guido crosetto in afghanistan soldato militare esercito

ALL’ARMI! – GUIDO CROSETTO LANCIA L’IDEA DI CREARE UNA RISERVA MILITARE “ATTIVABILE IN UNA NECESSITÀ DI GUERRA TIPO QUELLA IN UCRAINA” – IL MINISTRO DELLA DIFESA PREPARA LA RIVOLUZIONE NELLE FORZE ARMATE: “SERVE UNA TRASFORMAZIONE DEI SETTORI DI RECLUTAMENTO, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO” – LE NUOVE ARMI PER RIMPOLPARE GLI ARSENALI VUOTI, I GIOVANI DA FORMARE (E PAGARE) E I FONDI: “IL 2 PER CENTO È UN IMPEGNO ASSUNTO CON LA NATO. NON CREDO SI POSSA RAGGIUNGERE NEPPURE NEL 2028 MA…”

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010

Tutto da rifare: il mondo è cambiato e le forze armate italiane vanno rivoluzionate da cima a fondo. Il ministro Guido Crosetto lo ha detto ai parlamentari: «Se non ci fosse stata la guerra in Ucraina non ci saremmo posti il problema. Oggi bisogna tornare a prepararsi per il peggiore scenario possibile... ». Con molti più fondi per la Difesa, perché il 2 per cento del Pil fissato dalla Nato ormai è «soltanto il punto di partenza e invece pure in futuro sarà difficile raggiungerlo».

 

Con più militari, valutando di aumentare quelli in servizio e di creare una riserva di veterani pronta a essere mobilitata sul modello israeliano o svizzero. E soprattutto cambiando la gestione del personale, perché le carriere burocratiche premiano l’anzianità mentre il mestiere delle armi è per i giovani.

 

ESERCITO ITALIANO

Il ministro ha parlato a braccio, replicando una settimana fa alle domande di senatori e deputati delle Commissioni Esteri e Difesa. Lo ha fatto senza enfasi, in un clima di confronto eccezionalmente sereno con le opposizioni: «[…]ho trovato l’Aeronautica in buone condizioni, la Marina in una situazione abbastanza buona ma l’Esercito era tutto rosso, con gravi carenze accumulate negli scorsi anni. Le disposizioni Nato ci chiedono di schierare tre brigate ma non abbiamo i mezzi corazzati. In assenza di finanziamenti li abbiamo cannibalizzati, abbiamo tolto i pezzi da centinaia di veicoli e pure dagli aerei per far funzionare gli altri».

 

meloni crosetto

E Crosetto ha sottolineato come nei piani di spesa la voce che soffre di più è quella forse più importante: l’addestramento dei militari e la manutenzione, che nel 2024 saranno pure limati dalla spending review.

 

Sui tank – oggi ce ne sono circa cinquanta risalenti agli anni Novanta – e sui mezzi da combattimento cingolati è stato lanciato «con ansia » un programma multimiliardario, con l’aggiornamento degli Ariete e l’acquisto dei Leopard 2.

 

«Prima dell’Ucraina, eravamo concentrati sul peacekeeping, le missioni di pace con contingenti limitati. Rispetto al 2012 quando, tutti d’accordo, decidemmo di ridurre il numero dei militari ora abbiamo davanti ben altro...

 

SOLDATI ITALIANI IN LIBANO

Pensavamo di avere superato la fase in cui le forze armate dovevano svolgere il compito previsto dalla Costituzione ossia la difesa del Paese e fosse opportuno orientarci verso una sorta di Protezione civile 4.0. Il cambio di paradigma imposto dall’invasione russa ha colto tutti di sorpresa: la parte militare, industriale e tecnologica. Lo vediamo nella difficoltà delle fabbriche europee a soddisfare le richieste di Kiev».

 

[…] «serve una trasformazione che deve rivoluzionare i settori del reclutamento, della formazione e dell’addestramento, cercando anche in questo campo di rompere gli schemi e di imporre un cambio di mentalità […].

 

ESERCITO ITALIANO

I problemi della Difesa non si possono affrontare con le attuali regole del pubblico impiego. Come faccio a ingaggiare hacker ventenni o esperti di intelligenza artificiale che guadagnano cifre enormi? Tanto più che in alcune professioni viene ribaltato sillogismo dei dipendenti pubblici in cui lo stipendio più alto arriva a fine carriera mentre qui la retribuzione più significativa è a venti-trent’anni.

 

Bisogna poi varare concorsi in cui arruoliamo persone che abbiano in testa di fare i soldati e andare in teatro operativo. Sei anni fa il massimo di rischio che poteva capitare a un militare era l’Afghanistan, non sappiamo se sarà così in futuro... Prendiamo le forze speciali: gli chiediamo di essere pronte a rischiare la vita per 365 giorni l’anno e gli domandiamo di farlo fino a sessant’anni? Ha senso? Almeno metà del mondo della Difesa non ha nulla a che fare con il pubblico impiego e ne avrà sempre di meno».

 

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010

Oggi solo un terzo dell’Esercito ha meno di 30 anni e i piani per aumentare la quota di giovani non riescono a decollare. […] Ma tutte le questioni chiave ruotano intorno allo stesso problema: la disponibilità di fondi.

 

[…] Crosetto ha ribadito che «il 2 per cento non può diventare elemento di discussione politica: è un impegno assunto con la Nato da tutti i governi precedenti. Sono sincero e non credo si possa raggiungere neppure nel 2028. Il ragionamento che l’Italia può fare in Europa è dire: questo è un obiettivo internazionale condiviso e quindi gli investimenti non possono essere in contrasto con altre esigenze come sanità, istruzione o welfare. Per questo credo si possa chiedere di sottrarli dal patto di stabilità».

 

I nuovi scenari richiedono pure di prendere in considerazione una «riserva attivabile in una necessità di guerra tipo quella in Ucraina». Crosetto ha citato il modello di Israele, che ha richiamato in pochi giorni 350 mila soldati, e quello della neutrale Svizzera, che può mobilitare il doppio dei militari italiani.

kosovo - SOLDATO ITALIANO IN BARELLA DOPO GLI scontri a zvecan

 

Oggi, sostiene il ministro, «la riserva più facile da attivare è quella delle forze di polizia, uomini e donne che sono già formati ad attività di sicurezza. Ha senso? Non lo so. Ma una riserva andrebbe pensata. […]». […]

SOLDATI ITALIANI IN LIBANO guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023 alpini in addestramento in lettonia.

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)