ambasciata iraniana in yemen

GUERRA CALDA TRA SUNNITI E SCIITI - L'IRAN ACCUSA L'ARABIA SAUDITA DI AVER BOMBARDATO LA SUA AMBASCIATA IN YEMEN COME RAPPRESAGLIA DOPO GLI ATTACCHI ALL'AMBASCIATA SAUDITA DI TEHERAN - GLI AYATOLLAH PUNTANO AL BAHREIN PER DESTABILIZZARE I RE DEL PETROLIO SUNNITA

rabbia iraniana contro l arabia sauditarabbia iraniana contro l arabia saudita

 

1.IRAN ACCUSA ARABIA SAUDITA,BOMBARDATA AMBASCIATA YEMEN

 (ANSA) - L'Iran accusa l'Arabia Saudita di aver bombardato l'ambasciata di Teheran in Yemen. Lo riferisce la Bbc.

 

2.IRAN: 'FERITI IN RAID SAUDITA SU AMBASCIATA IN YEMEN'

 (ANSA) - L'Iran ha affermato che alcuni dipendenti della sua ambasciata in Yemen sono stati feriti in quello che ha denunciato come un raid saudita. "L'Arabia Saudita è responsabile per il danneggiamento dell'edificio e il ferimento di alcuni dipendenti", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Hossein Haberi Ansari, citato dalla PressTv.

 

ambasciata iraniana in yemenambasciata iraniana in yemen

"Questo attacco deliberato da parte dell'Arabia Saudita è una violazione di tutte le convenzioni internazionali che proteggono le missioni diplomatiche", ha affermato Ansari. Un portavoce saudita, citato dalla televisione panaraba Al Jazeera, ha detto che il governo di Riad sta facendo accertamenti in merito all'episodio denunciato.

 

3.IRAN: ATTACCO RIAD HA VIOLATO NORME INTERNAZIONALI

 (ANSA) - "L'atto intenzionale del governo saudita è stato una violazione delle convenzioni internazionali sulla protezione delle missioni diplomatiche in tutte le circostanze". Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Hossein Jaber Ansari, in merito all'attacco della propria ambasciata in Yemen contestato a Riad.

 

Si tratta sostanzialmente della stessa accusa rivolta da Riad a Teheran dopo l'assalto dei manifestanti alle sue sedi diplomatiche in Iran, che hanno condotto alla decisione di rompere i rapporti diplomatici.

 

ambasciata iraniana in yemen bombardataambasciata iraniana in yemen bombardata

4.AP, L'AMBASCIATA DELL'IRAN IN YEMEN NON PRESENTA DANNI

(ANSA-AP) - Non ci sono segni visibili di danni all'ambasciata iraniana in Yemen. Lo riferisce il corrispondente dell'Associated Press a Sanaa. L'Iran ha denunciato che la sede diplomatica è stata bombardata dai caccia sauditi.

 

 

5.COSÌ DAL BAHREIN L' IRAN METTE PIEDE NELLE PROVINCE SCIITE DELL' ARABIA

Giordano Stabile per “la Stampa

 

L' Iran punta a passare attraverso il Bahrein, «anello debole» dell' alleanza sunnita nel Golfo, per penetrare nelle province orientali dell' Arabia Saudita, dove ci sono i più importanti giacimenti petroliferi del mondo, e destabilizzarle. È quanto temono fonti diplomatiche occidentali nella regione.

 

TEHERAN, ASSALTO AMBASCIATA ARABIA SAUDITA  TEHERAN, ASSALTO AMBASCIATA ARABIA SAUDITA

I rapporti delle forze di sicurezza locali e d' intelligence parlano di un intenso flusso di «armi, esplosivi ad alto potenziale» provenienti dall' Iran intercettati in Bahrein, in alcuni casi sicuramente diretti verso l' Arabia Saudita. A che cosa dovessero servire tutte queste armi non è stato accertato. Analisti del Golfo parlano di un disegno iraniano per «staccare l' Eastern Province dall' Arabia Saudita» e creare un «Grande Bahrein» dominato dagli sciiti e alleato di Teheran.

 

«Addestrati dai Pasdaran» Dietro la rottura diplomatica fra alleati di Riad e l' Iran non c' è solo l' esecuzione dell' imam sciita Nimr al Nimr. Per Manama la decisione era «praticamente obbligata» commentano le fonti diplomatiche. Ed è soprattutto legata a una serie impressionante di sequestri di depositi o di navi cariche di armi e materiale per fabbricare bombe. Dal 2012 ce ne sono stati dieci di grandi dimensioni. L' ultimo ritrovamento è avvenuto a ottobre.

pozzi arabia sauditapozzi arabia saudita

 

Il 28 giugno 2015 nel villaggio di Tubli, a sud della capitale, sono state scoperte 1,5 tonnellate di esplosivo, e un laboratorio per realizzare Ied (ordigni esplosivi improvvisati) sofisticati. In un caso sono stati trovati 98 chili di C4. Nel maggio del 2015 ne sono stati intercettati altri 38 chili in un' auto sulla causeway che porta in Arabia Saudita. In altri casi sono state fermate barche provenienti dall' Iran, e dall' Iraq, con granate di fabbricazione iraniana e uomini addestrati, secondo le forze di sicurezza locali, «dalle guardie rivoluzionarie» di Teheran.

il re salman al saud dell arabia sauditail re salman al saud dell arabia saudita

 

Per le fonti diplomatiche l' ala dura del potere iraniano ha tutto l' interesse che il Bahrein sia una «pentola in continua ebollizione» in modo da indebolire il rivale saudita nel suo fianco più esposto. Le forniture belliche, però, non sono di sicuro servite ad armare la protesta sciita nel Paese, rimasta sostanzialmente pacifica. E allora? Un' ipotesi è che la destinazione finale fosse lo Yemen, ma la logistica troppo complicata porta a escluderlo. Analisti della regione, come Riad Kahwaji, dell' Inegma di Doha, sono convinti che il disegno sia «staccare l' Eastern Province dall' Arabia Saudita», armando pesantemente la ribellione interna, e creare sulla sponda araba del Golfo un nuovo Stato, dominato dagli sciiti.

 

attentato in una moschea in arabia saudita  12attentato in una moschea in arabia saudita 12

Il «regno» del petrolio La provincia dell' Est, Al Sharqiyya in arabo, è la più estesa del regno saudita e i suoi quattro milioni di abitanti sono in maggioranza sciiti. Ma soprattutto è da lì che arriva l' 80% del petrolio saudita. In questo senso la città più importante è Al Qatif, proprio dove è nato l' imam Nimr al Nimr, la cui esecuzione, sabato scorso, ha innescato la gravissima crisi attuale. Attorno alla quale ci sono movimenti diplomatici imponenti. L' Iraq ieri ha offerto agli iraniani di mediare con i sauditi.

 

È stato il ministro degli Esteri Ibrahim Jaafari in visita a Teheran a ribadire che «relazioni cordiali fra Iran e Arabia sono a beneficio di tutta la regione». Facendo in parte il gioco di Teheran che ha ribadito il suo impegno a perseguire i responsabili degli assalti alle sedi diplomatiche saudite. Il Qatar per tutto contro ha richiamato il suo ambasciatore dall' Iran.

attentato contro gli sciiti in arabia saudita a dammam  5attentato contro gli sciiti in arabia saudita a dammam 5

 

Al Qatif è il più grande hub petrolifero al mondo, con 12 oleodotti che si incrociano e si diramano verso i giganteschi terminal petroliferi del Golfo, come Ras Tanura e Dhahran. «Al Qatif è la Grand Central Station mondiale del greggio», ribadisce Ali Alahmed, dell' Institute for Gulf Affairs di Washington. La sua perdita sarebbe il «colpo mortale» alla monarchia saudita. Ma Alahmed è scettico sui disegni di secessione: «Nemmeno Al Nimr predicava o sognava il distacco dell' Eastern Province dall' Arabia Saudita. La sua esecuzione non è stata un atto difensivo ma il tentativo di svicolare dai veri problemi di Riad: nello Yemen spende 200 milioni di dollari al giorno e la guerra va male, il petrolio sotto i 40 dollari ha costretto il governo ad aumentare le tasse, in Siria e in Iraq i suoi alleati sunniti sono in difficoltà.

attentato contro gli sciiti in arabia saudita a dammam  1attentato contro gli sciiti in arabia saudita a dammam 1

 

L' Iran è caduto nella provocazione. Ha commesso un grave errore con l' assalto all' ambasciata, e ora sulla sponda araba del Golfo sono saltati tutti gli equilibri».

 

La fascia di terra che si estende da Bassora, in Iraq, alla penisola di Musandam, nell' Oman, storicamente era conosciuta tutta come Bahrein, cioè «fra due mari» in arabo. Le città sulla costa, da millenni via di commercio fra India ed Europa, erano dominate dai sunniti, mentre nell' interno si sviluppavano e si rifugiavano le correnti più "rivoluzionarie" dell' Islam.

 

La presenza sciita è considerevole in Kuwait (35%) e preponderante in Bahrein (65%). Nel 2011 ha scatenato polemiche una cartina pubblicata sul sito Internet «Iran Defence» che includeva la penisola, assieme al Bahrein, nel Grande Iran. Soltanto 65 chilometri la separano dalla sponda iraniana del Golfo.

 

 

Ultimi Dagoreport

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…