guidi de girolamo

PRIMA LE SPUTTANO, POI LE ASSOLVO: E ADESSO CHI RIPAGA LE MINISTRE CACCIATE? TRAVOLTE DAGLI SCANDALI, LA GUIDI E LA DE GIROLAMO SI ERANO DIMESSE DALL' ESECUTIVO. ORA ARRIVA LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE. TUTTO NORMALE? CHI LE RESTITUIRÀ IL RUOLO PERDUTO CHE AVEVANO A FATICA CONQUISTATO?

Melania Rizzoli per Libero Quotidiano

 

GUIDIGUIDI

«Il senso di colpa nei giovani non esiste più», è il grido di allarme delle cronache di questi giorni, che descrivono un sentimento svanito nel conflitto generazionale, estinto del tutto ed evoluto in un vero e proprio disturbo psicologico, in una dimensione contemporanea che sembra non avere più argini, trattato dagli intellettuali del nostro tempo come la liberazione da un principio ineluttabile di libertà,mentre dovrebbe essere invece il pilastro di ogni possibile interpretazione soggettiva e di iniziativa della nostra Legge.

 

Gli atroci delitti commessi da adolescenti e da ragazzi in erba in questi giorni dimostrano che si è perso, oltre al senso di colpa, anche il senso della tragedia, e pure la consapevolezza delle conseguenze che quegli eventi sanguinari, attuati con coscienza per eliminare fisicamente l' insopportabile presenza in vita di genitori, amanti, mogli o fidanzate, possono produrre.

 

Ma nessuna delle tante voci che hanno commentato con fervore i noti fatti di cronaca nera, ha osato accostare il senso di colpa perduto di quei giovani criminali, e le tragiche scie dei loro reati, a quello che sembra ugualmente svanito in tanti uomini maturi, adulti, di provata esperienza, con ruoli importanti e istituzionali, che ricoprono incarichi delicati,come quello dei giudici e degli avvocati.

 

IL SENSO DI COLPA

DE GIROLAMODE GIROLAMO

 

Nessuno ha osato chiedere se anche loro hanno perduto il «senso di colpa».

È cronaca di questi giorni la archiviazione giudiziaria contemporanea di due ex ministri, Federica Guidi e Nunzia De Girolamo, accusate di gravi reati nell' esercizio delle loro funzioni, e per questo finite nel registro degli indagati, costrette alle dimissioni dal loro incarico, travolte da una tempesta mediatica e giudiziaria che ha stravolto le loro vite pubbliche e private.

 

Le ipotesi di reato che le riguardavano si sono rivelate del tutto infondate, le accuse rivolte nei loro confronti sono state verificate e ritenute assolutamente insussistenti e le loro vicende sono state dopo anni archiviate.

 

Vicende surreali che hanno sporcato a lungo la loro reputazione, inchieste partite con un fuoco di fila sui media come esecuzioni sommarie,con diffusioni di intercettazioni telefoniche senza rilevanza penale, ad alto tasso scandalistico, che hanno alimentato per settimane le pagine dei rotocalchi ed i talk-show,con bordate giornalistiche continue e processi annunciati sui quotidiani e mai celebrati nelle aule preposte, senza udienze, spesso senza nemmeno interrogatori, ma con inchieste aperte e chiuse sui giornali, concluse poi con la breve nota di archiviazione a pagina11 che, come si sa, è una notizia che non fa notizia.

 

MASTELLA DE GIROLAMOMASTELLA DE GIROLAMO

Vite private massacrate con vile crudeltà, con sadico cinismo, con la Guidi che da ministro diventava improvvisamente una sguattera, e con la De Girolamo descritta in casa sua come una volgare provinciale, registrata in verbale turpiloquio trascritto in dialetto, mentre allattava la figlia di un mese. Valanghe di vomito acido e nauseabondo, spazzate via dopo anni da una archiviazione silenziosa del Gip. Chi le risarcirà degli effetti privati,pubblici e politici che queste vicende hanno provocato nelle loro vite?

 

Chi le restituirà il ruolo perduto che avevano a fatica conquistato? Chi smacchierà le loro cronache umilianti dall' inchiostro indelebile di internet e chi lenirà quella cicatrice permanente nelle loro anime? Le due ex ministre non hanno voluto nemmeno commentare la loro archiviazione.

melania rizzolimelania rizzoli

 

TUTTO NORMALE? Ed è un fatto normale, perché quando ci si ritrova sotto indagine giudiziaria per dei fatti non commessi, quando ci si ritiene innocenti rispetto alle accuse subìte, e quando si ha la certezza di essere trascinati a forza in una orribile ingiustizia, in un vortice nauseante e immeritato, la sentenza di archiviazione anziché produrre sollievo e pacificazione, fa insorgere invece tutta la rabbia repressa, una delusione profonda, una vertigine di sentimenti di dolore che non guarisce, che ti resta dentro a rimembrare le sofferenze patite inutilmente, la credibilità perduta, l' autorevolezza irrecuperabile, la distruzione della propria immagine specchiata e di parte della tua vita che nessuna archiviazione al mondo potrà mai risanare.

 

compleanno di nunzia de girolamo con berlusconi   3compleanno di nunzia de girolamo con berlusconi 3

Descrivo queste amarezze per esperienza personale, per essere passata anche io quattro anni fa attraverso la gogna mediatica, per essere stata indagata dalla Procura di Roma e dopo sei mesi archiviata per insussistenza delle accuse e per non aver commesso il fatto, e perché la ferita che mi è rimasta aperta nel cuore, con le conseguenze irreparabili che ha provocato nella mia vita personale e in quella della mia famiglia, sono sicura che è la stessa presente e non più rimarginabile in tutti coloro che sono precipitati improvvisamente negli inferi della giustizia per poi essere stati riconosciuti innocenti.

 

Sappiamo bene che un giudice, quando gli arriva una notizia di reato, ha l' obbligo di procedere d' ufficio, e di rispettare per legge il segreto istruttorio a tutela propria e a quella dell' indagato, e sappiamo bene che gli avvocati che hanno accesso agli atti sono dovuti anche loro al segreto professionale, che però viene ormai in qualche modo regolarmente violato, specie se tale violazione contribuisce a denigrare o ad avvalorare l' impianto accusatorio o difensivo, con il risultato di leggere da subito puntualmente i capi di accusa, a inchiesta appena aperta, con le prove presunte tutte da dimostrare,condite da una serie di intercettazioni telefoniche di ogni tipo e tono, raccontate sulle pagine dei nostri giornali,dove, anche lí, se arriva una notizia, c' è l' obbligo di diffonderla.

 

LA DOMANDA Ma dopo le tante e clamorose richieste di archiviazione la domanda sorge spontanea: quei giudici che hanno firmato quell' ipotesi di reato,che si è poi rivelata del tutto infondata, loro provano mai un mimino senso di colpa? E quelle persone che hanno diffuso il contenuto degli atti istruttori, ripeto violandone il segreto, e condannando di fatto mediaticamente l' indagato prima di ogni sentenza, provano poi un senso di colpa?

guidi delrioguidi delrio

 

E non lo chiedo ai giudici per il loro «errore» di valutazione che può essere umano, né a coloro che passano illegalmente le notizie custodite negli atti accusatori o ai giornalisti che le diffondono più o meno correttamente e sempre in tono urlato e scandalistico, ma lo chiedo a tutti insieme questi protagonisti «esterni» alla vicenda personale giudiziaria degli indagati, per sapere se ascoltano qualche volta la voce della loro coscienza, se quella voce emerga dentro di loro almeno la sera, quando prima di addormentarsi, forse riflettono sulle vite distrutte a causa di quella loro firma in calce,

 

di quel passaggio di carte sottobanco, o del loro autografo sull' articolo velenoso, se si soffermino mai col pensiero su quell' arma potente e carica nelle loro mani, che sia di potere togato o giornalistico, e se valutino razionalmente che quella loro firma, che dá il via al terremoto giudiziario, possa arrivare a volte a causare la morte od uccidere gli indagati presunti innocenti.

 

GUIDI DE GIROLAMOGUIDI DE GIROLAMO

E mi chiedo e vi chiedo anche, se qualcuno di quei giudici, di quegli avvocati e di quei giornalisti, abbia mai chiesto scusa, privatamente o pubblicamente non importa, ma se lo abbiano mai fatto almeno una volta o se almeno lo abbiano pensato di fare,non alle persone che hanno messo sotto indagine e sotto la gogna mediatica, non a quelle ferite a sangue e a quelle che non ci sono più, ma al popolo italiano che loro rappresentano.

 

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