
“I MISSILI RUSSI POTREBBERO COLPIRE ANCHE ROMA” - IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, MARK RUTTE, PROVA A METTERE UN PO’ DI PEPE SOTTO IL SEDERINO DEGLI ITALIANI, CHE NON SI SENTONO COINVOLTI DAL CONFLITTO CON MOSCA – EPPURE ANCHE PUTIN È SEMPRE PIÙ CHIARO: OLTRE ALLE MINACCE E ALLE AZIONI IBRIDE, IERI HA DETTO CHIARAMENTE CHE “TUTTI I PAESI DELLA NATO SONO IN GUERRA CON LA RUSSIA”, E CHE POTREBBE ESSERCI UN "NUOVO LIVELLO DI ESCALATION"
“Siamo tutti minacciati dalla Russia, anche l’Italia”. Al Tg1 parla in esclusiva il segretario generale della Nato Mark #Rutte.#Tg1 Donato Bendicenti pic.twitter.com/qCtSdNq8qU
— Tg1 (@Tg1Rai) October 2, 2025
“TUTTI I PAESI DELLA NATO SONO IN GUERRA CON LA RUSSIA” – VLADIMIR PUTIN, CHE HA INVASO L’UCRAINA E COMPIE QUOTIDIANAMENTE AZIONI IBRIDE CONTRO GLI STATI UE, FINGE DI ESSERE UNA POVERA VITTIMA. POI PASSA ALLE MINACCE: “TUTTO CAMBIA, BISOGNA ESSERE PRONTI A OGNI SCENARIO” – “IL DIPARTIMENTO DELLA GUERRA USA? SUONA AGGRESSIVO…” - "SIAMO PRONTI A SOSTENERE IL PIANO TRUMP SU GAZA SE PORTERÀ AI DUE STATI"
https://www.dagospia.com/cronache/tutti-i-paesi-nato-in-guerra-russia-vladimir-putin-invaso-449234
vladimir putin al club valdai 2025 1
1. RUTTE LANCIA L'ALLARME AGLI ALLEATI "LO ZAR PUÒ COLPIRE ANCHE ROMA"
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/10/03/news/rutte_allarme_putin_puo_colpire_italia-424886962/
L'Ucraina entra nel "Muro di droni" europeo e chiede Trump i missili a lungo raggio Tomahawk. Al vertice della Comunità politica europea […] si conferma il patto di ferro tra Kiev e Bruxelles. Anzi il presidente ucraino, Volodimyr Zelensky, offre all'Unione la sua esperienza sui droni per la costruzione del sistema europeo che dovrebbe contrastare le incursioni russe.
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
E nello stesso tempo mostra più […] fiducia nel rapporto con gli Usa. «Facciamo il possibile – ha detto il leader ucraino - per avere gli Usa dalla nostra parte. Quando Putin ha mentito a Trump dicendo che avrebbero occupato il nostro territorio, che in un mese sarebbero stati a Pokrovsk, in due in tutto l'est, in 3-4 mesi a Kiev. Ho visto cose strane e ho dovuto smascherare queste narrazioni, è importante essere forti sul campo di battaglia».
E ora […] attende i missili americani a lunga gittata: «La decisione spetta a Donald». Ma a lanciare l'allarme è il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che intervistato dal Tg1 afferma: «Siamo tutti in pericolo, i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi tradizionali. Significa che siamo tutti sul fronte orientale, non solo l'Estonia, la Polonia o la Romania, ma anche l'Italia».
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[…] Zelensky ha avuto diverse bilaterali: con il Cancelliere Merz (al quale ha chiesto i Patriot) e con la premier Giorgia Meloni. Uno dei punti approfonditi riguarda l'uso dei beni russi congelati che dovrebbero finanziare l'Ucraina. Il via libera ai quasi 140 miliardi di euro già disponibili ancora non c'è, la soluzione tecnica per evitare che si configuri come una confisca non è stata individuata e l'obiettivo è indicarla al Consiglio europeo di fine ottobre. Anche se rimangono le resistenze di alcuni partner come Belgio e Ungheria.
[…]
2. PUTIN CORTEGGIA TRUMP MA ACCUSA L’ALLEANZA ATLANTICA E L’UE
Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”
ursula von der leyen mostra l edificio dell ue colpito a kiev dalle bombe russe foto lapresse
Vladimir Putin ha tenuto un discorso al forum di Valdai, un think tank opera […] che ogni anno organizza incontri, discussioni e ospita i discorsi del capo del Cremlino.
Putin voleva un centro studi che analizzasse le dinamiche fra la Russia e il mondo, la scena internazionale in cui Mosca si affacciava con il suo arrivo e il forum serve per questi obiettivi dal 2004.
Putin dal Cremlino non se ne è mai andato e il forum di Valdai ha continuato a lavorare, anche producendo analisi per il ministero degli Esteri. A guidarlo c’è Fedor Lukjanov, giornalista, direttore della rivista Russia specializzata in geopolitica, arrivato al Valdai nel 2015.
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Lukjanov ha dedicato la ventiduesima edizione del forum alle istruzioni per l’uso di un “mondo policentrico” e a Putin è spettato dettare la linea, fornire il libretto di norme per la nuova realtà.
Secondo i media russi, il discorso era previsto per il primo pomeriggio, ma nessuno è rimasto sorpreso quando il capo del Cremlino si è presentato in serata, portando con sé, sul piccolo palco del Valdai, un vecchio libro, dalla copertina logora che lasciava presagire l’inizio di una lunga lezione di storia.
utilizzo dei droni nella guerra in ucraina
L’incontro con il presidente russo a Valdai è una maratona: Putin parla e poi prende le domande dalla platea selezionata di funzionari stranieri che partecipano all’evento e dal conduttore Lukjanov.
[...]
Alcuni profili social, prima che il presidente iniziasse a parlare, avevano condiviso un piccolo trailer del discorso, montando insieme frasi salienti degli interventi nella stessa sede degli ultimi quattro anni.
Non c’era nessuna volontà ironica in chi aveva creato il breve video, intendeva mostrare l’evoluzione dei discorsi di Putin dall’inizio dell’invasione totale dell’Ucraina. Ieri, però, sentendo parlare il capo del Cremlino si aveva l’impressione di essere stati rigettati proprio nel 2022.
Putin ha parlato dei soprusi subiti dai russi in Ucraina a partire dal 2014, quando per volere dell’occidente gli ucraini sono stati armati e aizzati contro la Russia, soprattutto fomentando la parte nazista del paese. Il capo del Cremlino ha citato le persecuzioni contro i russi, verificatesi in un clima di odio creato per volontà dell’occidente (e non è mai chiaro cosa intenda il capo del Cremlino quando parla dei russi in Ucraina).
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“Non esiste una sola potenza che possa dare ordini a tutti”, ha detto Putin, riferendosi agli Stati Uniti, poco dopo aver tirato fuori un aneddoto che raramente entra nelle cronache del presidente russo e che invece ieri è stato il punto di partenza delle accuse alla Nato.
Putin ha ricordato che Mosca ha più volte mostrato la sua disponibilità ad aderire all’Alleanza atlantica, una volta, nel 2000, fu proprio lui a parlarne con l’allora presidente Bill Clinton, che gli rispose: i tempi non sono favorevoli.
danni dopo il bombardamento russo su kiev 28 agosto 2025 foto lapresse 5
“Eravamo pronti a un lavoro congiunto – ha affermato Putin – per passi non lineari nel campo della sicurezza e della stabilità globale, ma i nostri colleghi occidentali non erano disposti a liberarsi dalla prigionia degli stereotipi, di una visione schematica e semplificata del mondo”. La Russia in realtà non ha mai voluto sottoporsi alla procedura per l’ingresso nella Nato.
Putin ha accusato la Nato di aver provocato la guerra in Ucraina, l’Europa di fingere di non volere la Russia come partner mentre di fatto ne ha un disperato bisogno. lla promesso di rispondere alla militarizzazione dei paesi europei e alla loro isteria su un conflitto imminente con Mosca (ha detto di non essere interessato ad attaccarli), si è detto addolorato per gli ucraini che soffrono proprio come i russi per le conseguenze della guerra (definita “una tragedia”), ma nella lunga lista di accuse e lamentele non ha inserito Donald Trump.
Il capo del Cremlino ha ripetuto uno degli slogan del presidente americano: con lui la guerra in Ucraina non ci sarebbe stata. Ha lodato l’iniziativa del capo della Casa Bianca per risolvere il conflitto a Gaza. Putin non ha risposto a chi gli chiedeva cosa pensasse dell’espressione di Trump, che ha definito la Russia “una tigre di carta”, ma in compenso ha voluto sottolineare che Mosca lavora al ripristino delle relazioni con gli Stati Uniti. C’erano alcuni argomenti su cui Putin si era preparato più di altri ed erano proprio quelli che stanno a cuore alla presidenza americana: immigrazione e colpe della sinistra.
vladimir putin e donald trump - meme by 50 sfumature di cattiveria
Il discorso è durato quasi un’ora, Putin poi è andato a sedersi accanto a Lukjanov che gli ha domandato: “Ti senti come l’imperatore Alessandro I che andò al Congresso di Vienna per negoziare un nuovo ordine mondiale?”. Putin: “Alessandro I era un imperatore, io sono un presidente eletto con un mandato prestabilito”.
trump putin
VLADIMIR PUTIN E DONALD TRUMP CON LE RISPETTIVE DELEGAZIONI - VERTICE DI ANCHORAGE, IN ALASKA
DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSE