santanche' twiga

I BALNEARI GODONO CON DANIELA SANTANCHÈ AL MINISTERO DEL TURISMO - DOPO I TENTATIVI VANI DEL GOVERNO DRAGHI DI LIBERALIZZARE LE CONCESSIONI, CON LA SANTANCHÉ CAMBIA IL VENTO: NON SOLO È AMICA DEI BALNEARI, MA È LEI STESSA SOCIA CON FLAVIO BRIATORE DEL TWIGA, FAMOSO LIDO DELLA VERSILIA – L’AFFONDO DI “DOMANI”: “E’ STATA SCELTA LEI CHE HA INTERESSI NEL SETTORE, PROTAGONISTA DI STRENUE BATTAGLIE PER DIFENDERE LE RENDITE DI POSIZIONE ACQUISITE NEGLI ANNI E ALLONTANARE LE GARE PUBBLICHE. LEI CHE È SEMPRE STATA DALLE PARTE DEI BALNEARI E SEMPRE MENO DA QUELLA DELLE CASSE DELLO STATO”

Nello Trocchia per https://www.editorialedomani.it

 

daniela santanche' protesta contro conte ballando al twiga 3

Dopo i tentativi vani del governo guidato da Mario Draghi di liberalizzare le concessioni balneari, il settore torna a sorridere grazie alla nuova ministra del Turismo, scelta da Giorgia Meloni. Si tratta di Daniela Santanché che non solo è amica dei balneari, ma è lei stessa socia con Flavio Briatore del famoso lido della Versilia

 

Dopo i tentativi vani del governo guidato da Mario Draghi di liberalizzare le concessioni balneari, il settore torna a sorridere grazie alla nuova ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Non solo è amica dei balneari, ma è lei stessa socia con Flavio Briatore del famoso Twiga, il lido più esclusivo della Versilia. Proprio lei che ha interessi nel settore, proprio lei protagonista di strenue battaglie per difendere le rendite di posizione acquisite negli anni e allontanare le gare pubbliche, proprio lei che, anche nei salotti televisivi, è sempre stata sempre dalle parte dei balneari e sempre meno da quella delle casse dello stato. Giorgia Meloni ha evidentemente premiato la coerenza.

santanche' twiga

 

LA GUERRA A DRAGHI

Una delle prime crepe nel governo dei cosiddetti migliori si è aperta proprio sulla questione balneari, quando l’allora presidente del Consiglio ha proposto di indire gare pubbliche dopo anni di proroghe e bassi guadagni per l’erario, in ragione anche del pronunciamento del Consiglio di stato. Ma la resistenza in parlamento è stata tenace, il provvedimento Concorrenza è rimasto fermo sei mesi proprio per il contestato articolo che riguardava la riforma del settore, e alla fine ha vinto un compromesso con le gare rinviate al 2024, in tempo per rimettere tutto in discussione con l’arrivo di un nuovo governo.

 

santanche' twiga

L’unico magro bottino è stato l’annuncio di una mappatura delle concessioni. «Un avvilente teatrino», lo hanno definito le associazioni dei consumatori.

 

Daniela Santanchè era all’opposizione del governo Draghi e si è battuta contro le gare, ha difeso i concessionari storici e affrontato, impettita e fiera, ogni battaglia parlamentare, televisiva e via social. Quando Carlo Calenda, leader di Azione, le ha ricordato i bassi canoni concessionari, ha risposto colpo su colpo.

daniela santanche' 5

 

«La sua è un’ignoranza assoluta, il Twiga ha pagato negli ultimi vent’anni 217mila euro all’anno e non 10mila o quello che dice lui, in Italia ci sono 30 mila stabilimenti a conduzione familiare e non fatturano quello che fattura il Twiga, bisogna salvaguardare gli investimenti fatti. Se Calenda vuole dare i nostri litorali alle multinazionali si accomodi, noi siamo d’accordo con un pagamento maggiore per chi fattura di più», replicava Santanchè.

 

santanche briatore

«Nessun business al mondo ha in affitto perpetuo per tutta l’esistenza, chi lo gestisce ma anche i discendenti, un pezzo pregiatissimo del patrimonio italiano pagando canoni irrisori senza alcuna gara. Nessuna multinazionale vuole prendersi i nostri litorali, quella di Briatore sembra una multinazionale, propongo di fare le gare nelle quali si tenga conto anche degli investimenti», rispondeva Calenda.

 

Ma ora non è più tempo delle battaglie, di fronte a questa guerra permanente che ha logorato anche l’ex primo ministro Mario Draghi, la nuova presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scelto chi nel settore non solo è competente, ma ha interessi legittimi e diretti.

daniela santanche' 4

 

LA NUOVA MINISTRA

La ministra del Turismo incaricata ha esposto il suo programma più volte sui suoi canali social e nelle interviste dove non ha mancato di ricordare che da vent’anni non fa vacanze per occuparsi del Twiga, il suo stabilimento che, lo scorso agosto, è stato travolto da una tromba d’aria. Nonostante tutto, la società ha finanziato il partito Fratelli d’Italia con 26mila euro.

 

«Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ricominciato. Draghi ha svenduto i lidi all’Unione europea, i bandi 2023 sugli stabilimenti balneari mettono a rischio molte famiglie. Per noi invece viene prima l’Italia, difenderemo sempre il turismo e chi ci lavora».

daniela santanche' 3

 

E per difenderlo Giorgia Meloni ha pensato proprio a lei, la parlamentare di Fratelli d’Italia che non conosce vacanze, esperta del settore e in grado di mettere fine a questa guerra permanente contro i balneari. Balneari che sono in festa per la nomina di Santanchè, ma soprattutto perché le gare, come l’estate, sono solo un ricordo

daniela santanche' 2

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)