giulia sarti andrea de girolamo bogdan tibusche

UNO VALE UNO (PIÙ I MIEI CARI) - I 5 STELLE SARANNO PURE ORGANISMI GRILLINAMENTE MODIFICATI MA CON L' ASSUNZIONE DI PARENTI E FIDANZATI NON SONO DA MENO A NESSUNO. IN ATTESA DEL REDDITO DI CITTADINANZA MEGLIO ISTITUIRE IL REDDITO DI VICINANZA. IL NUOVO PARLAMENTO PUÒ VANTARE UN GRUPPETTO DI FAMILIARI SISTEMATO ALLA GRANDE: ECCOLI…

Denise Pardo per ‘L’Espresso

 

È confortante sapere che i 5 Stelle sono degli ogm, organismi grillinamente modificati e, quindi, secondo loro e, come si è visto, possono dire tutto e fare il contrario di tutto. Tanto che all' alba della diciottesima legislatura proprio loro, i nemici dei privilegi, hanno istituzionalizzato in modo definitivo la corrente politica "sistemazione di parenti e amici ", la più popolare del Paese.

 

barbara lezzi

La vittoria del Movimento degli ogm, assurto a primo partito della nazione, ha ristabilito importanza e utilità sociale della corrente di cui a parole negano orripilati l' appartenenza. Lo si è notato al momento del voto (ufficialmente concesso con la morte nel cuore) per la nomina a presidente del Senato di Maria Elisabetta Casellati, devota berlusconiana molto stigmatizzata per aver anticamente scelto come segretaria personale l' amata figlioletta. Gesto che, ufficiosamente, di certo l' ha resa assai in auge in casa Di Maio, nota enclave di familismo spinto.

 

Nonostante le pubbliche afflizioni («Mi sono turata il naso») nessuno poteva essere più solidale con la neo presidente, della senatrice Barbara Lezzi, nota per piglio battagliero, ardite teorie economiche (aumento del Pil grazie a caldo e vendite di condizionatori) e per aver assunto, anni fa come sua assistente, la cara piccina (22 anni) del suo compagno.

 

La faccenda ha avuto un certo clamore a causa della segnalazione di media e social senza cuore e si spera che, grazie al nobile gesto il rapporto sentimentale di Lezzi navighi ancora a gonfie vele. Sarà stata ancora più lieta - intimamente s' intende - di eleggere la Casellati la mitica senatrice Vilma Moronese, memorabile per aver preso come collaboratore il fidanzato.

 

GIULIA SARTI ANDREA DE GIROLAMO BOGDAN TIBUSCHE

Altro che arido Jobs Act renziano. I 5 Stelle sono in prima fila e sul campo a dare una mano, anzi a prendersi carico - sarebbe più giusto dire - del gravissimo problema della disoccupazione. Come affrontarlo? Troppo ancien régime aspettare i tempi lunghi della politica.

 

Meglio dare subito il buon esempio. E nella specifica categoria nessuno più dei Cinque Stelle può vantare maggiore dislessia nel predicare bene il valore della competenza e della trasparenza e razzolare invece molto più allegramente. In attesa del reddito di cittadinanza meglio istituire il reddito di vicinanza.

 

A un iniziale censimento, il nuovo Parlamento può vantare un gruppetto di familiari sistemato alla grande come Azzurra Cancelleri, onorevole e sorella di Giancarlo, plenipotenziario in Sicilia arrivato secondo alle elezioni per la presidenza della Regione con una lista gonfiata di portaborse e parenti. È stato proprio papa Bergoglio a ricordare che «il bene della famiglia è decisivo per il futuro del mondo e della Chiesa» e, pur di accreditarsi in Vaticano, grillini dediti come i componenti della famiglia Cancelleri sono pronti a qualunque sacrificio. È la democrazia diretta, sì ma quella dei propri cari.

Vito Crimi, Paola Carinelli

 

Nella crociata del nuovo che avanza non manca la solidarietà nei confronti degli ex fidanzati. Mai che vengano sedotti e abbandonati, tranne se sospettati di aver truccato i rimborsi come è successo all' onorevole Giulia Sarti che ha accusato del fattaccio Bogdan Andrea Tibushe suo ex fidanzato e suo ex collaboratore.

 

La vicepresidente del Senato Paola Taverna, politica pugnace che farebbe arretrare il marchese De Sade, è stata legata sentimentalmente a quello Stefano Vignaroli oggi di casa a Montecitorio. Anche Francesco Silvestri, ex di Ilaria Loquenzi, ras della Comunicazione, occupa uno scranno alla Camera dei Deputati. Gli ogm combattono con vigore la povertà demografica tanto che il senatore Vito Crimi e l' onorevole Paola Carinelli hanno annunciato l' arrivo di un baby grillino in un tripudio di gioia e di conflitti d' interessi, essendo lei nel collegio dei probiviri e lui nel comitato di garanzia del Movimento, l' una controllata e revocabile dall' altro.

TAVERNA VIGNAROLI

 

La corrente politica "sistemazione parenti e amici" prende proporzioni ciclopiche negli enti locali farciti di fratellanze e consanguinei. Per gli organismi grillinamente modificati uno vale uno più tutta la sua famiglia.

ILARIA LOQUENZIdi maio cancelleri -fidanzateLi Destri e CancelleriGRILLO CANCELLERIsilvia virgulti ilaria loquenzi

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…