capisco. Avrei fatto lo stesso».

 

alluvione genova 7alluvione genova 7

A Putti, che due anni fa per un pugno di voti sfiorò il ballottaggio col sindaco Marco Doria, sarebbe piaciuto parlare un po’ insieme al suo leader. Magari anche dopo il movimentato incontro con gli Angeli del Fango. «Però non sono riuscito a raggiungerlo. Lui è così: immarcabile». E c’è come un’eco rassegnata nelle sue parole. Racconta che «la visita di Beppe è stata comunque positiva », la verità è che tra i grillini genovesi affiorano imbarazzi e malumori.

 

Sul web i simpatizzanti del Movimento accusano i media di aver enfatizzato la contestazione a Grillo. Però non tutti sono d’accordo. Ad esempio Andrea Boccaccio, consigliere comunale 5Stelle, che l’altro ieri — alla notizia dell’arrivo dei deputati romani — aveva twittato: «Sarà la volta buona che vediamo i 4 parlamentari liguri sul territorio...». Qualcuno lo ha invitato ad evitare polemiche.

 

Ma si sa come sono i genovesi. Ieri nel corso del consiglio comunale dedicato all’alluvione, Boccaccio ha sinteticamente chiesto al sindaco Doria di «levarsi dalle palle». Altri due consiglieri — Putti, appunto; e Stefano De Pietro, la cui sorella, Cristina, eletta in Parlamento, ha appena lasciato il Movimento per il Gruppo Misto — hanno ufficialmente voluto dire la loro.

alluvione genova 6alluvione genova 6

 

Segno che non c’è una strategia comune. «E allora? Mica è il vecchio partito del pensiero unico. Esistono due correnti di idee», conferma Putti. «Una vuole attaccare il sindaco e basta. L’altra, la mia, preferisce puntare a fare qualcosa di concreto, subito. Noi non siamo i grillini che urlano».

 

Urlare no, mugugnare sì. La visita di Beppe ieri ha lasciato perplessi molti tra il popolo dei meet up. Le rete come al solito pare molto compatta. Ma spegnendo il computer e provando a chiedere di persona, vengono fuori anche altre opinioni. Ad esempio quella di Alessandro Ravera, un elettore genovese della prima ora:

 

alluvione genova 5alluvione genova 5

«Nel 2014, con il livello di esasperazione che c’è, la gente dai politici si aspetta risposte in Parlamento, non dimostrazioni di piazza. Era ovvio che Grillo e i suoi in strada si prendessero gli insulti. C’è tanta rabbia. Questa è la mia personalissima opinione: pensino piuttosto a prendere provvedimenti contro il dissesto idrogeologico, a portare in Comune e a Roma provvedimenti che non rimangano lettera morta ».

 

alluvione genova 4alluvione genova 4

E Andrea Bonfiglio, ricercatore universitario genovese di 31 anni. Che ha sempre condiviso gli interventi di Grillo. Però. «Forse questa volta poteva giocarsela meglio, arrivare in città prima, e coinvolgere la gente invece che dare l’idea di una passerella in ritardo — dice — Ma in queste occasioni, qualsiasi cosa fai sbagli: se vai sul posto ti danno dello sciacallo, se non ci vai ti accusano. Ecco, forse da elettore avrei preferito che Grillo dicesse: sono vicino alla mia città ma no, questa volta non vado, voglio distinguermi dalle passerelle propagandistiche dei politici, noi siamo diversi».

 

alluvione genova 3alluvione genova 3

Invece Beppe c’è andato, nella sua Genova. Paolo Putti prova a spiegare meglio la “solidarietà” all’Angelo contestatore. «Lo capisco: in questi giorni, spalando fango, i giovani hanno giustamente avuto un riconoscimento dagli adulti. E la presenza di Grillo — con tutta quella gente intorno, il circo mediatico — poteva offuscare tutto questo. Il ragazzo si è sentito preso in giro. Ed ha reagito ».

 

Il capogruppo racconta anche che stava organizzando una raccolta di fondi per le vittime dell’alluvione, «ma Beppe credo abbia deciso di fare un’altra cosa con l’aiuto di don Valentino Porcile ». Immarcabile Grillo. «Sì, ma non dite che la visita è stata un fallimento. Anzi. Ha raccolto informazioni parlando con le vittime di questo disastro, ne farà buon uso. E ha imparato che bisogna lasciare spazio ai giovani».

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)