tria conte di maio salvini

UN’IVA DI DIO – IL RAPPORTO DEFICIT/PIL AL 2,4% PER 3 ANNI È GIÀ UN RICORDO. IL GOVERNO RINCULA PER AVERE CONCESSIONI DA BRUXELLES E FA COME TUTTI: PROMETTE CHE DALL’ANNO PROSSIMO FAREMO I BRAVI – GUERRA LEGA-M5S SULLE RISORSE DA DISTRIBUIRE TRA “QUOTA 100” E “REDDITO DI CITTADINANZA” – L’AUMENTO DELL’IVA CANCELLATO SOLO PER IL 2019, POI SCATTA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA (AHI AHI)…

Enrico Marro e Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

VERTICE DEL GOVERNO SUL DEF

L' accordo sul quadro di finanza pubblica per il prossimo triennio c' è. È stato trovato ieri sera in un ennesimo vertice di governo a Palazzo Chigi. Manca invece l' intesa su come verranno distribuite le risorse disponibili. Su questo le versioni del Movimento Cinque Stelle e della Lega divergono.

 

I grillini continuano a dire che per il reddito di cittadinanza da 780 euro al mese per i poveri verranno spesi 10 miliardi mentre per il resto («quota 100» sulle pensioni e flat tax per le partite Iva) solo 6 miliardi. Fonti del Carroccio in giornata dicono invece che il grosso andrà al superamento della Fornero, cioè a «quota 100» (in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi), che assorbirebbe 8-9 miliardi mentre per il reddito di cittadinanza ne resterebbero non più di 6-7, tenendo conto che un miliardo servirà per l' assunzione di 10mila addetti delle forze dell' ordine, punto irrinunciabile per Salvini.

tria conte di maio salvini

 

A sera, però, dopo un confronto serrato e dopo le proteste dei Cinque Stelle sulla diffusione di voci incontrollate, anche la Lega conferma che per il reddito di cittadinanza sono previsti dieci miliardi di euro.

 

Questo tira e molla andrà avanti ancora per più di due settimane, fino al 20 ottobre, quando il governo approverà la legge di Bilancio, con le singole misure della manovra.

Infatti, il documento sul quale ieri si è raggiunto l' accordo descrive solo la cornice finanziaria dentro la quale si dovranno poi calare i provvedimenti.

 

LUIGI DI MAIO SFERA EBBASTA

Ma la Nota è fondamentale sia per i mercati sia per la Commissione europea, per capire se il governo intenda tenere sotto controllo i conti pubblici. La soglia di non ritorno dello spread, per i Cinque Stelle, è 400 punti base (siamo a 300): «Se non tocchiamo quella quota, non faremo altre concessioni».

 

Intanto il vertice di ieri sera si è preoccupato di mandare un ulteriore messaggio rassicurante. Questa volta diffuso direttamente in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell' Economia, Giovanni Tria, insieme con i vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

di maio salvini

 

Il deficit scenderà nel triennio più di quanto annunciato fino all' altro ieri. Non solo il disavanzo al 2,4% per tre anni, che una settimana fa sembrava un punto fermo, è diventato un vecchio ricordo, ma la curva discendente contenuta nella Nota, che oggi dovrebbe arrivare in Parlamento, vede un deficit dell' 1,8% del Pil nel 2021, ancora più basso del 2% di cui si era parlato l' altro ieri.

 

tria conte di maio salvini casalino

Più forte è diventata anche la discesa del debito, che non calerà di tre punti nel triennio bensì di quattro, ha sottolineato Tria, portandosi a fine corsa, cioè nel 2021, al 126,5% del Pil.

 

Ma come è stata possibile questa forte correzione dei saldi di finanza pubblica nel giro di appena una settimana, cioè da quando, giovedì scorso, al termine di un concitato Consiglio dei ministri, il governo annunciò di aver approvato la Nota al Def con un deficit al 2,4% per tre anni?

 

Quello che trapela è che, a differenza di quanto detto all' inizio, cioè che le clausole di salvaguardia (aumento dell' Iva) sarebbero state disinnescate per sempre, la cancellazione ci sarà solo per il 2019.

conte di maio salvini

 

Resteranno invece le clausole per il 2020 e il 2021, che valgono una ventina di miliardi l' anno di maggiori entrate: risorse importanti per ottenere una riduzione del deficit rispetto al 2,4% confermato per il 2019.

 

Tra le ipotesi che circolano c' è anche quella che sia il reddito di cittadinanza che quota 100 sarebbero sperimentali, nel senso che verrebbero finanziate solo per il 2019, ma poi dovrebbero essere prorogate (se si trovano le risorse e se la crescita riparte, come dice il governo). Ma sia la Lega sia i Cinque Stelle sostengono che le due misure saranno strutturali.

 

 

LUIGI DI MAIO AL LIAN CLUBtria conte di maio salvini 1

 

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