hillary clinton

LA PINOCCHIA D’AMERICA - HILLARY FA LA GNORRI SULLA SUA SALUTE E CONSEGNA ALLA CNN UNA DIFESA POSTICCIA: “NON PENSAVO CHE LA POLMONITE FOSSE COSÌ PESANTE, MA NON POTETE ACCUSARMI DI SCARSA TRASPARENZA. DI ME SI SA TUTTO, MOLTO PIÙ DEL MIO CONCORRENTE” - BILL RINCARA LA DOSE: “IN PASSATO HA AVUTO PROBLEMI DI DISIDRATAZIONE”

1 - HILLARY: “POLMONITE? NON PENSAVO FOSSE UN PROBLEMA”

Arturo Zampaglione per “la Repubblica”

 

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

In maniche di camicia e con la cravatta allentata, Barack Obama arringa la folla di Filadelfia con la stessa passione di otto anni fa, quando era lui il volto nuovo per la Casa Bianca. Parla a braccio. Eccita la piazza. Attacca i repubblicani. E chiede ai cittadini della Pennsylvania, uno degli stati-chiave del voto dell’8 novembre, di sostenere «la staffetta», così la chiama, tra lui e Hillary Clinton: «Non potrei essere più orgoglioso del leader che abbiamo scelto per sostituirmi». E rilancia uno slogan del 2008 adattandolo a una vittoria della Clinton: «Yes we can» .

 

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

Quello di Filadelfia è il primo appuntamento elettorale cui Obama partecipa da solo. Hillary non c’è. Chiusa nella villa di Chappaqua, vicino New York, sta recuperando le forze dopo il quasi-svenimento di domenica a Ground Zero, dopo aver ammesso di avere polmonite e dopo il trambusto politico causato dal suo comportamento non del tutto limpido.

 

HILLARY CLINTON COLPI DI TOSSEHILLARY CLINTON COLPI DI TOSSE

Lunedì c’era chi aveva temuto (o sperato) che la Clinton fosse fuori gioco per via della salute. Ma già in serata lei era tornata sulla scena, spiegando, in una intervista alla Cnn, di stare meglio, di non aver detto nulla sulla polmonite perché «non pensava che fosse importante» e accusando invece l’avversario di essere molto meno trasparente di lei.

Hillary approfitterà di questi giorni di riposo per prepararsi al duello televisivo del 26 settembre.

 

La sua prima uscita in pubblico è prevista per venerdì, anche se non si esclude che possa pronunciare anche prima un discorso programmatico sui temi economici. Ma in questa fase di relativa fragilità del candidato democratico, l’aiuto di Obama si rivela prezioso, non fosse altro per distogliere l’attenzione da Donald Trump, che invece sta approfittando del momento di immobilismo della rivale per rincarare i suoi attacchi. Ieri, di fronte ai democratici di Filadelfia, il presidente ha elencato i successi della “sua” Casa Bianca: dai 15 milioni di occupati in più agli accordi di Parigi sul clima;

HILLARY CLINTON MALOREHILLARY CLINTON MALORE

 

dall’operazione contro Osama Bin Laden ai dati, pubblicati proprio nelle ultime ore, che mostrano una impennata dei redditi del ceto medio americano nel 2015, dopo anni di stagnazione, e a dispetto delle lamentele di Trump. «Ai repubblicani non piacciono le buone notizie», ironizza Obama.

 

Aggiungendo una considerazione importante: «La scelta che avremo tra otto settimane non è la solita tra repubblicani e democratici, tra destra e sinistra: perché questa volta dovremo pronunciarci su questioni più profonde che riguardano la natura stessa dell’America e del nostro popolo. Ad esempio, vogliamo veramente girare le spalle al mondo?».

 

HILLARY CLINTON BEVEHILLARY CLINTON BEVE

Obama non si fa scrupoli nell’attaccare frontalmente il tycoon repubblicano: non solo sui suoi legami con Vladimir Putin; non solo per il dilettantismo con cui affronta l’appuntamento («Non è un reality show», gli ricorda il presidente); e poi proprio sulla trasparenza, diventato un tema centrale delle presidenziali 2016.

 

«Da un lato - dice il presidente - abbiamo Hillary Clinton che ha reso note le sue dichiarazioni dei redditi relative a vari decenni, dall’altro un candidato che da decenni si rifiuta di mostrare le sue, rompendo una tradizione consolidata della politica americana». Poi il presidente se la prende con la stampa: «Trump dice ogni giorno delle cose che, per molto tempo, avrebbero screditato chiunque altro per la presidenza. Ma dopo che le ripete senza fine, la stampa abbandona e dice ‘ok, bene’». Oggi a sostituire Hillary a Las Vegas ci sarà invece il marito Bill, che parlerà di economia.

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

 

2 - HILLARY NASCOSE LA POLMONITE ANCHE ALLO STAFF DELLA CAMPAGNA: «NON PENSAVO FOSSE COSÌ GRAVE». MA EMERGONO ALTRI EPISODI DI MALORE

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Hillary Clinton riprenderà la campagna elettorale venerdì prossimo a Washington, incontrando le donne afroamericane di «Black Women' s Agenda». Nel frattempo si affida a tre supplenti d'eccezione. Barack Obama ha parlato ieri a Filadelfia. Bill Clinton sarà oggi a Las Vegas. E, infine, grande attesa per Michelle Obama, venerdì in Virginia.

Ma la strategia della candidata appare in difficoltà.

 

HILLARY CLINTON 2HILLARY CLINTON 2

Sui media americani continua a tenere banco la polemica sulla sua salute. L'altra sera l'ex segretario di Stato ha telefonato alla Cnn per spiegare: «Non pensavo che la polmonite fosse così pesante, ma non potete accusarmi di scarsa trasparenza. Di me si sa tutto, molto più di quanto si sappia del mio concorrente».

 

La situazione è vischiosa. Intanto continuano a emergere particolari. Bill, pensando di giustificare in qualche modo il malore accusato dalla moglie domenica scorsa a Ground Zero, ha rilevato che in passato «Hillary ha avuto problemi di disidratazione, perché lavora moltissimo». L'ex First lady ha corretto il marito: «Che io ricordi, mi sarà successo un paio di volte».

 

Resta ancora senza una risposta chiara la domanda che ha scatenato reazioni tumultuose, soprattutto sui social network. Per quale motivo lo staff dei democratici ha reso noto solo domenica sera 11 settembre la diagnosi di polmonite che il medico personale di Hillary aveva già completato venerdì 9 settembre? Viene fuori che, in realtà, solo pochissimi collaboratori fossero al corrente. L'ex First lady si era convinta di poter superare l' infezione, curandosi in corsa.

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

 

E secondo la ricostruzione del New York Post, domenica mattina Hillary Clinton avrebbe rifiutato di andare in ospedale, facendosi, invece, portare a casa della figlia Chelsea.

In questo clima, un po' surreale, è difficile tornare a parlare di contenuti. Ci ha provato il presidente, nel comizio a Filadelfia in una piazza piena, non lontano dai 72 gradini del Museum of Art divorati da Rocky-Silvester Stallone. Non era un compito facile e Obama ha preferito ripetere, quasi parola per parola, il discorso tenuto il 4 luglio a Charlotte, nella prima uscita pubblica con Hillary.

 

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

Nel caldo, il leader della Casa Bianca ha prima rivendicato i risultati del suo doppio mandato: la ripresa economica, la riduzione della povertà, l' uccisione di Osama bin Laden e così via. Poi è passato a elogiare il carattere e «la grande competenza» di Hillary Clinton. Infine ha attaccato Trump, anche con qualche battuta inedita: «Ma davvero pensate che questo signore che non vi lascia entrare nei suoi campi da golf, possa davvero difendere i lavoratori?».

 

Obama è entrato solo di taglio nel tema di giornata: «Vogliamo parlare di trasparenza?

Non c' è paragone tra i due candidati». Di Hillary, è stata la sua conclusione, sappiamo tutto, del suo avversario quasi nulla. L' operazione recupero continua.

 

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)