iglesias montero

I “FERRAGNEZ” DI SPAGNA - PABLO IGLESIAS FA “IL MAMMO” E LASCIA ALLA MOGLIE IRENE LA GUIDA DI PODEMOS – E’ LA COPPIA PIU’ SOCIAL DEL REGNO: I DUE, COME VERI INFLUENCER SOCIALI, FANNO DELLA LORO VITA PRIVATA UN ESEMPIO DI PEDAGOGIA POLITICA. LA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALLA SANITÀ PUBBLICA PER AVER SALVATO I LORO GEMELLINI PREMATURI…

iglesias montero

Andrea Nicastro per Corriere.it

 

Di solito come funziona(va)?

Lei rimane incinta, sta a casa, nasce il bambino e la ripresa in ufficio è un calvario. Il nasino cola? E’ lei a chiedere ore e giorni di permesso, «a fare il passo indietro». Così pian piano, i capi non si fidano, la carriera rallenta, lo stipendio langue e ad essere promosso è il fortunato padre che a lavorare ci va regolarmente. Figuriamoci poi con due gemelli, una gestazione pesante, la nascita prematura, l’esigenza di cure assidue, le notti insonni. E’ lei inevitabilmente a perdere il treno.

Tutto purtroppo vero? Invece no. Falsissimo, almeno nel mondo dei valori progressisti, femministi e di sinistra-sinistra del partito spagnolo Podemos.

 

podemos

Irene Montero, 31 anni a febbraio, psicologa, è deputata da un paio d’anni, portavoce di Podemos da uno e mamma da 6 mesi. I due gemelli avrebbero potuto essere il colpo di grazia alla sua precoce ascesa politica, soprattutto perché il padre e compagno di vita è niente meno che Pablo Iglesias, fondatore e leader riconfermato di Podemos. Come fa un segretario generale ad occuparsi dei figli? Soprattutto in vista delle elezioni europee di maggio? Come? Fa. Tra quelli di Podemos fa eccome.

 

LA VILLA DI IGLESIAS LEADER DI PODEMOS

Dopo i sei mesi di maternità di Irene è lui ad essersi preso la paternità da una settimana. Per ora solo il 50% del tempo che le leggi spagnole gli mettono a disposizione. A gennaio, febbraio, marzo e una fetta di aprile il segretario resterà tra pannolini, biberon e cullette. A tempo pieno, notti in bianco incluse. Isolato dalla politica. Ibernato. Auto escluso. Nel frattempo, la posizione di punta, come da regolamento di partito, tocca alla mamma.

 

Ecco che (per una volta) la maternità diventa un vantaggio. La trentunenne Irene si ritrova a capo del secondo maggior partito che regge il governo di Spagna. Una vetrina straordinaria. Ci sarà lei in occasione dell’8 marzo, festa della donna. Ci sarà lei ad affrontare le conseguenza dell’ingresso nella coalizione che governa la regione meridionale dell’Andalusia del partito Vox, esplicitamente anti femminista, reazionario e molto destrorso. Ci sarà lei quando cominceranno i processi agli indipendentisti catalani che spezzano il cuore della Spagna. Ci sarà lei per discutere di bilancio e politiche sociali.

 

Il bacio tra Pablo Iglesias di Podemos e Xavier Domenech

Ieri l’esordio con un’adunata di iscritti che la acclamava come «capitana». Il discorso è stato tutto girato sui temi femministi in funzione anti Vox. «Nessuna donna deve restare a casa quest’anno», tutte a votare, insomma, per «arginare il disimpegno e il rigurgito machista».

La staffetta genitoriale non poteva essere più opportuna. Il codino di papà Iglesias ha sdoganato jeans e camiciola scravattata che fa molto «intellettuale di sinistra», ma non è bastato a mobilitare l’elettorato femminile. La freschezza di Irene, il suo allarme contro il partiti celoduristi, potrebbe dare la sveglia alla generazione di spagnole che, uscita dalla dittatura paternalistica di Franco, ha scoperto la libertà sessuale con i film di Almodovar, l’emancipazione economica con il boom economico degli anni ‘80 e la parità di genere con il «socialismo dei cittadini» dell’ex premier Zapatero. Milioni di voti dormienti che hanno abbandonato il Psoe e che ora Irene (con Pablo a casa a spingere il passeggino doppio) vorrebbe portare a Podemos.

PODEMOS A MADRID

 

La coppia Montero-Iglesias («Montesias» seguendo la moda di Ferragni-Fedez ribattezzati Ferragnez) è senza tema di smentita la più social del regno. I due, come veri influencer sociali, investono forte sulla pubblicità del privato, facendo della loro vita un esempio di pedagogia politica e, ovviamente, propaganda militante. Commovente è stata la loro lettera di ringraziamento alla Sanità pubblica per aver salvato i loro gemellini prematuri. Ora questa plateale condivisione della genitorialità perché anche i papà facciano sacrifici per i figli, altrimenti le mamme ne sono penalizzate.

irene montero pablo iglesias

 

I «Montesias» incarnano così un nuovo soggetto politico-antropologico: senza cravatta e senza belletti, ma affettuoso, umanitario e paritario. Dopo il «truce» esibito con successo dal nostro Salvini con felpe e tiramisù, i Montesias sono la novità estetica più eclatante della politica europea.

 

 

pablo iglesias e irene monteroPABLO IGLESIASla villa di pablo iglesiaspablo iglesiasla vecchia casa di pablo iglesiaspodemos

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